Riproduciamo di seguito il commento di don Franco Barbero allultima lettera di Magdi Allam che riportiamo in coda. Condividiamo il commento di don Barbero. Magdi Cristiano Allam giunge ora a criticare, per nome e cognome, un vescovo ed un cardinale chiedendo di fatto la loro destituzione. A quando la richiesta di un decreto papale di cancellazione del Concilio Vaticano II e la destituzione post mortem di Giovanni XXIII e dello stesso Giovanni Paolo II che con lislam ha intessuto rapporti molto cordiali?
IL BATTESIMO GLI HA LESO IL CERVELLO http://donfrancobarbero.blogspot.com/2008/10/il-battesimo-gli-ha-leso-il-cervello.html
Ringrazio Marco Pedretti che mi ha inviato lultima lettera del neo-convertito Magdi Allan che qui pubblico volentieri come esempio di delirio cattolico romano.Questo illustre signore, un maestro di ignoranza e di violenza, un fondamentalista cattolico e un abile manipolatore, sarebbe quel credente che il papa ci ha proposto come intellettuale convertitosi alla chiesa cattolica? Si vede apertamente che quel battesimo , tanto pubblicizzato e ostentato , conferitogli dal papa in persona, gli ha dato al cervello. Questi sono i lineamenti aberranti e deliranti di alcuni neo convertiti.Non abbiamo bisogno nel dialogo interreligioso di questo stile che dice menzogne e istiga allodio. Non ci si converte alla chiesa cattolica romana (che orrore!) , ma ci si converte a Dio sulla strada di Gesù come alrtri si convertono a Dio sulla strada del Corano. Pubblicato da don Franco Barbero a 17:24
DELIRIO CATTOLICO ROMANO
Ecco il testo della lettera di Allam
A Sua Santità il Papa Benedetto XVI,
Mi rivolgo direttamente a Lei, Vicario di Cristo e Capo della Chiesa Cattolica, con deferenza da sincero credente nella fede in Gesù e da strenuo protagonista, testimone e costruttore della Civiltà cristiana, per manifestarLe la mia massima preoccupazione per la grave deriva religiosa ed etica che si è infiltrata e diffusa in seno alla Chiesa. Al punto che mentre al vertice della Chiesa taluni alti prelati e persino dei suoi stretti collaboratori sostengono apertamente e pubblicamente la legittimità dellislam quale religione e accreditano Maometto come un profeta, alla base della Chiesa altri sacerdoti e parroci trasformano le chiese e le parrocchie in sale da preghiera e da raduno degli integralisti ed estremisti islamici che perseguono lucidamente e indefessamente la strategia di conquista del territorio e delle menti di un Occidente cristiano che, come Lei stesso lha definito, "odia se stesso", ideologicamente ammalato di nichilismo, materialismo, consumismo, relativismo, islamicamente corretto, buonismo, laicismo, soggettivismo giuridico, autolesionismo, indifferentismo, multiculturalismo. Si tratta di una guerra di conquista islamica che ha trasformato lOccidente cristiano in una roccaforte dellestremismo islamico al punto da "produrre" terroristi suicidi islamici con cittadinanza occidentale, dove la minaccia più seria non è tanto quella degli efferati tagliatori di teste che impugnano le armi, quanto quella dei subdoli tagliatori di lingue che hanno eretto la dissimulazione a precetto di fede islamica, dando vita a uno stato islamico in seno allo stato di diritto, basato su unampia rete di moschee e di scuole coraniche dove si predica lodio, si inculca la fede nel cosiddetto "martirio" islamico, si pratica il lavaggio di cervello per trasformare le persone in combattenti della guerra santa islamica; di enti caritatevoli e assistenziali islamici che in cambio di aiuti materiali plagiano e sottomettono le menti; di banche islamiche che controllano fette sempre più ampie della finanza e delleconomia mondiale accreditando il diritto islamico; di veri e propri tribunali islamici che in Gran Bretagna sono già riusciti a imporre la sharia, la legge islamica, equiparata al diritto civile su questioni attinenti allo statuto personale e familiare, anche se assumono delle sentenze che violano i diritti fondamentali delluomo, quale la legittimazione della poligamia e la discriminazione della donna. Questi sono fatti: ci si creda o meno, piacciano o meno, ma sono fatti reali, oggettivi, innegabili. Questa conquista islamica delle menti e del territorio si è resa possibile per lestrema fragilità interiore dellOccidente cristiano: sono due facce della stessa medaglia. Il nostro Occidente emerge sempre più come un colosso di materialità dai piedi dargilla perché senzanima, in profonda crisi di valori, che tradisce la propria identità non volendo riconoscere la verità storica ed oggettiva delle radici giudaico-cristiane della propria civiltà. E un Occidente ideologicamente e concretamente colluso con lavanguardia dellesercito di conquista islamico che mira a riesumare il mito e lutopia della "Umma", la Nazione islamica, invocando il Corano che legittima lodio, la violenza e la morte, ed evocando il pensiero e lazione di Maometto che ha dato lesempio commettendo efferati crimini, come quello che lo vide personalmente partecipe della strage e della decapitazione di oltre 700 ebrei della tribù dei Banu Quraizah nel 627 alle porte di Medina. Ebbene, Sua Santità, come non ci si può rendere conto che la disponibilità, o peggio ancora la collusione con lislam come religione, che a dispetto delle apparenze mette a repentaglio lamore cristiano per i musulmani come persone, culmina nel rinnegare la fede nel Dio che si è fatto Uomo e nel cristianesimo che è testimonianza di Verità, Vita, Amore, Libertà e Pace? Ecco perché oggi è vitale per il bene comune della Chiesa cattolica, per linteresse generale della Cristianità e della stessa Civiltà occidentale che Lei si pronunci in modo chiaro e vincolante per linsieme dei fedeli sul quesito di fondo alla base di questa deleteria deriva religiosa ed etica che sta screditando la Chiesa, scardinando le certezze valoriali e identitarie dellOccidente cristiano, trascinando al suicidio della nostra civiltà: è concepibile che la Chiesa legittimi sostanzialmente lislam come religione spingendosi fino al punto da considerare Maometto come un profeta?Sua Santità, mi limiterò a indicarLe due recenti episodi di cui sono stato testimone. Mercoledì scorso, 15 ottobre 2008, larcivescovo di Brindisi, monsignor Rocco Talucci, mi ha fatto lonore prima di accogliermi nella sede della Curia Arcivescovile verso le 17 e, mezzora dopo, di partecipare alla presentazione dellautobiografia della mia conversione dallislam al cattolicesimo "Grazie Gesù" nella Sala della Camera di Commercio di Brindisi. Ad organizzare il tutto è stata la mia cara amica Mimma Piliego, medico di base, volontaria presso il Seminario Papa Benedetto XVI e la Comunità Emmanuel, dedita al recupero dei tossicodipendenti. Lho citata in "Grazie Gesù" come una delle testimoni di fede che mi hanno affascinato per la sua spiritualità. Larcivescovo mi è subito parso un fine diplomatico, attento a valutare sempre i pro e i contro di ogni situazione, cercando di accontentare tutti e di non irritare nessuno. Non è esattamente il tipo di Pastore della Chiesa o più semplicemente di persona che prediligo, anche se mi sforzo di immedesimarmi nella condizione altrui per comprendere le ragioni profonde di chi trasforma lequilibrismo esistenziale in prassi quotidiana, finendo per condizionare e determinare la stessa scelta di vita. Senonché la mia disponibilità alla comprensione delle ragioni altrui è venuta meno quando, intervenendo dopo la mia presentazione del libro, larcivescovo Talucci ha qualificato Maometto come "un profeta" e ha sostanzialmente legittimato lislam come religione in quanto "espressione dellaspirazione delluomo ad elevarsi a Dio". Non è assolutamente mia intenzione sollevare un caso personale nei confronti dellarcivescovo Talucci. Perché non è affatto un caso isolato. Magari fosse così! Purtroppo è un atteggiamento diffuso in seno alla Chiesa cattolica odierna. Il secondo episodio concerne il cardinale Jean-Louis Tauran, Presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso. Intervenendo al Meeting di Comunione e Liberazione a Rimini il 25 agosto 2008, nel corso di una conferenza stampa che ha preceduto lincontro pubblico dal titolo "Le condizioni della pace", ha ripetuto la tesi da lui già sostenuta in passato, secondo cui le religioni sarebbero di per sé "fattori di pace", ma che farebbero paura a causa di "alcuni credenti" che hanno "tradito la loro fede", mentre in realtà tutte le fedi sarebbero "portatrici di un messaggio di pace e fraternità". La tesi del cardinale Tauran è che le religioni sarebbero intrinsecamente buone e che quindi lo sarebbe anche lislam. Ne consegue che se oggi lestremismo e il terrorismo islamico sono diventati la principale emergenza per la sicurezza e stabilità internazionale, ciò si dovrebbe imputare a una minoranza "cattiva" che interpreterebbe in modo distorto il "vero islam", mentre la maggioranza dei musulmani sarebbe "buona" nel senso di rispettosa dei diritti fondamentali e dei valori non negoziabili che sono alla base della comune civiltà delluomo. La realtà oggettiva, lo dico con serenità e animato da un intento costruttivo, è esattamente il contrario di ciò che immagina il cardinale Tauran. Lestremismo e il terrorismo islamico sono il frutto maturo di chi, a partire dalla sconfitta degli eserciti arabi nella guerra contro Israele del 5 giugno 1967 che ha segnato il tramonto dellideologia laica, socialista e guerrafondaia del panarabismo, innalzando il vessillo del panislamismo ha voluto essere sempre più aderente al dettame del Corano e al pensiero e allazione di Maometto. La verità, dunque, è che lestremismo e il terrorismo islamico corrispondono genuinamente al "vero islam" che è un tuttuno con il Corano che a sua volta è considerato un tuttuno con Allah, opera increata al pari di Dio, così come corrispondono al pensiero e allazione di Maometto. Alla radice del male non vi è dunque una minoranza di uomini "cattivi", responsabili del degrado generale, mentre le religioni sarebbero tutte ugualmente "buone". La verità è che le religioni sono diverse, mentre gli uomini - al di là della fede e della cultura di riferimento - potrebbero essere accomunati dal rispetto di regole e di valori comuni. La verità è che il cristianesimo e lislam sono totalmente differenti: il Dio che si è fatto uomo incarnato in Gesù, che ha condiviso la vita, la verità, lamore e la libertà con altri uomini fino al sacrificio della propria vita, non ha nulla in comune con Allah che si è fatto testo incartato nel Corano, che simpone sugli uomini in modo arbitrario, che ha legittimato unideologia e una prassi di odio, violenza e morte perseguita da Maometto e dai suoi seguaci per diffondere lislam. La verità, lo dico sulla base delloggettività della realtà manifesta e della consapevolezza legata allesperienza diretta, è che non esiste un "islam moderato", così come invece ha sostenuto lo stesso cardinale Tauran, mentre certamente ci sono dei "musulmani moderati". Sono tutti quei musulmani che, al pari di qualsiasi altra persona, rispettano i diritti fondamentali delluomo e quei valori che non sono negoziabili in quanto sostanziano lessenza della nostra umanità: la sacralità della vita, la dignità della persona, la libertà di scelta. Lamara verità è che quella parte della Chiesa ammalata di relativismo e di islamicamente corretto rischia di diventare più islamica degli stessi islamici. Mi domando se la Chiesa si rende conto dellarbitrio commesso nellassumere la tesi del Corano creato anziché increato, al fine di consentire linterpretazione e la contestualizzazione storica dei versetti, quindi la rappresentazione di un islam dove fede e ragione sarebbero del tutto compatibili, quando storicamente e a tuttoggi la stragrande maggioranza dei musulmani crede in un Corano increato al pari di Allah, dove i versetti hanno un valore assoluto, universale, eterno, immodificabili? Come può la Chiesa prestarsi al gioco di chi strumentalmente e ideologicamente decontestualizza, scorpora, seleziona arbitrariamente il contenuto e il messaggio coranico, al fine di evidenziare quei versetti che estrapolati da ciò che precede e ciò che segue, consentirebbero di affermare lesistenza di un "islam moderato"? Come può la Chiesa legittimare sostanzialmente un sedicente "islam moderato", finendo per accreditare un personaggio abietto e criminale, che non ha avuto alcuna remora a ricorrere a tutti i mezzi, compreso lo sterminio di chi non aderiva allislam, per sottometterli alla sua mercé?Mi domando se la Chiesa si rende conto che se non afferma e non si erge a testimone dellunicità, assolutezza, universalità ed eternità della Verità in Cristo, finisce per rendersi complice nella costruzione di un pantheon mondiale delle religioni, dove tutti ritengono che ciascuna religione sia depositaria di una parte della verità, anche se ciascuna religione si auto-attribuisce il monopolio della verità? Perché stupirsi poi del fatto che il cristianesimo, posto sullo stesso piano di una miriade di fedi e ideologie che danno le risposte più disparate ai bisogni spirituali, cessi di affascinare, persuadere e conquistare la mente e i cuori degli stessi cristiani, che disertano sempre più le chiese, che rifuggono dalla vocazione sacerdotale e più in generale che escludono la dimensione religiosa dalla propria vita?Per me il cristianesimo non è una religione "migliore" dellislam, o la religione "completa" dal messaggio "compiuto" rispetto ad un islam considerato come una religione "incompleta" dal messaggio "incompiuto". Per me il cristianesimo è lunica religione vera, perché è vero Gesù, il Dio che si fa uomo e che ha testimoniato in mezzo a noi uomini tramite le opere buone la verità, il fascino, la ragionevolezza e la bontà del cristianesimo. Per me lislam che riconosce un Gesù solo umano, che pertanto condanna il cristianesimo come eresia perché crede nella divinità di Gesù e come idolatria perché crede nel dogma della Santissima Trinità, è una falsa religione, ispirata non da Dio ma dal demonio. Per me lislam che ottemperando alle prescrizioni coraniche ed emulando le gesta di Maometto corrompe lanimo di chi si sottomette e uccide il corpo di chi si rifiuta, è una religione fisiologicamente violenta e si è rivelata storicamente aggressiva e conflittuale, del tutto incompatibile con i valori fondanti della comune civiltà umana. Proprio la mia esperienza di "musulmano moderato" che perseguiva il sogno di un "islam moderato", mi ha fatto comprendere che si può certamente essere "musulmani moderati" come persone ma che non esiste affatto un "islam moderato". Dobbiamo pertanto distinguere tra la dimensione della persona da quella dalla religione. Con i musulmani moderati, partendo dal rispetto dei diritti fondamentali delluomo e dalla condivisione dei valori non negoziabili della nostra umanità, si può dialogare e operare per favorire la civile convivenza. Ma dobbiamo affrancarci dallerrore diffuso che immagina che per poter amare i musulmani si debba amare lislam, che per rapportarsi in modo dignitoso con i musulmani si debba attribuire pari dignità allislam. Sua Santità Benedetto XVI, la Chiesa, il Cristianesimo e la Civiltà occidentale oggi stanno soccombendo per limperversare della piaga interna del nichilismo e del relativismo di chi ha perso la propria anima, sotto lincalzare della guerra di conquista di natura aggressiva dellestremismo e del terrorismo islamico, in aggiunta alla deriva di un mondo che si è globalizzato ispirandosi alla modernità occidentale ma solo nella sua dimensione materialista e consumista, mentre non ha affatto recepito la sua dimensione spirituale e valoriale. Finendo per avvantaggiare coloro che rincorrono una concezione materialista e consumista della vita, scevra da valori e regole, violando i diritti fondamentali delluomo, così come è certamente il caso della Cina e dellIndia. In questo contesto assai critico e dalla prospettiva buia, Lei oggi rappresenta un faro di Verità e di Libertà per tutti i cristiani e per tutte le persone di buona volontà in Occidente e nel Mondo. Lei è una Benedizione del Cielo che mantiene in piedi la speranza nel riscatto morale e civile della Cristianità e dellOccidente. Ci ispiriamo a Lei e confidiamo nella sua benedizione per ergerci a Costruttori della Civiltà Cristiana in grado di promuovere un Movimento di riforma etica che realizzi unItalia, unEuropa, un Occidente e un Mondo di Fede e Ragione. Che Dio lassista nella missione che Le ha conferito e che Dio ci accompagni nel comune cammino volto allaffermazione della Verità, allaccreditamento del bene comune e alla realizzazione dellinteresse generale dellumanità. Magdi Cristiano Allam
Pubblicato da don Franco Barbero a 17:07 al seguente link: http://donfrancobarbero.blogspot.com/2008/10/delirio-cattolico-romano.html
Martedì, 28 ottobre 2008
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