Buon ritorno, Ramadan

di Hassan El Araby

E’ il mese del digiuno islamico, uno dei cinque pilastri dell’Islam: può essere una buona occasione.
Orari della Preghiera e del digiuno per il mese di Ramadan e programma della biblioteca islamica di Chiasso sett. 2007 / febb. 2008


hassan.elaraby@bluewin.ch

Con l’arrivo di Ramadan, voglio e devo per forza dimenticare anche solo per un attimo la confusione che regna attorno all’Islam e ai musulmani e le mistificazioni che si fanno in molti luoghi attorno a questo tema. E attorno alla tavola dei valori e della spiritualità ,l’incontro e la solidarietà , l’abbandono e la carità , insieme auguriamoci sinceramente che il ritorno del mese di Ramadân quest’anno e per la 1428a volta, sia un segno di nuovo inizio, un rinnovato invito alla sana convivenza e un ritorno ai valori umani di fratellanza e d’amore reciproco nel sentiero di Dio e come Dio prescrive. Che sia ritorno alla rettitudine e sincera voglia di pace e giustizia, e che il messaggio islamico sia davvero come viene consegnato dalla tradizione nel versetto del corano, quando Dio parlò al messaggero*: “non ti mandammo che come misericordia all’umanità”. Che sia un vero e proprio ritorno agli insegnamenti divini attraverso la spiritualità, l’elevazione dell’anima e previsto con il giusto abbandono della mondanità, vivendo un ritorno sereno e gioioso sul cammino verso Dio.

Ramadân dal Corano- Ai musulmani credenti e sottomessi in pace, Dio si rivolge con questi versetti  “O voi che credete, vi è prescritto il digiuno come era stato prescritto a coloro che vi hanno preceduto. Forse diverrete timorati; - [digiunerete] per un determinato numero di giorni. Chi però è malato o è in viaggio, digiuni in seguito altrettanti giorni . Ma per coloro che [a stento] potrebbero sopportarlo , c’è un’espiazione: il nutrimento di un povero. E se qualcuno dà di più, è un bene per lui. Ma è meglio per voi digiunare, se lo sapeste! - E’ nel mese di Ramadân che abbiamo fatto scendere il Corano, guida per gli uomini e prova di retta direzione e distinzione. Chi di voi ne testimoni [l’inizio] digiuni . E chiunque è malato o in viaggio assolva [in seguito] altrettanti giorni. Allah vi vuole facilitare e non procurarvi disagio, affinché completiate il numero dei giorni e proclamiate la grandezza di Allah Che vi ha guidato. Forse sarete riconoscenti! - Quando i Miei servi ti chiedono di Me, ebbene Io sono vicino! Rispondo all’appello di chi Mi chiama quando Mi invoca. Procurino quindi di rispondere al Mio richiamo e credano in Me, sì che possano essere ben guidati.- Nelle notti del digiuno vi è stato permesso di accostarvi alle vostre donne; esse sono una veste per voi e voi siete una veste per loro. Allah sa come ingannavate voi stessi. Ha accettato il vostro pentimento e vi ha perdonati. Frequentatele dunque e cercate quello che Allah vi ha concesso. Mangiate e bevete finché, all’alba, possiate distinguere il filo bianco dal filo nero; quindi digiunate fino a sera. Ma non frequentatele se siete in ritiro nelle moschee. Ecco i limiti di Allah, non li sfiorate! Così Allah spiega agli uomini i Suoi segni, affinché siano timorati”.

Ramadân dai detti del messaggero*, nella tradizione profetica si indica che quando arriva Ramadan vengono aperte le porte del Paradiso, e chiuse quelle dell’inferno, e i demoni vengono incatenati. Secondo un altro detto :Ogni azione del figlio di Adamo gli appartiene, eccetto il digiuno, che appartiene a Dio, ed Lui ne dٍ ricompensa. che il digiuno è un’armatura, e quando sia giorno di digiuno è auspicabile che il digiunante , non nutra propositi osceni né vociferi, e se qualcuno lo ingiuria o lo combatte, basta che dica: ’Sto digiunando’, si spiega poi che perfino, l’alito che promana dalla bocca di colui che sta digiunando è migliore davanti a Dio del profumo del muschio (un profumo molto pregiato tra i musulmani). Chi digiuna ha due motivi di cui rallegrarsi: si rallegra quando rompe il digiuno, e si rallegrerà del digiuno fatto quando incontrerà il suo Signore il giorno del giudizio. Il digiuno poi è considerato vera protezione dall’inferno e chi digiuna un giorno sulla via di Dio, Iddio gli tenga lontano il volto dal Fuoco per settanta annate.

Cosa è il Ramadân,  il mese di Ramadân è il nono mese dell’anno “Hijri” e un mese di grande valore spirituale e ricco di grazie anche perchè il mese in cui Dio ha rivelato il Corano al messaggero Mohamad* attraverso l’arcangelo Gabriele, il mese della immensa generosità Divina, dove è moltiplicato il valore delle buone azioni ,il mese della benevolenza e della solidarietà umana,e il rinnovo della propria spiritualità. Il mese dell’auto purificazione dai peccati. Nel mese di Ramadân c’èLa notte del destino,è una notte che è cercata nelle notti dispari, tra gli ultimi dieci giorni di Ramadan è, secondo il Corano, più valorosa nella compensa di mille mesi d’adorazione e servitù, dove Dio salva molti dei suoi servi dall’inferno.

Il digiuno - Essoprevede che per tutta la durata del mese lunare, dalla prima luce dell’alba al tramonto, ci si astenga dal cibo, dalle bevande e da molte altre attività. Esso sveglia la coscienza integra, istruisce alla pazienza, è lezione di moderazione e di volontà, radica l’uomo nella disciplina e nell’igiene, fa sorgere il senso della comunità e il senso di appartenenza. Esso è una scuola di amore sincero di DIO. Senso di Speranza e una considerazione serena della vita, compiacere DIO e cercare la Sua Grazia. Esso instilla nell’uomo una genuina virtù di devozione efficace, onesta. Digiunando proviamo di sentire una volta quello che sentono i poveri, gli oppressi, gli affamati ogni giorno e forse durante tutta la loro vita. Il digiuno è rinuncia e denuncia, testimonianza e solidarietà.

Abbiamo scelto in questo mese di Ramadan di digiunare con quelli che non hanno potuto scegliere la loro sorte. Sono stati condannati alla fame e alla sete, costretti a soffrire malnutrizione e malattie, e vivere senza letto né tetto.

Il digiuno è un atto di servitù sincera per chi lo compie, primo, perchè non ce è nessuna espressione esteriore visiva che indica che stiamo digiunando, secondo, nel digiuno rinunciamo a molte cose che amiamo e questi due punti si trasformano nel valore interiore del digiuno.

Quando inizia – L’inizio del Ramadan dipende dall’avvistamento della luna e la tradizione vuole che esso avvenga scrutando il cielo come si faceva ai tempi del Profeta Maometto*. E’ l’Arabia Saudita, in quanto custode dei luoghi santi della Mecca e di Medina, a stabilire il periodo del Ramadan. La questione suscita un vivace dibattito all’interno dell’Islam, tra chi auspica l’impiego delle tecnologie per l’avvistamento lunare e chi invece vorrebbe rimanere fedele alle tradizioni. Nel caso della nostra comunità, essa viene stabilita dalla Commissione del Consiglio Europeo dei Verdetti e della Ricerca, perciò tutti possono chiedere informazioni ai centri della comunità.

Raccomandazioni per i digiunanti – Č consigliato fare uno spuntino leggero prima del sorgere dell’alba, noto come suhur. Mangiare tre datteri e bere un pò d’acqua subito al tramonto, dicendo questa preghiera: "Allahumma, laka sumna wa ’ala rizqika aftarna" (O Dio, per Tua volontà abbiamo digiunato e adesso interrompiamo il digiuno col cibo che tu ci hai dato); fare pasti leggeri il più possibile, poiché, come dice il Profeta*, la peggior cosa che un uomo possa fare è riempirsi lo stomaco;  osservare l’orazione spontanea nota come tarawih; far visita ai fratelli e intensificare le pratiche di solidarietà; incrementare lo studio e la recitazione del Qur’an; esercitare al massimo la pazienza e l’umiltà; essere straordinariamente cauto nell’usare i sensi, la mente e soprattutto, la lingua; astenersi dalle chiacchiere inutili e dai pettegolezzi ed evitare ogni movimento sospetto. E sopra tutto non trascurare il lavoro, perché fare bene il proprio lavoro è volere del Eccelso. A tutti i musulmani buon e generoso Ramadan e che la pace e la giustizia regnino su tutta l’umanità

*che la Pace e la benedizione di Dio sia su di lui

Hassan El Araby

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Orari della Preghiera e del digiuno per il mese di Ramadan e programma della biblioteca islamica sett. 2007 / febb. 2008



Martedě, 11 settembre 2007