Sulla conversione di Magdi Allam
Da sacramento a rito folcloristico

di Rosario Amico Roxas

Il battesimo, inteso come il primo sacramento, foriero del messaggio di amore di Dio che perdona e assimila a sé i suoi figli, transita dal suo naturale alveo di “messaggio divino” a quello molto meno spirituale di “rito folcloristico”, della serie “messaggio per gli acquisti”, “consigli per comprare e vendere bene” “immagini pubblicitarie”.
Il battesimo-spettacolo di Magdi Allam ha convinto solo Emilio Fede, Bruno Vespa, Giuliano Ferrara, Baget Bozzo e Sandro Bondi (con rispetto parlando).
Un battesimo da campagna elettorale, un battesimo propagandistico per migliorare un’immagine già compromessa con le fazioni che dividono il pianeta, lontanissimo dall’Amore predicato da Cristo che dovrebbe (…dovrebbe !!!) stimolare la solidarietà fra tutti gli uomini, specialmente verso i più deboli.
Se fosse stato un vero e sincero atto di fede (…Fede…!!!), sarebbe stato officiato in un remoto monastero, possibilmente dopo qualche giorno di esercizi spirituali, nel silenzio mediatico che nulla aggiunge all’accettazione e alla successiva professione di fede, non sarebbe stato neanche proposto alla cronaca, rimanendo come un atto privatissimo di interiorità.
Ma l’occasione era troppo ghiotta per farla passare sotto silenzio; così…casualmente tale battesimo si è svolto nella cornice del più importante Tempio della cristianità, officiato dallo stesso Vicario di Cristo, mentre, sempre casualmente, i cineoperatori riprendevano tale “rito mediatico” che nessuno potrà mai interpretare come funzione religiosa.
Il pontefice si presta a tale spettacolo mediatico, avendone solo un ruolo di comprimario, assimilato al primo attore da una medesima visione della fede che divide gli uomini, le religioni, le culture.
Non ci capisco più nulla, e con me temo che molti cattolici e cristiani non ci capisca più nulla.


Rosario Amico Roxas



Martedì, 25 marzo 2008