Ramadan
Gli auguri e gli impegni della Federazione delle chiese evangeliche

di Agenzia NEV del 1-10-2008

La Torre: "Mantenere aperta e allargare la via del dialogo"


Roma (NEV), 1 ottobre 2008 - In occasione della conclusione del mese di Ramadan avvenuta ieri, il presidente della Commissione della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) per il dialogo con l’islam, ha inviato un messaggio alla comunità musulmana italiana porgendo “le felicitazioni e gli auguri più sentiti dei protestanti italiani per la rottura del digiuno. A coloro che hanno potuto vivere questo periodo di consacrazione a Dio insieme alla loro famiglia e a coloro che purtroppo lo hanno vissuto nella nostalgia della famiglia lontana - ha affermato La Torre - va la nostra preghiera perché Dio benedica i giorni e gli anni che verranno, accordando alla nostra società pace e fratellanza, donando un presente e un futuro sereni ad ogni essere umano. Che i giorni e gli anni che verranno possano vedere rispettati i diritti umani, civili e religiosi di tutti”.
Il pastore La Torre non si nasconde i problemi e le sfide legate a questa fase del dialogo tra cristiani e musulmani: “Il futuro - scrive - pone domande non facili a tutti coloro che vivono nella nostra società, al cui interno tutti sono chiamati a ripensare il proprio progetto collettivo a partire dalla presenza ’altra’. Di fronte a pretestuose riserve sulla costruzione di moschee o di minareti, riteniamo umana, giusta e doverosa l’esigenza di ogni credente di osservare e vivere la propria fede, come quella di ogni non credente di vedere rispettata la propria visione della vita e della società in un dibattito aperto e franco. La libertà religiosa è un diritto fondamentale dell’uomo, costituzionalmente garantito, che non può essere barattato e la cui applicabilità prescinde dalla cittadinanza della persona. Il clima di ostilità soprattutto nei confronti dei musulmani pone innanzitutto la questione se le democrazie dell’Europa occidentale possiedono ancora i valori necessari per integrare tutte le sue componenti in una pluralità armoniosa di appartenenze e mantengono la forza indispensabile per progettare le tappe e le istituzioni che dovranno scandire questo processo”.
In questa linea, il pastore La Torre conferma l’impegno delle chiese protestanti italiane a “mantenere aperta e ad allargare la via del dialogo, del dibattito franco e del reciproco confronto con la comunità musulmana italiana e il mondo dell’islam”.



Domenica, 05 ottobre 2008