Una poesia per la VII giornata del dialogo cristiano-islamico
Rinascita

di Guglielmo Loffredi

Ringraziamo Guglielmo Loffredi per questa sua poesia che ci ha inviato come contributo alla giornata del 27 Ottobre, "nel nome della Gioia del Dialogo e della rinascita, in ognuno di noi, di una parola consapevole che consideri le differenze, tra i vari popoli e culture, ma sottolinei sempre le somiglianze nel nome della stessa “umanità” che ci pone tutti sullo stesso piano".


Occorrono parole innocenti
per incontrare l’invisibile
badando a non sfiorare
la trama e l’ordito
del delicato visibile.
Ma le parole
riciclate, sbiadite, abusate,
offese, smarrite,
talvolta malate e perite,
svelano solo un riflesso
un respiro sospeso
misuriamo con esse l’assurdo
l’inottenibile miracolo.
Ci vuole
un pensiero, un cuore umido
in quel luogo la parola
attecchirà
come un embrione
che attende
il sussulto delle ore.


Guglielmo Loffredi



Sabato, 25 ottobre 2008