Chiesa cattolica e Islam
Vaticano prepara documento per il dialogo interreligioso

di Agenzia Misna del 5-6-2008

CITTÀ DEL VATICANO 5/6/2008 8.28

VATICANO PREPARA DOCUMENTO PER IL DIALOGO INTERRELIGIOSO

"Dopo molti anni di esitazioni sull’opportunità di un tale documento, il tempo è arrivato per offrire ai pastori e ai fedeli alcuni orientamenti generali che ovviamente dovranno essere adattati alle situazioni locali": lo ha detto ieri il cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, a proposito di un nuovo documento vaticano sulle linee guida del dialogo con le altre religioni, a partire dall’Islam. La X Assemblea plenaria del dicastero vaticano competente - in corso da ieri fino al 7 giugno sul tema "Il dialogo nella Verità e nella Carità"- ne sta già discutendo. Base del documento saranno, secondo l’annuncio del porporato, i Dieci Comandamenti, “una sorta di grammatica universale che tutti i credenti possono utilizzare nel loro rapporto con Dio e con il prossimo". Per Tauran è importante preparare i fedeli "a condividere le loro convinzioni spirituali e a prendere in considerazione quelle degli altri". Occorre infatti "rendersi conto che tutti i credenti hanno un patrimonio comune: la fede in un Dio unico, la sacralità della vita, la necessità della fraternità, l’esperienza della preghiera che è la lingua della religione". Molto positiva, secondo la Radio Vaticana, la pronta reazione di un gruppo di intellettuali musulmani italiani. "Plaudiamo alla decisione del cardinale Jean Louis Tauran e del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso" ha detto Ahmad Gianpiero Vincenzo, presidente degli Intellettuali musulmani italiani, docente all’Università Federico II di Napoli e già coordinatore del Dipartimento Interreligioso del Gruppo Misto del Senato. "Saremmo ben lieti insieme ad enti islamici italiani come la Moschea di Roma - aggiunge - di poter offrire il nostro contributo per tracciare un nuovo percorso di dialogo interreligioso e permettere una più attenta valutazione del patrimonio spirituale e culturale rappresentato dalla comunità islamica italiana". "Si respira un’aria nuova nelle relazioni tra la Chiesa cattolica e le altre grandi religioni mondiali, l’Islam in primo luogo", sottolinea il quotidiano della Santa Sede “L’Osservatore Romano”, presentando l’iniziativa. In novembre, ricordano fonti della Chies cattolica, è previsto in Vaticano un incontro tra esponenti dell’Islam moderato mondiale (il cosiddetto gruppo dei 138 saggi) da un lato e il papa e rappresentanti della Curia romana dall’altro. [CO]

MONDO 5/6/2008 8.21

PER RIFLETTERE INSIEME
(Con il cardinale Tauran sul dialogo islamo-cristiano)

“La libertà di religione non si riduce alla semplice libertà di culto, è uno degli aspetti essenziali della libertà di coscienza, che è propria di ogni persona ed è la pietra angolare dei diritti umani. E’ prendendo in considerazione questa esigenza che potrà essere edificata una cultura della pace e della solidarietà tra gli uomini, e tutti potranno impegnarsi risolutamente per costruire una società sempre più fraterna, facendo tutto ciò che è in loro potere per rifiutare qualsiasi forma di violenza, per denunciare e respingere ogni ricorso alla violenza, che non può mai avere motivazioni religiose, poiché essa offende l’immagine di Dio nell’uomo...Spetta a noi tutti, in quanto persone religiose, essere anzitutto educatori a favore della pace, dei diritti dell’uomo, di una libertà rispettosa di ciascuno. Nessuno può essere escluso dalla comunità nazionale a motivo della razza, della religione, né di qualunque altra caratteristica personale...E’ più che mai urgente insegnare alle giovani generazioni i fondamentali valori umani, morali e civici, necessari tanto alla vita personale che a quella comune. Ogni mancanza di civiltà deve essere occasione per ricordare ai giovani ciò che ci si attende da loro nella vita sociale. E’ in gioco il bene comune di ogni società e del mondo nel suo insieme...Cristiani e musulmani lavorino insieme, con reciproca stima, in vista della pace e di un avvenire migliore per tutti gli uomini”.

[Da “Cristiani e musulmani: chiamati a promuovere una cultura di pace”, primo messaggio per la fine del Ramadan firmato dal cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo interreligioso nel settembre 2007; vedi anche succesiva notizia e ultimo titolo del notiziario di ieri.] [CO]

Copyright © MISNA
Riproduzione libera citando la fonte.
Inviare una copia come giustificativo a:
Redazione MISNA Via Levico
14 00198 Roma
misna@misna.org
www.misna.org

Giovedì, 05 giugno 2008