Della Moschea di Bologna e di altri demoni...

di H.T.

Capita di uscire in una fredda e grigia mattina di metà gennaio, camminare con le mani affondate nelle tasche per sfuggire
al freddo pungente di questa città e imbattersi nelle locandine dei giornali, ai lati delle strade, sotto quei piccoli
portici che tanto ho imparato ad amare negli ultimi anni.

E capita pure di leggere qualcosa che ti fa storcere il naso, così, alle 8 del mattino, mentre il tuo unico pensiero è
raggiungere il piccolo bar dell’angolo dove ti aspetta il tuo cappuccino caldo e il cornetto appena sfornato. Leggi la
notizia, pensi di aver letto male, torni indietro e la rileggi ancora una volta, ‘la Curia si oppone alla costruzione della
moschea’.

E uno ci pensa quando legge ste cose, si ferma, e ci pensa e si chiede: ma la Curia che c’entra? Chiamano il Vescovo per
fare il piano regolatore della città? Perchè nella querelle su questa moschea, già famosa prima ancora di nascere, se mai
nascerà, ci sono entrati veramente tutti, persino ‘fratelli illustri’ si sono scomodati per venire a dire quanto sono
‘brutti e cattivi’ i musulmani di questa città.

Non si può strumentalizzare a tal punto un semplice riconoscimento di un diritto costituzionale, avere un luogo di culto è
garantito dalla legge, tutto quello che sta girando intorno all’affaire moschea è semplicemente una vergogna. Nessun
vittimismo, non ve n’è alcun bisogno, siamo come al solito di fronte ai due pesi e alle due misure, perchè c’è sempre
quello che è un po’ ’più nero’, un po’ ’più cattivo’ e allora persino la sacralità di un luogo di culto finisce per
scontrarsi con l’ignoranza e la grettezza.

Tutte le religioni hanno sempre dedicato particolare attenzione all’edificazione di quei centri atti a glorificare il nome
di Dio, templi, sinagoghe, chiese e moschee ovunque nel mondo sono luoghi di attrazione artistica e architettonica. Ed è
vero che un credente dal cuore sincero non ha bisogno di pavimenti di marmo e lampadari di cristallo per comunicare con il
Divino, ma relegare un’intera comunità a scantinati maleodoranti e garage bui è il sintomo di una qualche anomalia. E
questo è ciò che sta accadendo in Italia.

Si criticano queste moschee così chiuse, così buie, questi luoghi in cui si compiono chissà quali riti e riunioni segrete,
e nel momento in cui si decide e si prova a fare qualcosa di grande, bello, luminoso, aperto a tutti, con lo sforzo di
tutta la comunità, le tenebre ripiombano su di noi.

E nel modo peggiore.

Come cittadina continuo ad assistere a questo teatrino con una leggera tristezza nel cuore, soprattutto per l’opposizione
cittadina, che non comprendo. Mi chiedo quanti di coloro che non vogliono la moschea abbiano mai messo piede in quella di
via Pallavicini.

Potrei azzardare un numero...zero?

Perchè se lo avessero fatto non avrebbero avuto alcun timore. Nulla è peggiore dell’ignoranza.



Bologna, 14/01/08



H.T.


Dal sito www.islam-online.it

Mercoledì, 16 gennaio 2008