Islamofobia
Attentato a Islamic Relief rivendicato da ’fronte cristiano combattente’

Un appello della redazione del nostro giornale alle chiese, ai partiti, al ministro dell’interno e al presidente del Consiglio.


Appello


Nell’apprendere la notizia dell’attentato alla sede milanese dell’Islamic Relief, che di seguito riportiamo, esprimiamo la nostra più totale solidarietà nei confronti dell’Islamic Relief vittima di un’azione vile che non ha nulla a che vedere con il cristianesimo o con qualsivoglia organizzazione religiosa cristiana degna di questo nome.
E’ del tutto evidente che ci troviamo di fronte ad un uso strumentale del termine “cristiano” usato per confezionare una sigla, quello del "fronte cristiano combattente", che scimmiotta malamente analoghe sigle di un triste e recente passato che ha insanguinato il nostro paese.
Ma proprio l’esperienza di quel triste passato ci fa dire che tale attentato è figlio di quella strategia della tensione che i fautori della guerra mondiale nella quale viviamo stanno portando avanti su scala planetaria e che hanno già insanguinato numerose capitali europee.
Non ci stupiremmo affatto se fra qualche tempo ci trovassimo di fronte ad un analogo episodio di terrorismo nei confronti di qualche organizzazione cristiana attribuita a qualche sigla musulmana, in modo da poter scatenare la caccia al musulmano su scala molto più ampia di quella che già purtroppo siamo costretti a registrare nel nostro paese.
Nell’esprimere solidarietà all’Islamic Relief e ai fratelli musulmani italiani, li invitiamo a non lasciarsi ingannare dalle sigle usate che mirano esclusivamente a creare tensione fra due comunità, quella cristiana e quella musulmana, che non hanno alcun motivo ne di tipo religioso né di tipo sociale per essere contrapposte o addirittura per combattersi.
Chi promuove la guerra di religione è semplicemente un delinquente e perciò chiediamo con forza a tutte le chiese cristiane e a tutte le religioni presenti nel nostro paese di togliere qualsiasi alibi religioso a questi criminali. Nessuno è autorizzato ad uccidere in nome di Dio, comunque lo si chiami.
Chiediamo inoltre a tutte le forze politiche non solo di assumere posizioni di netta condanna degli attentati ma anche di farsi promotori di iniziative di dialogo con le comunità musulmane.
Chiediamo infine al ministro degli Interni e al presidente del Consiglio di assumere tutte le decisioni e le iniziative idonee ad impedire il ripetersi di atti di islamofobia o di razzismo nei confronti di qualsiasi religione esistente nel nostro paese.
La redazione del sito www.ildialogo.org


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Di seguito il messaggio di ringraziamento di Islamic Relief e le agenzie di stampa che hanno dato notizia dell’attentato.




Ringraziamento per la Vostra fraterna solidarietà

Date 16/04/2007 12:10

Cari fratelli e sorelle del “Il Dialogo”, avevo avuto già modo in precedenza di conoscervi ed ammirare la vostra opera tesa al dialogo ed alla reciproca conoscenza ed integrazione. Con il cuore emozionato per la vostra splendida iniziativa, vi scrivo per ringraziarvi per la solidarietà espressa da voi e dai vostri lettori. La società italiana ha bisogno che tutte le persone, fedeli di fedi diverse, laici, e tutti coloro che fanno della solidarietà e del dialogo il punto centrale del loro agire si ritrovino e cerchino di approfondire i loro contatti e la conoscenza reciproca, per costruire insieme ponti e togliere argomenti ai fomentatori ed ai seminatori di odio. Ringraziando sentitamente a nome di tutto lo staff di Islamic Relief Italia vi porgo i miei più fraterni saluti.

Paolo Abdullah Gonzaga



Le agenzie di stampa


ATTENTATO CENTRO ISLAMICO MILANO: RIVENDICATO GRUPPO CRISTIANO
ATTENTATO CENTRO ISLAMICO MILANO: RIVENDICATO GRUPPO CRISTIANO (AGI) -
Milano, 13 apr. - Attentato incendiario stamani intorno alle 7 contro il Centro culturale Relief di via Giovanni Antonio Amadeo, a Milano. I danni sono stati provocati da diverse bottiglie incendiarie scagliate contro la saracinesca del locale. Pochi minuti dopo la chiamata dei residenti giunta ai vigili del fuoco, sempre il 115 ha ricevuto una telefonata di rivendicazione a nome di un "Fronte cristiano combattente: Abbiamo distrutto la sede dell’Islamic Relief di Milano. Un nucleo armato combattente ha agito questa mattina in via Amadeo. Paolo Gonzaga e’ stato condannato a morte da parte di un tribunale cristiano". Sul posto sono presenti gli agenti della polizia Scientifica e della Digos di Milano. (AGI) Cli/Chi 131203 APR 07 NNNN

BOTTIGLIE INCENDIARIE ESPLOSE DAVANTI A SEDE ISLAMIC RELIEF
BOTTIGLIE INCENDIARIE ESPLOSE DAVANTI A SEDE ISLAMIC RELIEF
(ANSA) - MILANO, 13 APR - I vigili del fuoco hanno domato questa mattina attorno alle 7 un principio d’incendio causato da alcune bottiglie contenenti materiale infiammabile lasciate davanti alla sede del Islamic Relief Italia a Milano. Sempre intorno alle 7, al centralino dei vigili del fuoco e’ arrivata una rivendicazione del sedicente Fronte cristiano combattente: ’’prenda la penna e scriva - ha detto una voce maschile al 115 - siamo il Fronte cristiano combattente, abbiamo distrutto la sede dell’Islamic Relief a Milano. Un nucleo armato combattente ha agito questa mattina in via Amadeo. Paolo Gonzaga e’ stato condannato a morte da un tribunale cristiano’’. Gonzaga e’ il direttore di Relief Italia, la sezione nazionale della piu’ conosciuta associazione di raccolta fondi di matrice musulmana, con sede in Gran Bretagna, organizzatrice della tre giorni nel week end di Pasqua a Sassuolo, Milano e Bologna alla quale erano invitati alcuni dei piu’ conosciuti telepredicatori islamici. In via Amadeo 36 sono quindi arrivate le volanti della polizia, la Digos e la Scientifica che hanno visto la saracinesca del centro annerita dall’incendio provocato da diverse bottiglie, i cui cocci erano stati sparsi per strada. (ANSA). EM/FRF 13-APR-07 12:17 NNN



Venerdì, 13 aprile 2007