Conoscere l’islam
Pensieri di Ramadan

di Asmae Dachan

Tra poche ore gli occhi di migliaia di esperti in ogni angolo del mondo inizieranno a scrutare il cielo in cerca della luna nuova. Ormai si tratta di un’attesa breve, poco prima del tramonto sapremo, con l’aiuto di Dio, se Ramadan inizierà mercoledì o giovedì.

Inizierà il mese del digiuno, il mese della purificazione, il mese del perdono e del Corano. Dice infatti il libro benedetto: “Invero lo abbiamo fatto scendere nella Notte del Destino” (Sura XCVII – vv 1). Secondo gi insegnamenti del Profeta Muhammad, Allah ha rivelato le Sue parole proprio nel mese di Ramadan, che per questo è denominato Shahrul Quran (mese del Corano).

Ramadan è anche il mese dell’elemosina. Secondo una citazione di Anas, fu chiesto al Messaggero di Allah, su di lui la pace e le benedizioni di Allah, “Qual è la migliore delle elemosine? Il Profeta rispose: è quella che si fa durante il mese di Ramadan (riferito da Al Tirmidhi).

Donare dei propri beni in questo mese, quindi, ha un significato ancora più intenso rispetto alle donazioni che si fanno nel corso dell’anno. Nel Santo Corano ci sono diversi versetti che indicano chi sia più degno e bisognoso di ricevere un sostegno. “La carità non consiste nel volgere i volti verso l’Oriente e l’Occidente, ma nel credere in Allah e nell’Ultimo Giorno, negli Angeli, nel Libro e nei Profeti e nel dare, dei propri beni, per amore Suo, ai parenti, agli orfani, ai viandanti diseredati, ai mendicanti e per liberare gli schiavi (…)” (Sura II vv 177).

Insieme ai propri familiari Allah incoraggia i fedeli a ricordarsi degli orfani e dei diseredati. Dice ancora il Signore: “Il tuo signore ti darà e ne sarai soddisfati. Non ti ha trovato orfano e ti ha dato rifugio? Non ti ha trovato smarrito e ti ha dato la guida? Non ti ha trovato povero e ti ha arricchito? Dunque non opprimere l’orfano, non respingere il mendicante e proclama la grazia del tuo Signore”.(XCIII vv 5-11)

Prepariamoci quindi, nei giorni che verranno, ad occuparci degli orfani, magari con un’adozione a distanza e a ricordarci dei più bisognosi. Un gesto di generosità verso gli altri sarà una misericordia che facciamo prima di tutto verso noi stessi.

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Giovedì, 13 settembre 2007