Lettera
Chiesa aggressiva

di Elisa Merlo

Gentile direttore,
Sergio Romano, sul Corriere della Sera del 12 febbraio, scrive: "La Chiesa è diventata più aggressiva, in questi ultimi anni, perché la modernità sta modificando i passaggi fondamentali dell’esistenza...Quando una parte della società chiede che queste nuove opzioni (fecondazione artificiale, aborto, unione fra omosessuali, adozioni da parte di coppie di uomini o di donne, eutanasia) vengano riconosciute dalla legge, la Chiesa insorge, proclama la sua autorità, nega allo Stato il diritto di legiferare in queste materie. E il successo delle sue offensive è tanto maggiore quanto più trova sulla sua strada, come in Italia, uno Stato debole e diviso". L’aggressività della Chiesa mette in evidenza la sua debolezza e il suo errore. Rendendosi conto di perdere terreno presso i credenti, anziché cercare di rivedere le proprie posizioni, di liberarsi dai pregiudizi, di cercare il dialogo soprattutto con i propri fedeli, irremovibile, continua imperterrita a ribadire le sue posizioni. Non è sfiorata neppure da pensieri come: "Se abbiamo sbagliato nel passato (cf Memoria e riconciliazione: la Chiesa e le colpe del passato), non può essere che sbagliamo anche oggi? Oppure: "Siamo certi che le nostre indicazioni ai fedeli si basano sulla ragione e sul Vangelo? Come mai tanti cristiani, anche tra il clero, pensano diversamente?". Solo cambiando atteggiamento, la Chiesa potrà riguadagnare il terreno perduto.

Elisa Merlo



Martedì, 12 febbraio 2008