Lettere
Basta

di don Amedeo Gaetani

Caro Direttore,
ho letto il comunicato stampa del vescovo di Bologna in merito alla contestazione nei confronti della festa della madonna di S. Luca. Ha suscitato, in me, amarezza il modo in cui il vescovo difende l’attaccamento ad una immagine piuttosto che a uomini e donne in carne ed ossa. La fede cristiana, manipolata da questi burocrati dello spirito, è diventata, per costoro, una mera rappresentazione teatrale con al centro un’immagine venerata fino al parossismo, per coprire le malefatte di questa gerarchia non amante dell’Uomo, ma solo di statue da offrire in ostentazione ai fedeli che vengono, così strumentalizzati e accontentati attraverso un vuoto formalismo religioso fatto solo di processioni, feste, novene solenni, che richiamano gente da tutte le parti e che oscurano il Vangelo di Gesù Cristo, Vangelo d’Amore, di attenzione all’Uomo in tutte le sue vicissitudini che la vita presenta. Ma basta per favore!!! Basta, Vescovi allineati e coperti, che non avete e non esprimete un vostro pensiero personale. Vi sento parlare tutti alla stessa maniera. C’era Giovanni Paolo II e parlavate tutti come lui. C’è Ratzinger e parlate tutti come lui. Possibile che non ragionate con la vostra testa? E finitela con le vostre lamentele. Mons. Caffarra pensi a fare il pastore degli uomini e delle donne gay e lesbiche e di tutti coloro che vogliono, in nome di Cristo, autodeterminare la propria vita secondo Coscienza e nella libertà piena dei figli di Dio, che gridano il sacrosanto diritto di appartenere alla chiesa di Cristo di cui nè lei nè il papa e la gerarchia siete i padroni. E basta con questa idolatria delle immagini, che per lei sono più importanti delle persone che portano in sè la Vera immagine di Cristo e che, continuamente, angariate coprendo le vostre malefatte con il mantello, ormai consunto, della vostra religiosità medievale. Basta Mons. Caffarra! Evidentemente il card. Biffi le ha fatto scuola. Lei osa chiamare blasfemo chi reclama un diritto di appartenenza a Cristo attraverso la comunione eucaristica da voi negata? Ma non si rende conto di quanto sia blasfemo lei, che ha più a cuore un’immagine di una delle tante madonne che proliferano in questo paese, ormai vaticanizzato fino al midollo, che non tante persone che portano in sè l’Immagine vera di Gesù Cristo? Ma voi vescovi che cosa state facendo? Invece di educare la gente alla vera fede, perdete il tempo a venerare le immagini, spargendo nelle comunità vere e proprie idolatrie verso statue e madonne di gesso? Gesù Cristo non ha forse detto a tutti noi e a lei:« Ero povero e mi avete dato da mangiare, ero nudo e mi avete vestito, malato e mi avete assistito, carcerato e siete venuti a trovarmi, bisognoso e mi avete consolato »?. Mons. Caffarra, perchè non dà, ogni tanto, una rispolveratina al Vangelo, se ne possiede uno, e vedrà, con suo stupore che Gesù non ci ha mai detto di adorare le immagini a scapito dell’uomo? Ma se lei non lo sapesse, Gesù ha abolito persino l’adorazione di DIO che prescinda dall’attenzione all’UOMO. E non ricorda S. Giovanni evangelista quando afferma:« Come fai a dire di amare Dio che non vedi se poi odi il tuo fratello che vedi?» Ma lei, riesce a dormire sonni tranquilli, dopo aver ascoltato S.Giovanni? Mediti, Mons. Caffarra. Gli uomini e le donne le stanno alla porta. Faccia il Pastore e non il politico, addirittura della peggiore specie.
Ciao Direttore.
Un abbraccio


don Amedeo Gaetani



Mercoledì, 23 maggio 2007