Il messaggio augurale del ministro dell’Interno per la ricorrenza musulmana del Ramadan

Amato: "Guardiamo con rispetto a questo mese di digiuno, preghiera e riflessione"


Abbiamo ripreso questo articolo dal sito del Ministero dell’Interno : http://www.interno.it/


13.09.2007
In occasione dell’inizio del mese del Ramadan, il ministro dell’Interno, Giuliano Amato, rivolge il seguente pensiero augurale alle donne e agli uomini di religione musulmana che vivono in Italia. Nella tradizione di altri Paesi occidentali i messaggi augurali per la ricorrenza possono essere indirizzati sia all’inizio che alla fine del Ramadan, in occasione del momento di rottura del digiuno (Eid al Fitr). Il Presidente degli Stati Uniti, per esempio, invia un messaggio all’inizio, mentre al termine del mese di preghiera invita alla Casa Bianca esponenti musulmani per la tradizionale cena di conclusione (l’ultimo messaggio di George W. Bush è scaricabile dal sito www.whitehouse.gov). Il Vaticano privilegia la seconda occasione mediante un messaggio del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso.

MESSAGGIO DEL MINISTRO DELL’INTERNO AMATO PER L’INIZIO DEL RAMADAN
“In occasione dell’inizio del mese del Ramadan desidero rivolgere un pensiero augurale alle donne e agli uomini di religione musulmana che vivono in Italia e che, con il loro lavoro e la loro partecipazione alla vita del Paese, intendono contribuire al cammino della comunità nazionale unitamente alle altre espressioni della società.

L’Italia riconosce e garantisce la libertà religiosa e considera positivamente il ruolo che le religioni possono svolgere per lo sviluppo della persona e per favorire la coesione sociale.

I principi di democrazia e di laicità che sono alla base della società italiana e delle sue istituzioni - riaffermati recentemente nella Carta dei valori della cittadinanza e dell’integrazione - sono il presupposto per il pluralismo culturale e religioso, nel rispetto dell’uguaglianza e della dignità umana; essi, al contempo, richiedono a tutti - cittadini o immigrati, individui o organizzazioni, privati o istituzioni - l’impegno al rispetto dell’ordinamento e dei valori che regolano la società italiana.

In tal senso guardiamo con partecipazione e solidarietà all’impegno che le donne musulmane stanno dimostrando per conseguire quei traguardi di uguaglianza e parità che il nostro ordinamento garantisce.

Su queste basi l’integrazione farà ulteriori passi, nel segno dell’accoglienza, del dialogo e dell’inclusione, ma anche del rifiuto dei comportamenti che non osservino quei principi e quei valori.

In questa prospettiva guardiamo con rispetto a questo mese di digiuno, preghiera e riflessione, nell’auspicio che l’autentica spiritualità che nel Ramadan trova espressione confermi i sentimenti di pace e solidarietà e la volontà di dialogo e di coesione”.



Venerdì, 14 settembre 2007