Sul libro di magdi allam

di Massimo Campanini

Cari amici,
nel suo ultimo libro (Viva Israele, Mondadori), subito segnalato con entusiasmo da Chiaberge sul Sole 24 Ore, l’autore mi accusa: 1) di antisemitismo; 2) di fingere di ignorare il pericolo islamista. Ma il peggio è che scrive letteralmente. "Il caso del prof. Campanini non è l’unico. L’Università italiana pullula di professori cresciuti all’ombra delle moschee dell’UCOII, simpatizzanti coi Fratelli Musulmani, inconsapevolmente o irresponsabilmente collusi con la loro ideologia di morte". Ora, è tempo che le volgari menzogne e gli insulti abbiano termine. Per quanto mi riguarda chiederò a un avvocato se esistano i margini per una denuncia per diffamazione. Per intanto invio a voi, pregandovi nei limiti del possibile di farla circolare, una doverosa risposta pubblica:
1) siccome viviamo in un paese in cui vige la libertà di parola, ribadisco il mio dissenso nei confronti della politica mediorientale di Israele, ma per questo né posso e debbo essere tacciato di antisemitismo, né sostengo di volere la distruzione dello stato ebraico;
2) siccome viviamo inn un paese in cui vige la libertà di parola, ribadisco il mio dissenso nei confronti della politica mediorientale dell’amministrazione Bush. Quanto è successo e sta succedendo in Iraq e Afghanistan è una pessima prova di democrazia o probabilmente non è democrazia affatto.
3) sui Fratelli musulmani ho sostenuto e ribadisco che l’organizzazione è profondamente radicata nella società civile dei paesi arabi dove svolge attività assistenziale e caritativa. Liquidarla superficialmente come puramente terrorista è storicamente falso e politicamente pericoloso. I Fratelli Musulmani si articolano in moltissime correnti, alcune estremiste altre che sono tradizionaliste e conservatrici, ma niente affatto terroriste. Tutto questo ho documentato e documento scientificamente nei miei molti libri e articoli citando fonti primarie e letteratura critica. D’altro canto non mi risulta che Tariq Ramadan (che è consigliere di Tony Blair) o Rashid Ghannushi (che vive a Londra) siano stati inquisiti e meno che meno condannati da magistrature occidentali democratiche.
Il mio lavoro è un lavoro scientifico che può essere dimostrato in qualsiasi momento; quello di Magdi Allam una virulenta e gratuita polemica personale neppure sostenuta dall’eloquenza ciceroniana.

Vi ringrazio dell’attenzione.

Massimo Campanini

massimo.campanini@tiscali.it
mcampanini@unior.it



Mercoledì, 06 giugno 2007