Ramadan mubarak a tutti e tutte!

di Hamza Roberto Piccardo

Nel celebre "hadith Jibril", quello che racconta di quando Gabriele si presentò pubblicamente al Profeta (pbsl) sotto le spoglie di uno straniero e lo interrogò a proposito della religione, si narrà che gli chiese dell’islam, al che il Profeta* rispose citando i cinque pilastri, poi gli chiese dell’iman e ebbe la risposta relativa alla fede ( in Allah, nei Suoi Angeli, nei Suoi Libri, nei Suoi Profeti, nell’Ultimo Giorno e che il bene e il male discendono da Lui) infine chiese dell’ ihsan (il perfezionamento) e Muhammad* gli rispose che esso consisteva nel vivere ricordandosi sempre di avere davanti il volto di Allah e che "... se tu non vedi lui, Lui vede te". Ebbene, il mese di Ramadan, realizza in parte questa condizione benedetta di vicinanza e di ricordo di Allah. Sia dunque il mese della misericordia, del pentimento, del perdono e della generosità. Niente di peggio, in questo mese, che avere del digiuno solo la fame e la sete. hrp


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Giovedì, 13 settembre 2007