I resoconti delle iniziative - Desio Città Aperta
IL FUTURO APPARTIENE ALLA PACE E AL DIALOGO

di Coordinamento Desio Città Aperta

400 persone alla marcia del dialogo. Messaggio comune cristiano - islamico.


Oltre 400 persone hanno partecipato alla marcia del dialogo di Desio, venerdì 5 ottobre. E’ stata una festa delle famiglie. In prima fila, infatti, c’erano molti bambini, anche piccoli. Tante mamme con i passeggini e papà con i bambini in spalla. Numerosi anche gli stranieri, soprattutto pakistani (la comunità più presente in città) ma anche magrebini e senegalesi. La fiaccolata, organizzata dal Coordinamento Desio Città Aperta, ha attraversato le vie del centro e ha fatto tappa davanti al luogo di preghiera degli islamici pakistani, in via Forlanini, dove è stato letto un messaggio dal forte contenuto. “Vogliamo ricordare l’articolo 18 della carta dei diritti umani: ogni uomo ha il diritto di manifestare il proprio credo, privatamente o in privato. Il dialogo si fa a partire dal rispetto di questo diritto: perché tutti hanno il diritto di avere spazi di preghiera dignitosi e adeguati”. Subito dopo c’è stato un gesto di pace, preparato dai bambini delle scuole elementari, con medaglioni distribuiti a tutti: da una parte il Tau di San Francesco, dall’altra la Mezzaluna. Il corteo ha poi proseguito fino in piazza, per il gesto finale. I ragazzi della scuola media hanno preparato un libretto con pensieri di pace, consegnato all’imam e al prete dell’oratorio, come strumento educativo. Il prevosto di Desio ha fatto gli auguri di fine Ramadan alla comunità islamica. E una ragazza pakistana ha ringraziato tutti a nome “dei giovani musulmani”. Infine, il messaggio conclusivo, letto in italiano, arabo e urdu (lingua del Pakistan): “Non è tempo di sogni il nostro, ma questo messaggio è il racconto di un sogno: il sogno di una giornata dedicata al dialogo tra le grandi religioni monoteistiche. Pace e dialogo si costruiscono giorno per giorno, in una reciprocità di ascolto tra uomo e donna, qualunque sia la sua religione, nazionalità, colore della pelle. Per questo invitiamo tutti i cittadini di Desio, per il sesto anno consecutivo, a riconoscere questo diritto e aprirsi totalmente all’incontro con l’altro, svuotandoci dei pregiudizi dovuti alla non conoscenza. IL FUTURO APPARTIENE ALLA PACE E AL DIALOGO: questa è la nostra speranza, per la quale ci impegniamo a lavorare insieme, cristiani e musulmani”



Giovedì, 11 ottobre 2007