Mondo sciita
Testo integrale del discorso del Presidente della Repubblica Islamica dell’Iran nella 62a Assemblea Generale delle Nazioni Unite

Traduzione dal persiano a cura dell’Associazione Islamica “Imam Mahdi” (AJ)


Col Nome d’Iddio Clemente e Misericordioso

La lode appartiene a Dio, Signore dei mondi, e la pace e le benedizioni siano sul nostro maestro e Profeta Muhammad, la sua pura famiglia e i suoi compagni scelti.

“O Dio, affretta la manifestazione del tuo Wali (l’Imam Mahdi, n.d.t.), donagli salute e aiuto, annoveraci tra i suoi seguaci e tra coloro che ricevono il martirio tra le sue mani”
parte del Do’a (invocazione) Ahd

Signor presidente, onorevoli delegati,
Signore e signori:

Sono felice e ringrazio l’Onnipotente per avere l’opportunità, una volta ancora, di partecipare a questo importante forum internazionale.

Nel presente mondo tumultuoso in cui predominano risonanti clamori, minacce e tensioni; in un’epoca nella quale le grandi potenze sono incapaci di risolvere i problemi, aumenta la sfiducia nelle arene regionali e internazionali, la sicurezza psicologica delle società è oggetto di attacchi con intenti propagandistici e politici; la disillusione prevale sull’efficacia delle politiche e delle azioni delle organizzazioni internazionali nello stabilire una pace e una sicurezza durevoli e la protezione dei diritti umani si indebolisce; ho intenzione di menzionare e spiegare le radici e le vie di uscita di questi problemi. Parlerò inoltre della necessità di correggere la situazione attuale, delle prospettive di un futuro più splendente e speranzoso, della riapparizione del sublime e della bellezza, della bontà, della dignità e della giustizia e del fiorimento di tutti i divini talenti umani, del regno dell’adorazione di Dio e della realizzazione della Sua promessa. Presenterò poi al vostro giudizio la questione nucleare dell’Iran come realtà e terreno di prova della misura dell’onestà, dell’efficacia, della determinazione e della vittoria. Nella parte finale del mio intervento presenterò le mie proposte.

Cari amici e colleghe,

come tutti sapete attualmente affrontiamo importanti, numerose e differenti sfide. Mi riferirò ad alcune di esse:

  • Tentativi organizzati di disgregare l’istituzione della famiglia e ridurre il rango della donna

 La famiglia è l’istituzione umana più sacra e valorosa che serve come centro del più puro amore reciproco e dell’affetto di madri, padri e figli; è un ambiente sicuro per la formazione e la coltivazione delle generazioni umane e un campo fertile per il fiorimento dei sentimenti e delle emozioni. Questa istituzione è stata sempre rispettata da tutte le nazionalità, religioni e culture.

Oggi siamo testimoni di un’invasione organizzata dei nemici dell’umanità e dei saccheggiatori che aggrediscono questa nobile istituzione promuovendo l’oscenità, la violenza e rompendo le frontiere della castità e della decenza per poterla distruggere. La preziosa esistenza delle donne come espressione della bellezza divina e apice dell’affetto e della purezza, è stata oggetto di un brutale sfruttamento, durante gli ultimi decenni, da parte dei detentori del potere, dei media e della ricchezza. In alcune società, queste amate creature sono state ridotte a meri strumenti di pubblicità e sono state calpestate tutte le frontiere e gli scudi protettivi della castità, della purezza e della bellezza. E’ un tradimento colossale della società umana per le generazioni future e un colpo irreparabile alla radice della società, cioè alla famiglia.

  • Violazioni generalizzate dei diritti umani, terrorismo e occupazione

Disgraziatamente i diritti umani sono violati ampiamente da certe potenze, specialmente quelle che pretendono di essere i loro difensori esclusivi. La creazione di prigioni, sequestri, processi e punizioni segrete, senza nessun rispetto per la legalità, lo spionaggio delle telefonate, la violazione di lettere private e i frequenti inviti a presentarsi nei centri di polizia e di sicurezza sono diventate pratiche abituali e correnti. Perseguitano, processano e incarcerano scienziati e storici perchè esprimono le loro opinioni su importanti tematiche globali. Utilizzano differenti pretesti per occupare nazioni sovrane, provocare caos e divisioni, e utilizzare poi la situazione che ne consegue come scusa per continuare la loro occupazione. Da più di sessanta anni la Palestina, come risarcimento dei danni che ha subito l’Europa durante la guerra, si trova sotto occupazione dell’illegale regime sionista. Il popolo palestinese è stato reso profugo o si trova sotto forte pressione militare, assediato economicamente e imprigionato in condizioni atroci. Gli occupanti sono protetti ed elogiati mentre la gente innocente di Palestina è soggetta ad attacchi politici, militari e propagandistici. I palestinesi sono privati di acqua, elettricità e medicine per il reato di chiedere libertà, e viene rifiutato il governo nato dai loro voti. Organizzano gruppi di terroristi per attaccare le vite e proprietà delle genti, sotto gli auspici di politici e funzionari militari delle grandi potenze. I brutali sionisti perpetrano assassini selettivi di palestinesi nelle loro case e città e i terroristi ricevono medaglie di pace e appoggi dalle grandi potenze. D’altra parte riuniscono una quantità di giudei di differenti parti del mondo attraverso una falsa propaganda con il pretesto fallace di fornirgli benessere, lavoro e alimenti, li stabiliscono nei territori occupati e li espongono a dure restrizioni, pressioni psicologiche e costanti minacce. Impediscono che queste persone bisognose tornino ai loro paesi di origine e, mediante l’uso della forza e di una falsa propaganda, fanno sì che riversino il loro odio verso la gente palestinese autoctona.

L’Iraq è stato occupato con il pretesto di abbattere un dittatore e l’esistenza di armi di distruzione di massa. Il dittatore iracheno, che prima era appoggiato dagli stessi occupanti, è stato eliminato e non sono state trovate queste armi, ma l’occupazione continua con differenti scuse. Non passa un giorno senza che vi sia gente assassinata, ferita o resa profuga e gli occupanti non solo non si vergognano e rifiutano le proprie responsabilità, ma parlano, in un rapporto, di questo paese come di un nuovo mercato per le proprie armi quale risultato della loro impresa militare. Si oppongono inoltre alla costituzione, all’Assemblea nazionale e al governo sorti dai voti della popolazione, e non hanno il coraggio di riconoscere la sconfitta e uscire dall’Iraq.

Disgraziatamente siamo testimoni di questa amara verità, di alcune potenze che non danno valore ad alcuna nazione o essere umano, e l’unica cosa che a loro interessa sono esse stesse, i loro partiti e gruppi. Dal loro punto di vista, i diritti umani sono gli stessi che recano profitto alle loro compagnie e amici. I diritti e il nome del popolo statunitense vengono sacrificati per i desideri egoistici di coloro che detengono il potere.

  • Aggressioni contro le culture indigene ed i valori nazionali

La cultura è l’espressione dell’identità, la chiave per la sopravvivenza delle nazioni e il fondamento della loro interazione. All’interno di un progetto organizzato le culture indigene messaggere di monoteismo, amore e fratellanza, sono oggetto di ampie e distruttive aggressioni. Vengono umiliati i costumi e i valori nazionali, ridicolizzate e diffamate l’autostima e il carattere delle nazioni. L’obiettivo è promuovere imitazioni cieche, consumismo, lontananza da Dio e dai valori umani e il saccheggio delle loro ricchezze da parte delle grandi potenze.

  • Povertà, analfabetismo, privazione della salute e divario tra poveri e ricchi

Mentre una parte delle ricchezze naturali di Asia, Africa e America Latina viene saccheggiata dal dominio politico ed economico di alcune potenze, la situazione della povertà e delle privazioni è molto allarmante. Quelle che seguono sono alcune cifre delle Nazioni Unite:

  • Quotidianamente circa 800 milioni di persone vanno a dormire affamate e 980 milioni soffrono la povertà assoluta, con un potere di acquisto pari a meno di un dollaro al giorno.
  • La gente di 31 paesi, equivalente al 9% della popolazione mondiale, ha un’aspettativa di vita di 46 anni, equivalente a 32 anni in meno delle media di alcuni paesi.
  • Il divario tra ricchi e poveri in alcune parti del mondo è pari a 40.
  • In alcuni paesi la maggioranza della gente non ha accesso all’educazione scolastica.
  • In molti paesi in via di sviluppo la mortalità femminile durante la gravidanza è di 450 casi su 100.000. Questa media nelle nazioni ricche è di 7. La mortalità dei neonati è di 59 per i paesi in via di sviluppo e 6 per le nazioni ricche.
  • Un terzo della mortalità del mondo, pari a 50.000 persone al giorno, è causata dalla povertà.

Credo che queste cifre dimostrino chiaramente la tragica situazione che prevale nell’economia globale.

  • Misconoscimento dei nobili valori e promozione dell’inganno e della menzogna

Alcune potenze sacrificano tutti i valori umani, inclusi l’onestà, la purezza e la fiducia nella realizzazione dei propri obiettivi. Diffondono lo scetticismo e l’inganno nelle relazioni tra Stati e popolazioni. Mentono apertamente, presentano accuse infondate contro gli altri, agiscono contro le norme legali e danneggiano il clima di fiducia e amicizia. Abbandonano apertamente la moralità e i nobili valori nelle loro relazioni con gli altri e l’egoismo, la supremazia, l’inimicizia e l’imposizione sostituiscono la giustizia, il rispetto altrui, l’amore, l’affetto e l’onestà. Sacrificano tutte le cose buone della vita e del sublime per la loro avidità.

  • Violazione delle norme del Diritto Internazionale e non mantenimento delle promesse

Ci sono coloro che, nonostante siano loro stessi i redattori delle leggi internazionali, le violano apertamente e facilmente e applicano politiche discriminatorie e doppi standard. Hanno firmato accordi di disarmo, ma quotidianamente testano e accumulano nuove generazioni di armi letali. Hanno creato la Carta delle Nazioni Unite, ma non rispettano il diritto all’autodeterminazione e all’indipendenza delle nazioni sovrane. Abrogano i trattati formali che gli convengono e non rispettano le leggi che concernono la protezione ambientale. La maggioranza delle violazioni degli obblighi internazionali viene commessa da poche potenze globali.

  • Escalation di minacce e corsa agli armamenti

Alcune potenze, ogni volta che fallisce la loro logica, facilmente usano il linguaggio della minaccia. La folle corsa agli armamenti proietta l’ombra della minaccia sul globo. Le nazioni dell’Europa che sono state vittime di due guerre mondiali e di una serie di conflitti devastanti, e sono rimaste vittime delle conseguenze della Guerra Fredda per diversi decenni, attualmente vivono sotto l’ombra della minaccia e i loro interessi, la loro sicurezza e le loro terre sono in pericolo sotto l’ombra della corsa agli armamenti che impongono alcune grandi potenze.

Una potenza arrogante si arroga il diritto di stabilire un sistema missilistico, rende amara la vita dei popoli di un continente e stabilisce basi per una corsa agli armamenti.

Alcuni governanti che a prima vista appaiono potenti si comportano come dei bambini che possiedono pistole d’acqua, si sentono invincibili e utilizzano il linguaggio della minaccia verso ogni cosa e in ogni momento, proiettando l’ombra dell’insicurezza sulle nazioni e le regioni.

  • L’inefficacia del meccanismo internazionale ad agire di fronte a queste sfide e stabilire una pace e sicurezza stabili

Le organizzazioni e meccanismi internazionali mancano chiaramente della capacità di superare i problemi e le sfide, per stabilire relazioni eque e giuste e per instaurare pace, fratellanza e sicurezza. E’ difficile trovare un governo o una nazione che si faccia molte illusioni rispetto a questi meccanismi per vedere assicurati i propri diritti o difendere la propria indipendenza, integrità territoriale e interessi nazionali.

Stimati amici e colleghi:

Le sfide sono molto più numerose di queste e sono cosciente che potrebbero da voi esserne presentate molte altre, ma mi sono limitato a quelle menzionate.

Quale è ora la questione importante e decisiva riguardante le radici e le cause di queste sfide?

Un’analisi scientifica e accurata dimostra che la radice della situazione attuale si trova in due fattori fondamentali.

Senza dubbio, il primo fattore ha a che vedere con le relazioni che sorsero dalle conseguenze della Seconda Guerra Mondiale. 

I vincitori della guerra disegnarono la mappa per il dominio globale e formularono le proprie politiche non per basarle sulla giustizia, ma per assicurare gli interessi dei vincitori sulle nazioni vinte. Per questo i meccanismi nati da questa prospettiva e le politiche a essa relative non sono stati capaci, da 60 anni, di trovare soluzioni giuste per i problemi globali.

Alcune grandi potenze continuano ad esercitare la loro condotta di vincitori della guerra mondiale e considerano gli altri Stati e le altre nazioni, compresi quelli che nulla ebbero a che fare con la guerra, come vinti; umiliano le altre nazioni e le ricattano da una posizione simile a quella dei signori feudatari di fronte ai contadini nel Medio Evo.

Si considerano superiori agli altri e non rispondono di fronte a nessun governo o organismo internazionale.

Colleghi, Sig. Presidente,
Signore e signori:

Tra tutte le organizzazioni inefficaci, disgraziatamente, il Consiglio di Sicurezza dell’Organizzazione delle Nazioni Unite occupa il primo posto.

L’ONU ha creato circostanze nelle quali alcune potenze, con il diritto esclusivo e speciale di veto nel Consiglio di Sicurezza, agiscono come pubblico ministero, giudice e colui che mette in atto il verdetto della corte, non importa se si tratti dell’accusa o dell’accusato. E’ naturale che i paesi che sono stati vittime delle loro violazioni non abbiano speranza di ricevere ciò che gli spetta dal Consiglio.

Sfortunatamente l’umanità è stata testimone che in tutte le lunghe guerre, come quella di Corea e quella del Vietnam, quelle dei sionisti contro i palestinesi e il Libano, quella di Saddam contro il popolo dell’Iran e le guerre etniche di Europa e Africa, uno dei membri del Consiglio di Sicurezza era uno dei belligeranti, oppure appoggiò una parte contro l’altra (generalmente l’aggressore) o il conflitto stesso.

Prendiamo in considerazione l’Iraq: prima lo hanno occupato e poi hanno ricevuto l’autorizzazione del Consiglio di Sicurezza, il medesimo Consiglio in cui gli stessi occupanti hanno il diritto di veto.

A chi deve rivolgersi il popolo dell’Iraq e dove può portare i propri reclami con la speranza di veder rispettati i suoi diritti?

Vediamo in Libano che alcune potenze hanno ritardato per 33 giorni le decisioni del Consiglio di Sicurezza nella speranza della vittoria del regime sionista. Ma dopo aver perso la speranza nella possibile vittoria di questo regime usurpatore, approvarono l’entrata in vigore del cessate il fuoco. Ma il dovere del Consiglio di Sicurezza è impedire l’espansione di conflitti, instaurare il cessate il fuoco e promuovere la pace e la sicurezza. Contro chi deve lamentarsi il popolo del Libano e dove deve presentare i propri reclami?

Eccellenze, signore e signori:

La presenza di alcune potenze monopoliste ha impedito che il Consiglio di Sicurezza realizzasse i suoi compiti principali che sono salvaguardare la pace e la sicurezza sulla base della giustizia. La credibilità del Consiglio è stata offuscata e la sua efficacia nella difesa dei suoi membri distrutta. Molte nazioni hanno perso la propria fiducia nel Consiglio.

Altri organismi, come quelli monetari e bancari, si trovano nella stessa indesiderabile situazione e sono diventati strumenti per l’imposizione dei desideri di alcune potenze su altre nazioni.

E’ evidente che questi organismi non sono capaci di rispondere alle attuali necessità, risolvere le sfide e stabilire relazioni eque e sostenibili.

Stimati colleghi:

Ancora, non vi è dubbio che il secondo e più importante fattore è il disprezzo della morale, dei valori divini, degli insegnamenti dei profeti e delle direttive di Dio Onnisapiente da parte di alcune grandi potenze, così come il dominio degli empi. Come possono gli empi, che non sono in grado di controllare neanche sé stessi, governare l’umanità ed organizzare i suoi affari? Si sono disgraziatamente posti nella posizione di Dio! Servono i propri desideri per avere ogni cosa per sé stessi. Per essi la dignità umana, le vite, proprietà e terre altrui non hanno importanza.

L’umanità ha sofferto la profonda ferita causata da potenze empie al suo corpo maltrattato. Oggi i problemi che affronta la gente in tutto il mondo affondano le radici nel disprezzo dei valori umani e della morale; ed anche nel fatto che coloro che comandano sono empi.

Amici, signore e signori:

L’unico cammino ragionevole verso il miglioramento dell’umanità è il ritorno agli insegnamenti dei profeti divini, al monoteismo, al rispetto della dignità degli esseri umani ed al flusso di amore ed affetto in tutte le relazioni, vincoli e regolamenti. Per tanto le strutture dovrebbero essere riformate su questa base.

Per realizzare questo obiettivo, invito tutti a formare un fronte di fratellanza, amicizia e pace durevole, fondato sul monoteismo e la giustizia, sotto il nome di “Coalizione per la pace”, per impedire le aggressioni e l’egoismo e diffondere la cultura dell’affetto e della giustizia. Annuncio che, con l’aiuto di tutte le nazioni indipendenti, ansiose di giustizia e amanti della pace, la Repubblica Islamica dell’Iran marcerà su questo cammino. 

Il monoteismo, la giustizia e l’amore per gli esseri umani dovrebbero dominare tutti i pilastri dell’ONU; questa organizzazione deve essere un punto di riferimento per la giustizia ed ognuno dei suoi membri deve poter giovare dello stesso appoggio spirituale e legale.

L’Assemblea Generale, come rappresentante della comunità internazionale, sarà considerata come il pilastro più importante dell’ONU, libera da ogni pressione e minaccia delle grandi potenze, per adottare le misure necessarie a riformare le strutture di questa organizzazione, cambiare in particolare l’attuale situazione del Consiglio di Sicurezza e definire nuove strutture basate nella giustizia e nella democrazia con l’obiettivo di reagire alle necessità attuali e risolvere le sfide esistenti per creare una stabilità e una sicurezza durevoli.

Sig. Presidente, Eccellenze:

La questione nucleare dell’Iran è un esempio evidente del funzionamento di detti meccanismi e della filosofia che prevale in esso.

Come tutti sanno, l’Iran è un membro ufficiale dell’Agenzia Internazionale dell’Energia Atomica, ha sempre rispettato le sue norme e regole e ha mantenuto con essa la più ampia e chiara cooperazione in tutti gli aspetti. Tutto il nostro lavoro nucleare è stato completamente pacifico e trasparente.

Secondo lo statuto dell’AIEA, tutti i membri possiedono una serie di diritti e doveri. In realtà tutti i membri devono procedere attraverso il cammino pacifico, devono aiutare gli altri membri sotto la supervisione dell’Agenzia, hanno diritto di ricevere appoggio da essa e possono accedere al ciclo di combustibile con l’aiuto dell’Agenzia e dei suoi membri.

Fino ad ora l’Iran ha adempiuto a tutti i suoi doveri, ma è stato privato dell’assistenza tecnica degli altri membri, e perfino, per determinati periodi, dell’appoggio dell’Agenzia stessa. Per circa cinque anni, alcune delle potenze menzionate hanno cercato di negare alla nazione iraniana i suoi diritti esercitando pressioni sull’AIEA.

Hanno deragliato la questione nucleare iraniana dalla sua strada legale e politicizzato l’ambiente per imporre i propri desideri, approfittando di tutto il loro potenziale.

L’Iran ha fatto grandi sforzi per conquistare la fiducia. Comunque, nulla li ha soddisfatti, ad eccezione di una completa cessazione di tutte le attività nucleari, incluse quelle relazionate con lo studio e la ricerca in ambito universitario, e pertanto furono chiusi anche i centri non coinvolti nel ciclo di arricchimento o che non richiedevano la supervisione dell’Agenzia. Dopo tre anni di negoziazioni cercando di conquistare la fiducia, la nazione iraniana giunse alla chiara convinzione che la principale preoccupazione di queste potenze non è la possibilità che l’Iran devii dalle norme e regolamenti dell’Agenzia, ma il suo progresso scientifico. Se questa attitudine continua, l’Iran non avrà la possibilità di usufruire dei propri diritti, neanche nei prossimi 20 anni. Così abbiamo deciso di continuare con la questione nel suo percorso legale, che passa per l’Agenzia, lontana dalle imposizioni politiche e illegittime delle potenze arroganti. Naturalmente la nazione iraniana è sempre stata preparata, e lo è tutt’ora, a condurre negoziazioni costruttive. Abusando del Consiglio di Sicurezza, le potenze arroganti hanno ripetutamente accusato l’Iran, e lo hanno perfino minacciato militarmente nel corso degli ultimi due anni. Comunque, grazie alla nostra fede in Dio ed all’unità nazionale, l’Iran è avanzato passo dopo passo e adesso il nostro paese è riconosciuto quale paese capace di produrre il ciclo di combustibile su scala industriale per fini pacifici.

Fortunatamente, l’Agenzia ha cercato recentemente di recuperare la sua funzione legali appoggiando i diritti dei suoi membri e supervisionando le attività nucleari. Consideriamo che in questo senso l’Agenzia sta agendo correttamente. Precedentemente avevano preteso, illegalmente, di politicizzare il caso nucleare iraniano, ma attualmente, grazie alla resistenza della nazione iraniana, la questione è tornata all’Agenzia ed io annuncio ufficialmente che, nella nostra opinione, la questione nucleare dell’Iran è gi? chiusa ed è diventata una cosa ordinaria. Esistono determinate potenze che hanno formulato nell’AIEA molte domande in relazione alle attività nucleari iraniani, questioni che saranno esaminate a tempo debito. Il popolo iraniano è sempre stato sicuramente disponibile a mantenere discussioni costruttive con tutte le parti.

Vorrei ringraziare tutte le nazioni e paesi che in questa difficile situazione hanno difeso i diritti giuridici della mia nazione e della mia patria; ed anche i membri del Movimento dei Non Allineati, gli altri nostri amici nel Consiglio di Sicurezza, il consiglio direttivo dell’AIEA, gli esperti dell’Agenzia impegnati e rispettosi della legalità, cosi come il Direttore Generale per la sua insistenza sulla legge. Desidero inoltre annunciare che, a differenza delle potenze monopoliste, la nazione iraniana è disposta ad offrire agli altri membri la propria esperienza sotto forma di programmi educativi, basandosi sugli obblighi secondo gli statuti dell’Agenzia e sotto la sua supervisione.

Desidero rivolgermi ora a coloro che per cinque anni hanno assediato la nazione iraniana, offendendo ed accusando il mio popolo, che ha contribuito alla storia e alla civiltà del mondo, avvertendoli di prendere lezione dalle loro recenti azioni. Hanno maltrattato molto la nazione iraniana, ma devono aver cura di non fare lo stesso con le altre nazioni e non sacrificare l’integrità delle organizzazioni internazioni a profitto dei loro desideri illegali. Oggi giorno le nazioni del mondo sono sveglie, vigili e resistenti. Se vi riformate, tutto il mondo si riformerà.

Le nazioni sono intrinsecamente buone e possono coesistere pacificamente, se servono i propri popoli gli altri non hanno alcun bisogno del loro aiuto.

Non è giunta l’ora che queste potenze tornino, dal cammino dell’arroganza e dell’obbedienza a Satana, al cammino della Divinità?

Non desiderano purificarsi dalle sozzure, sottomettersi alla volontà di Dio e credere in Lui?

La fede in Dio significa credere nell’onestà, nella purezza, nella giustizia ed amare gli altri.

Sappiano che trarranno solo benefici dalla purezza, onestà, giustizia, amore e rispetto della dignità umana. Sappiano che le nazioni del mondo considereranno tali attributi come i più appropriati, valorosi e belli.

Questo è l’invito di tutti i profeti divini, da Adamo a Noè, Abramo, Mosè (colui che parla con Dio), Gesù (lo spirito di Dio) e Muhammad (il Messaggero di Dio) (S).

Se risponderanno all’invito si salveranno, altrimenti, lo stesso che accade alle genti del passato accadrà ad essi.

Secondo il Sacro Corano:

“Quanto a colui che non risponde all’Araldo di Dio, non potrà diminuire [la Sua Potenza] sulla terra e non avrà patroni all’infuori di Lui. Costoro sono in manifesto errore.” (Al-’Ahqaf, 32)

Non possiedono nulla da loro stessi, e non possono fuggire dal regno della legge di Dio e dalla Sua volontà.

In questa importante assemblea, devo ricordare loro le seguenti parole dell’Altissimo nel Santo Corano:

“Non hanno viaggiato sulla terra e osservato quel che avvenne a coloro che li precedettero, che pure erano più potenti di loro e [lasciarono] maggiori vestigia sulla terra? Li afferrò Dio a causa dei loro peccati e non ebbero protettore alcuno contro Dio.” (Ghafir, 21)

Devono sapere che i costumi e le tradizioni basate sull’oppressione e l’ingiustizia saranno distrutte. Non vedono i segni della vigilanza e resistenza basati sul monoteismo, la filantropia e lo spirito delle nazioni del mondo che anelano alla giustizia? Non si accorgono dell’imminente tramonto degli imperi tirannici?

Ho fiducia che questo invito riceva una risposta adeguata.

Eccellenze:

Le nazioni e i paesi non sono obbligate ad obbedire all’ingiustizia di determinate potenze, perché quest’ultime, per le ragioni menzionate, hanno perso la competenza per guidare il mondo.

Dichiaro ufficialmente che è passata l’era delle relazioni che sorsero dalla Seconda Guerra Mondiale al pari delle filosofie materialiste basate sull’arroganza e il dominio.

L’umanità ha superato un pericoloso precipizio e ha iniziato l’era del monoteismo, della purezza, dell’affinità, del rispetto altrui, della giustizia e del vero amore per la pace.

E’ una promessa divina che la verità uscirà vittoriosa e i giusti erediteranno la terra. Voi che siete liberi, credenti e cittadini del mondo, affidatevi a Dio. Voi che desiderate fortemente i valori elevati ovunque siate, cercate di preparare il terreno affinché si realizzi la promessa divina, servendo le genti e cercando la giustizia. L’era dell’oscurità finirà, i prigionieri torneranno a casa, le terre occupate saranno liberate, la Palestina e l’Iraq saranno liberati dal dominio di coloro che le occupano e i popoli di Europa e Stati Uniti saranno liberi dalle pressioni che esercitano i sionisti. I governi di buon cuore e amanti dell’umanità sostituiranno i governi aggressivi e imperialisti. La dignità umana sarà recuperata. Il gradevole aroma della giustizia impregnerà il mondo e i popoli vivranno come fratelli.

Sforzarsi in tal modo per consegnare il governo nelle mani dei giusti (salehin) e dell’Uomo Perfetto (Insan Saleh Kamel, l’Imam Mahdi, n.d.t.) è la cura per le ferite dell’umanità, la soluzione a tutti i problemi e l’instaurazione dell’amore, della bellezza, della giustizia e della felicità in tutto il mondo. Questa credenza e questo sforzo sono la chiave per l’unità e le interazioni costruttive tra le nazioni, i paesi, i popoli del mondo e tutti coloro che cercano veramente la giustizia.

Senza dubbio alcuno l’Uomo Perfetto, che è il salvatore ultimo e l’ultimo messaggio celeste, giungerà. In compagnia di tutti i credenti, degli amanti della giustizia e dei benefattori, egli stabilirà un futuro splendente e colmerà il mondo di giustizia e bellezza. Questa è la promessa di Dio, e per tanto si realizzerà.

Partecipiamo al compimento di tutta questa gloria e bellezza.

Nella speranza di un futuro splendente per tutti gli esseri umani, della loro liberazione e della loro libertà, della scomparsa di ogni manifestazione dell’oppressione, dell’odio e della violenza e del dominio dell’amore e l’affetto. Un futuro che vedo vicino.


Il presente documento è tratto dal sito:
http://www.islamshia.org/



Lunedì, 15 ottobre 2007