Chiesa Cattolica e Islam
Il NO di Benedetto XVI

di Rosario Amico Roxas

Ahmadinejad incassa il NO del Papa.


Veramente, per chiamare ogni cosa con il suo nome, il NO è stato rivolto all’ecumenismo indicato dal Concilio vaticano II; il NO è stato presentato alla possibilità di inzio di un dialogo, doveroso per la Chiesa.
Ne deduco che il NO non è stato pronunciato dal pontefice, esecutore e custode dell’insegnamento di Cristo, bensì dal sovrano dello Stato Città del Vaticano, in ossequio alle alleanze occidentali che vogliono emarginare l’Islam senza neanche ascoltare la loro versione circa gli eventi che stanno insanguinando quell’area.
Il NO è stato deciso dal dotto prof. Ratzinger che pretende privilegiare le "radici cristiane" dell’Europa non come elemento foriero di amore, di pace, di solidarietà, di dialogo, ma come primato che deve o dovrebbe imporsi sulle altre culture, sulle altre religioni; il tutto secondo la dottrina razzista del rag. prof. Pera, con il quale Ratzinger ha condiviso gli umori razzisti con quel volumetto "Senza radici" che ha offeso il mondo dei cristiani che obbedienti dottrina di Cristo.
L’agenda sarebbe stata piena di impegni, come lo sarebbe quella del cavaliere presidente del consiglio; non sappiamo se la decisione di chiudere gli occhi e le orecchie sia partita dal mondo laico e imposta al mondo clericale o viceversa; comunque sia andata, specie da parte del pontefice regnante, è stata una decisione che mortifica l’intero Concilio Ecumenico Vaticano II.
Per questa ragione, ribadisco ciò che ho scritto già qualche mese addietro, che per rimettere ordine alle scelte personali necessita un nuovo Concilio Ecumenico Vaticano III, come voluto anche dal mancato pontefice Carlo Maria Martini, che assuma i poteri che una sola volta furono utilizzati nel conciclio di Costanza., ma senza intromissioni laiche; riprendendo un conciliarismo che delimiti i poteri assoluti di una sola persona, rendendo responsabili tutti vescovi, come indicato da Marsilio da Padova..



Luned́, 02 giugno 2008