Conoscere l’Islam - La festa di ashura
Kerbala una ferita aperta nel cuore dei Musulmani

di amina salina

In occasione della ricorrenza islamica dell’Ashura, che cade il 10 del mese di Muharram, vorrei ricordare il significato che questa ricorrenza ha per tutti i musulmani. Istituita come giorno di preghiera di digiuno e di Ricordo di Allah -sw- dal Profeta Mohammad l’Ashura ha un carattere di festività soprattutto nel Maghreb e soprattutto per i bambini ai quali vengono regalati dolci mentre molti tra gli adulti digiunano. In Marocco molte famiglie accendono candele o fuochi in ricordo della crudele battaglia che vi ebbe luogo nell’anno 61 dell’ ’Egira quando nella piana di Kerbala in una giornata torrida venne martirizzato Hezreti Husayn (r. a. ) nipote amatissimo del Profeta famoso per la sua pietà lealtà, coraggio, e fedeltà spirituale all’eredità profetica. Il mondo sunnita non é tenero oggi nel giudizio storico sugli Omayyadi, la dinastia che con un colpo di stato ed in spregio a qualsiasi principio religioso successe ai quattro Califfi ben diretti , l’ultimo dei quali fu proprio Alì (r. a. ) che per gli Sciti duodecimani é il secondo Imam. Il modo islamico definisce ancor oggi con orrore quello che accadde in quegli anni come quasi un ritorno all’età dell’ignoranza o comunque come il principio della decadenza politica. Gli Omayyadi sono ricordati come tiranni spietati totalmente alieni da ogni rispetto per la religione islamica al punto che molti di loro commettevano Haram pubblicamente senza alcun timor di Allah -sw- e senza alcuna remora. Yzid figlio di Muawija, fu certamente il mandante della strage , uomo violento, insolente e noto bevitore di vino che tutti conoscevano come tale il più inadatto a qualsiasi incarico politico figuriamoci al Califfato.. Sembra che già a quei tempi la parola data non avesse più valore se si tiene presente che gli abitanti di Kufa che avevano promesso aiuto ad Husayn(r. a. ) in nessun modo lo aiutarono essendo secondo i contemporanei - le loro spade con Yazid i loro cuori con Husayn(r. a. ). Ma mentre i sunniti di tutto il mondo ricordano nella salat Mohammed, la sua Famiglia e i suoi Compagni (r. a.) ben 5 volte al giorno il ricordo di Yazid é quello di un tiranno ipocrita a cui molti sapienti riservano un duro trattamento e Allah ne sa di più. Nel mondo sciita poi Kerbala viene celebrata ogni anno con pianti indossando l’abito nero per non poter essere stati a Kerbala quel giorno.

Ecco che cosa dice a proposito di Kerbala il celebre tradizionalista sunnita Ibn Khatir: “Tutti i musulmani devono sentirsi afflitti per l’assassinio di Al -Husayn perché egli fu tra i più nobili tra i Musulmnani - e tra i più Sapienti dei Compagni, ed é figlio della migliore figlia del Profeta”(Istishad Al Husayn p. 132 ).

Secondo alcune fonti la Madre dei Credenti Umm Salama (R. A. ) - ancora viva al momento del martirio di Husayn(r. a. )- ebbe una visione nella notte dell’accaduto , sognò il suo Nobile Sposo afflitto e colmo di disperazione. Chiedendogli in sogno la ragione di quel dolore le diede la triste notizia del massacro.

Abdallah ibn Umar disse vedendo giungere Husayn:”ecco giungere la persona più cara a coloro tra tutte le persone della terra che hanno un posto in cielo”.

Esistono poi una miriade di detti che testimoniano lo stretto rapporto che Mohammed aveva con i suoi nipotini che nella Tradizione islamica sono definiti “i principi tra i Giovani del Paradiso”. Persone a cui si deve comunque rispetto e deferenza per la loro buona condotta e il rispetto del culto, in quanto pregavano di notte e digiunavano di giorno.

Certamente l’uccisione di un così gran numero di familiari del Profeta (r. a. ) da parte di chi si autodefiniva suo erede é una cosa che colpisce i cuori di tutti i fedeli musulmani qualsiasi sia la scuola di appartenenza. Le fonti tradizionali , soprattutto il Tabari ma non solo ricordano di screzi tra la famiglia del Profeta ed alcuni dei Compagni con diverse interpretazioni della Parola di Allah -sw- screzi che si trasformarono in fitna all ’epoca della battaglia del cammello che oppose ad Ali (r. a. ) alcuni tra i Compagni del Profeta che avevano sostenuto i precedenti tre Califfi soprattutto per l’esigenza di vendicare l’assassinio di Uthman (che Allah -sw- sia soddisfatto di tutti loro anche se si combatterono). A questo proposito penso che si sia trattato purtroppo di dissidi insanabili che fanno riferimento a due letture diverse di alcuni aspetti della sharìa e dell’Islam in generale ma che non sia assolutamente mancante la buona fede di entrambi i contendenti come affermò proprio Ali (r. a. )quando disse che nonostante secondo lui abbiano commesso errori essi meritavano il Paradiso (tra di loro c’erano Talha e Zubayr-r. a. ).

Dopo il martirio di Ali (r. a. ) la situazione cambiò radicalmente in quanto la famiglia Omayyade si inserì nella questione del Califfato rivendicandolo e conquistandolo arbitrariamente. Anche dovendo escludere secondo la giurisprudenza sunnita un diritto acquisito per la Famiglia del Profeta di acquisizione del Califfato resta il fatto che ucciso a tradimento Hezreti Hasan (r. a. )suo fratello rimaneva tra gli uomini più pii e con più qualità politiche e morali per aspirare al Califfato anche mediante elezioni. Ed é comunque una vergogna che nessuno apertamente , tranne un manipolo di uomini- sia sceso armi alla mano per strappare il califfato dalle mani impure di un alcolizzato. Una vergogna che per secoli si sia spacciata per fedeltà alla Parola di Allah-sw- il servilismo verso un tiranno. Alhamdullah i riformisti del XIX secolo Hasan al Banna e gli islamismi di oggi hanno rotto con questa sudditanza ed hanno ristabilito il diritto alla resistenza legittima all’oppressione sia essa nella persona di un invasore esterno sia di un tiranno sedicente islamico ed imperituro ipocrita. . Ma la storia non si fa con i “se” e le conseguenze di Kerbala sono vive ancora ai nostri giorni mentre predomina nel mondo islamico la tirannide e la violenza la dittatura e l’oppressione , l’arbitrio e la violazione aperta della sharìa.

Noi come alleati di quei movimenti islamici- e non solo- di liberazione dei popoli oppressi , come fratelli di afgani iracheni e palestinesi non possiamo che condividere con Husayn (r. a. ) il ripudio della tirannide e dell’ipocrisia con ogni mezzo necessario la mano la penna o la buona parola. . Esiste inoltre una questione più importante ancora: Husayn(r. a. ) di fronte all’apparente trionfo mondano di Yazid temeva che la religione sarebbe stata trasmessa in forma corrotta e prese le armi per difendere la Fede dopo l’avvelenamento di suo fratello, che aveva rinunciato al califfato. L’intento che mosse Husayn(r. a. ) fu lo stesso che mosse i Sapienti dell’epoca ad organizzarsi nella prime Scuole di diritto islamico per contrastare la tirannide. Se i Sapienti non si fossero organizzati per mettere per iscritto gli hadith veritieri trascurando quelli falsi, se non avessero trascritto la Vita delle prime generazioni dell’Islam la Fede sarebbe stata trasmessa in forma corrotta perché il Potere avrebbe interpretato la Sunna a suo comodo. (cosa che in alcuni periodi riuscì ai tiranni che si succedettero nelle varie dinastie del mondo islamico).

Questo martirio questi martirii- tra cui quello di un bimbo di sei mesi- risuonano nella nostra coscienza come un monito a non abbandonare la via del bene a non smarrire mai la Retta Via a non cadere mai nell’ipocrisia. Veramente la migliore jihad é la Verità detta in faccia ad un tiranno. . Inoltree a Kerbala furono commesse violenze arbitrarie ed atrocità violando così la legge della jihad stabilita dal Profeta stesso, che vietava di uccidere innocenti e di uccidere in modo vile ed abietto scempiando i cadaveri del nemico, una cosa che non veniva attuata in passato nemmeno contro dei nemici miscredenti. Parimenti era vietato il tradimento o l’uso dei veleni e di altri sistemi abietti perché il fine non giustifica mai i mezzi.. Le stesse atrocità vediamo oggi in Iraq dove ogni etica sembra non avere più un senso , le abbiamo viste in Algeria ai danni di poveri contadini donne ed intellettuali, li vediamo in Somalia da parte dei signori della guerra. Tutti figli di Yazid pronti ad applicare la Sunna dell’ipocrisia della violenza e del potere.

Di fronte a loro l’esempio vivo dei Salaf per chi vuole vivere veramente la fede e non vuole che sia semplicemente un ornamento esteriore o uno strumento per opprimere il debole.

Queste persone che costituiscono le prime generazioni di musulmani devoti il nucleo attorno al quale si é vissuta la Rivelazione nel primo secolo dopo l’Egira -mi riferisco ai Compagni ed alla Famiglia oltre ai Sapienti di quell’epoca- devono essere amati e conosciuti da tutti i musulmani , anche perché il Profeta-sllws- intercederà per tutti coloro che amano veramente i Compagni e la Famiglia , rispettando gli eredi spirituali dell’Islam e soprattutto mettendone in pratica lo spirito.

E Allah ne sa di più Salam

amina salina



Lunedì, 04 febbraio 2008