Sulla conversione di Magdi Allam
Ma il nostro problema con Magdi Allam non è religioso

di amina salina

Fa il giro del mondo la notizia della conversione al cattolicesimo romano del Vicedirettore del Corriere della Sera Magdi Allam. Credo che alla Umma (la comunità islamica ndr) poco importi della notizia in se’, tuttavia ciò potrebbe essere un ostacolo ai buoni rapporti tra cristiani e musulmani in ordina al tema dell’apostasia.

Chiarisco immediatamente che la giurisprudenza islamica indica come apostata passibile di pena di morte esclusivamente chi attacca proditoriamente con le armi i musulmani colpendoli nella vita nei beni nella liberta’, cioe’ in ciò che ci è essenziale. In questo caso qualsiasi accostamento è strumentale. Perciò il "vicedirettore" per antonomasia può stare tranquillo non lo tocchera’ nessuno. Il problema con lui non è di ordine religioso ma attiene esclusivamente alle sue campagne di stampa chiaramente islamofobiche e filosioniste portate avanti sotto la sigla "islam moderato ", sigla che si è dissolta appena Allam ha cominciato ad attaccare la Rabita e la Moschea di Monte Antenne.

Da parte nostra avevano gia’ messo in guardia i fratelli che gravitavano attorno all’area moderata qualche anno fa del pericolo che correvano ma non fumno ascoltati. Il piano di Allam era ed è godersi le macerie fumanti dell’associazionismo islamico il che non ha nulla a che fare con la sua religione. Il nostro atteggiamento nei confronti di chi si converte al cristianesimo dev’essere differente secondo il suo rapporto con la comunita’ islamica. Possiamo continuare a dialogare con un fratello che abbraccia il cristianesimo purchè ci rispetti. Se invece ci odia allora meglio rompere i rapporti per noi e per lui. Chiaramente ciò esclude qualsiasi uso della forza poiche non c’è costrizione nella religione. Ciò è il parere della stragrande maggioranza degli Ulema sciti e sunniti. Questa è stata tra l’altro la risposta che ieri ci ha dato l’Hojatoleslam wal Muslimin Ramezani, direttore del Centro Islamico Imam ‘Ali di Vienna che ha festeggiato a Roma assiema a fratelli e sorelle sciti e sunniti la ricorrenza della nascita del Nobile Profeta e che è stato interrogato su questo tema specifico. L’Islam è una religione di pace a differenza di ciò che pensa Magdi Allam. salam

amina salina.



Marted́, 25 marzo 2008