Dialogo cristianoislamico 2008 - interventi
Cosa significa il Ramadan ?

di Rosario Amico Roxas

Fra pochi giorni inizia, per i popoli musulmani, il mese del digiuno, il Ramadan; è buon uso formulare ai fratelli musulmani l’augurio per questo loro particolare mese.
Ma cosa significa il Ramadan ?
Tutta la religione islamica è intrisa di spiritualità, quella spiritualità che ha differenziato l’uomo da tutti gli altri esseri viventi; dalla spiritualità la più logica delle derivazioni non poteva che essere la religione. Ma se vogliamo concretizzare l’ipotesi di un dialogo interreligioso, non possiamo evitare di notare che le religioni dividono i popoli fino alla ostilità, mentre, se iniziamo il medesimo discorso sulla base della spiritualità ecco che i popoli si ritrovano uniti.
Fra pochi giorni inizia presso tutti i musulmani il mese del Ramadan, il mese del digiuno, dell’astinenza, delle riflessioni e della comunione con i fratelli più poveri e più bisognosi.
Il Ramadan è uno dei cinque pilastri dell’Islam insieme alla dichiarazione di fede nell’unico Dio, alla preghiera, all’elemosina e al pellegrinaggio alla Mecca; come gli altri pilastri si basa sul concetto spirituale di “purificazione”.
- La professione di fede purifica l’uomo e lo fa diventare musulmano, ben accetto a Dio;
- la preghiera purifica la quotidianità, sospendendo per pochi minuti l’attività in corso, per rivolgere il pensiero all’Altissimo;
- l’elemosina purifica ciò di cui il musulmano è in possesso, affinchè, nel nome di Dio, ne faccia partecipi i fratelli;
- il pellegrinaggio alla Mecca purifica la solidarietà tra musulmani, che in quel pellegrinaggio si presentano uguali, senza i privilegi conquistati, senza l’opulenza che dovessero possedere, tutti uguali davanti a Dio.
- Il Ramadan purifica il corpo con il digiuno, ma stimola la solidarietà con tutti i musulmani, accomunati in quella penitenza. Terminata la giornata con il tramonto del sole, festeggiano la “rottura del digiuno”, ed è un momento di grande aggregazione della famiglia, dilatata anche ai vicini, agli amici e spesso anche a quanti non dispongono del necessario.
Si rivela, così, la fratellanza araba nel nome di Dio.


Rosario Amico Roxas



Domenica, 31 agosto 2008