FORUM ISLAMO-CATTOLICO

Le notizie dell’agensia SIR del 3-11-2008


di Agenzia SIR

03/11/2008 13:44
DIALOGO ISLAMO-CATTOLICO: IMAM PALLAVICINI, “FRATELLANZA TRA CREDENTI CRISTIANI E MUSULMANI”

“Le attese per questo incontro sono molte. Tra la principali c’è quella di rinnovare una profonda convergenza nella fratellanza tra credenti cristiani e musulmani nel Dio unico”. A parlare è l’imam Yahya Sergio Yahe Pallavicini, vice presidente del Coreis (Italia), membro della delegazione islamica che parteciperà domani in Vaticano all’incontro tra “24 sapienti musulmani internazionali e 24 autorevoli rappresentanti della Chiesa cattolica”. L’auspicio dell’imam Pallavicini – che figura tra i 138 firmatari della Lettera “Una Parola Comune tra noi” - è che questa comune “fratellanza” nel Dio unico che lega i credenti musulmani e cristiani “sappia manifestarsi con chiarezza e con forza nel rispondere alle sfide intellettuali della società contemporanea che ha sempre più bisogno di referenti credibili, autorevoli e disponibili che rappresentino la vera religiosità e sappiano anche ispirare azioni concrete di coesione sociale e coesistenza pacifica in tutte le regioni del mondo”. Sulla serietà di queste iniziative di dialogo l’imam afferma: Il margine del dialogo è possibile e la sua quantità di ampiezza è determinata dalla qualità delle intenzioni e della sensibilità degli interlocutori”.
“Credo di poter garantire – aggiunge -, almeno per me stesso ma anche per il Comitato promotore e per i primi 138 firmatari della Lettera “una Parola comune tra noi”, che la nostra intenzione di salvaguardare il sacro dalle volgarizzazione e dalle contaminazioni dissacranti, sia di fondamentalismo sia di spiritualismo vacuo, sono molto rigorose. Così come siamo altrettanto determinati nel trovare insieme soluzioni concrete, non per fare – come è stato detto - un ballo in maschera, ma per costruire o continuare a costruire la gestione di quel patrimonio spirituale, intellettuale, culturale e umano che abbiamo ricevuto in deposito da Dio”. Secondo le informazioni dell’Imam, il Forum (in programma da domani fino al 6 novembre) si svolge il primo e il secondo giorno a porte chiuse. Il primo giorno i partecipanti “si confronteranno sul tema dell’amore per Dio e il secondo giorno sull’amore per il prossimo. Prima cercheremo di convergere in una sintonia sul principio dell’amore e dell’amore per Dio, rispettando le diverse dottrine e teologie. E nel secondo giorno cercheremo, partendo dai lavori del primo giorno, di trovare delle declinazioni nella pratica e nel vissuto del mondo contemporaneo”. Giovedì mattina è poi prevista una udienza con Papa Benedetto XVI e nel pomeriggio ci sarà una sessione semi-pubblica (ad invito) all’Università Gregoriana.
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03/11/2008 11:14
DIALOGO ISLAMO-CATTOLICO: CARD. TAURAN SU INCONTRO IN VATICANO, “UN CAPITOLO NUOVO”

L’incontro tra esponenti vaticani e i rappresentanti del gruppo dei 138 saggi musulmani firmatari della lettera “Una parola tra noi” “rappresenta un capitolo nuovo in una lunga storia” di dialogo tra mondo cattolico e mondo musulmano. Così il card. Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso presenta in una intervista al quotidiano francese “La Croix” l’incontro che si aprirà domani in Vaticano. “Bisogna evitare – ha detto il cardinale – di dare l’impressione che questo forum segni l’inizio di un dialogo nuovo islamo-cristiano: in realtà noi dialoghiamo da 1.400 anni! Inoltre, a partire dalla dichiarazione ‘Nostra Aetate’ del Concilio vaticano II, si è instaurato un dialogo regolare e fecondo”. Riguardo poi agli orientamenti dati da Benedetto XVI, il cardinale ha detto: “questo dialogo non consiste nel trovare il più piccolo denominatore comune, per dire che siamo tutti simili. Richiama piuttosto l’esigenza della verità, che per noi è Gesù Cristo, unico mediatore”. Il dialogo – ha proseguito il card. Tauran – non può realizzarsi se non al di fuori di ogni ambiguità. Bisogna guardare l’altro, ascoltarlo, stimarlo. Poi affermare la propria identità”. “Il dialogo interreligioso è sempre una chiamata ad affermare la nostra identità. Ciò non ha come scopo la conversione, ma la conoscenza reciproca”.

03/11/2008 11:15
DIALOGO ISLAMO-CATTOLICO: CARD. TAURAN, NO ALLA LOGICA DEL “DO UT DES”

“Il rispetto del principio di reciprocità non è preliminare al dialogo, non risponde alla logica del ‘Do ut des’ (io do perché tu dai). Sarebbe anticristiano”. Così il card. Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso, spiega in un’intervista al quotidiano cattolico francese “La Croix” l’approccio della Santa Sede verso il principio di libertà di coscienza e di pratica religiosa. Nell’intervista, rilasciata alla vigilia del Forum islamo-cristiano che comincerà domani in Vaticano, il cardinale esprime la speranza che la questione della libertà religiosa possa essere affrontato durante il summit in Vaticano. “Bisognerà vedere – ha detto – come i partecipanti vorranno affrontarla”. La questione – ha spiegato il cardinale – “si iscrive nella domanda di reciprocità” secondo cui ”ciò che è bene per me è bene per te”. “In altre parole – ha aggiunto Tauran -, se un musulmano ha la possibilità di avere un luogo di culto in Europa, è normale che sia vero l’inverso nelle società a maggioranza musulmana”. “Ma attenzione”, ha aggiunto Tauran: tutto ciò non risponde alla logica del “do ut des”. “Credo che essendo chiari, si possa arrivare a poco a poco, a cambiare i comportamenti”. Bisognerà anche vedere “come far passare queste aperture, reali” che si hanno negli incontri di dialogo “con le elite, alla massa”.



Giovedì, 06 novembre 2008