Rinunciare al consumismo non al gloria

sulla proposta per il natale in tempi di guerra formulata da Pax Christi il 14 dicembre 2001

 

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Da Mario Peracchio, traccesavona@libero.it

Savona, riceviamo e pubblichiamo

Mi dispiace, ma personalmente non condivido la vostra proposta di non cantare il gloria nella messa della notte di natale: proprio in tempi difficili bisogna confidare maggiormente nel Signore e lodarlo per la sua venuta in mezzo a noi che di anno in anno si rinnova per cercare di raggiungere tutti.
Come rendere più sommesso l'annuncio del vangelo, proprio quando in tanti sembrano non ascoltarlo? Il Gloria del natale del Signore deve risuonare forte, sui tetti delle nostre città opulente!
E poi chi è il nostro signore: non è un forte e un potente secondo il nostro mondo, anzi! E' un bambino che nasce in una grotta perchè non c'era posto per lui negli alberghi di Betlemme; e il Gloria è il canto degli angeli del cielo, non il canto spensierato delle nostre città piene di luminarie e indifferenti al destino dei poveri; è il canto dei pastori, gli unici che abbiano adorato il signore e gioito per la sua nascita.
Leviamo allora forte il canto dei poveri e degli oppressi che attendono quel signore che li può liberarare e che li protegge, in un mondo sempre più violento e ingiusto!
Piuttosto rinuncerei ai riti del natale consumista e accoglierei nelle nostre case i poveri delle nostre città:è il natale consumista e spendaccione a cui bisogna rinunciare.
Un augurio di pace,
Mario Peracchio, Savona


"Il Dialogo - Periodico di Monteforte Irpino" - Direttore Responsabile: Giovanni Sarubbi

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