Aborto la vita di chi ??

di Amina Salina

A proposito Etica Si difenda la vita difendendo i deboli. Della campagna di G. Ferrara e del welfare che non c’e’.


L’IRRUZIONE sulla scena politica di Giuliano Ferrara con la sua lista pro-life - che accomuna cattolici e laici preoccupati della difesa dei bambini non nati- sta vivacizzando una noiosa campagna elettorale in cui tutti - estrema sinistra a parte - discutono di nulla e dicono le stesse cose.. Il merito dell’iniziativa sta nel mettere al centro un tema etico sia pure in modo molto irruento, rompendo gli schemi e spaventando anche i suoi amici della CdL. Che si sono dimostrati come al solito molto poco sensibili al tema se non a parole. Ferrara non ha capito che a Berlusconi dei temi etici non importa nulla e che i suoi unici interessi sono fare i soldi e salvare l’azienda di famiglia. Una caratteristica della politica italiana é infatti in questa fase piacere a tutti e dire banalità, cercando di mettere sul piatto temi inoffensivi con un brusco spostamento a destra dell’asse politico. Che sia il partito democratico che il popolo delle libertà siano solo dei cartelli elettorali é chiaro. Del resto la questione sicurezza risolta con sgomberi e sceriffate a destra e a sinistra, la politica berlusconiana del Pd riguardo alla Bossi-Fini - che non sono riusciti o non hanno voluto abrogare, -la candidatura di uno come Ichino nelle liste dei Dl -uno che scrive un libro contro gli impiegati statali intitolato Nulla facenti e poi nel testo afferma in sordina che il problema riguarda qualche migliaio di persone, salvo dare addosso ad una intera categoria- prova che ormai siamo maturi per l’inciucio centrista, fiutato anche dai cattolici che vogliono riorganizzare una nuova DC. E basta leggere i libri di Travaglio e di Beha per trovare destra e sinistra (con l’esclusione di quella “radicale") collusa fino al collo con sperpero del denaro pubblico e affari poco chiari, vedi Campania e questione ambientale. Per non parlare dei processi al Caimano dei quali non parla più nessuno come se fosse diventato un santo in capo a sei mesi. Non voglio fare antipolitica ma quando la politica diventa gestione dell’esistente abbandona i deboli e diventa di destra.

E torniamo al tema della difesa della vita. Chiaro che é impossibile una abrogazione della 194 non credo che ci si arriverà mai. Ma fatta salva la centralità della madre- e della coppia quando c’é- fossi al Governo un pensierino su una seria campagna di prevenzione degli aborti lo farei. Infatti mentre una certa sinistra contrabbanda la fandonia secondo la quale le povere immigrate disperate che abortiscono - spesso a loro spese perché il SSN non paga loro l’intervento (é il caso delle rumene per esempio) lo fanno per “esprimersi”, (testuali parole di Daria Bignardi ieri a Le invasioni barbariche nell’intervista a Ferrara). . cioé per usare una espressione brutale per vendersi meglio sul mercato del lavoro. Solo gente che non va a comprare il pane perché ha la colf può esprimersi in modo simile.. La realtà é che devono lavorare 12 ore al giorno e che dormono nella casa dove lavorano. Chi lavora come colf o badante ha un lavoro che non permette di vivere quindi se rimane incinta abortisce altrimenti muore di fame se non ha un compagno che la mantiene.. In altri casi si tratta comunque di donne abbandonate dal compagno o marito con un lavoro precario, di ragazzine o di studentesse che potrebbero essere scacciate di casa dai genitori. Altro che carriera e libertà quella é roba da…giornaliste televisive. Poi certo ci sono anche quelle benestanti ma sono pochissime. Una televisione che mastica vecchi slogans post sessantottini in una situazione di spappolamento etico e socio-politico serve sempre gli stessi interessi quelli ai quali servono le donne immigrate per farsi pulire le case per fare i lavori schifati dagli italiani oppure per i …servizi sessuali (ci siamo capiti) basta che non rimangano incinte e che non chiedano una casa ed un lavoro vero. E’ il mercato bellezza l’etica la lasciano ai preti-operai. (o alle anime belle come noi) tanto non contano niente né loro né noi quindi il sistema si autoriproduce. all’infinito.. Da questo punto di vista come dice Travaglio Berlusconi é già a Palazzo Chiglie c’é stato un mutamento antropologico degli italiani derivato da anni di servilismo e inerzia di fronte al Caimano.. Del resto che l’Italia sia una giungla dove il pesce grande mangia quello piccolo é chiaro basta andare a vedere un film di Verdone per capire in mano a chi stiamoLa 194 oggi tutela più lo Stato che tende a restringere le spese del welfare che le donne che abortiscono per disperazione. Nell’ambito di una politica di restrizione dei diritti meno bambini-e meno matrimoni- significano meno case, meno posti di lavoro e un domani meno assistenza sanitaria e pensioni da pagare. Tanto ci sono gli immigrati che pagano le pensioni ai nostri cinquantenni un affare per mafie e sfruttatori di tutti i tipi arrivano già formati giovani sani e forti vengono sfruttati in tutti i modi possibili da datori di lavoro e padroni di casa sono oggi indispensabili all’economia italiana.. Ma così il Paese muore se l’economia non si rimette in marcia cosa impossibile con i salari da fame che ci danno. Ma il discorso é tabù le soluzioni risibili, con 100 euro in più in busta paga vogliono risolvere un paese al collasso.... E’ certo che quando i deboli sono in difficoltà la politica si volta dall’altra parte e tutto ritorna nella norma. Visto che i media non informano che marginalmente sui nuovi poveri(ad esempio su quante persone muoiono di freddo ogni anno in Italia)viviamo in una falsa bolla consumistica per cui c’é il superfluo perché non c’é l’indispensabile Chi non consuma é un fuoricasta non può chiedere nulla non esiste la sua visibilità é zero quindi non c’é... La società e la politica si girano dall’altra parte come quando muore un soldato mandato in guerra per difendere gli interessi di una casta dominante, come quando viene sfrattato un poveraccio o quando muore un barbone. Il prezzo di tutto questo é non solo la soppressione legale di migliaia di vite nascenti o nate, ma l’umiliazione di migliaia di mancate madri o padri privati della possibilità di veder crescere una vita per avere la “libertà” di vendersi a condizioni di lavoro impossibili ad un padrone. Solo che il sistema mostra la corda : in questi ultimi venti anni il fenomeno delle nuove povertà ha azzerato il ceto medio e consegnato milioni di giovani al precariato ed alla disoccupazione, privando l’Italia dei migliori cervelli emigrati per poter lavorare. Non é criminalizzando i giovani delle periferie o emarginando ulteriormente i giovani immigrati di seconda generazione che un futuro governo - berlusconiano o bipartisan - può risolvere la situazione. L’unica strada sarebbe quella- costosa per la casta- di costruire un vero welfare che consenta alle donne di far ripartire la natalità-anche lavorando part-time senza pregiudizio per la carriera- facendo nascere i secondi o terzi figli, aiutare le donne immigrate ad inserirsi dando casa e lavoro a tutti e a tutte estendendo i diritti civili e sociali mettendo in pratica quelle parti della Costituzione che non sono mai state applicate. In Italia il dieci per cento delle famiglie possiedono il 45 per cento della ricchezza ma quelli non si toccano e pagano comunque delle tasse ridicole.

Le discussioni etiche partono dalla difesa universale del valore della vita ma non si concretizzano mai in misure reali. L’Italia grazie all’impegno delle organizzazioni pacifiste e a questo Governo ha fatto votare all’ONU la moratoria universale della pena di morte, una battaglia importante in cui si sono distinti sia i religiosi che i laici. E che ne dite di una campagna internazionale contro la vergogna degli aborti selettivi che uccidono milioni di femmine in Cina ed in India???. E siete sicuri che l’informazione data alla madre che deve scegliere se fare o no un aborto terapeutico sia equilibrata e scientifica ???O invece non ci sia una cultura laicista e materialista per cui siccome é sempre meglio non mettere al mondo un “infelice”vengono abortite persone che potrebbero invece condurre una vita quasi normale ma che sono un costo per lo stato ed un impegno per la famiglia ??E dove sta il confine tra lecito e illecito, chi lo stabilisce, la donna, il medico, lo stato???Se aspettassi un figlio down mai saprei se non nel corso degli anni come la trisomia incide sulla crescita del bambino. Dal punto di vista religioso l’Islam non ammette in via generale l’aborto terapeutico ma comunque in base a quali considerazioni la madre sceglie ??Sono domande di non facile soluzione anche con tutti gli aiuti tecnologici possibili. Situazioni che si risolvono solo con l’amore di tutti e la solidarietà di tutti verso i genitori e la famiglia che vengono messi a dura prova assieme al nascituro. Due valori etici universali che sembrano carenti nella società dell’apparenza del mercato e della disuguaglianza crescente. Dove la donna é sola soprattutto per colpa degli uomini, che in molti casi se ne vanno abbandonando la famiglia alle prime difficoltà. Ma la responsabilità paterna nella 194 é praticamente assente come se un figlio nascesse per partenogenesi.

Si parla tanto di etica e difesa della vita, si cominci dai senzatetto a cui garantire una casa dai senza lavoro a cui garantire un reddito, dal sostegno alle donne e ai bambini poveri agli ultimi, agli immigrati. Si cominci a prendersi cura anche spiritualmente delle persone, perché i poveri non sono animali a cui si dà da mangiare e da dormire e amen., non sono merce che si compera e si vende a qualsiasi prezzo, non sono pacchi postali che si inseriscono solo come lavoratori e non come persone con la loro umanità. Sono creature di Allah- o di Dio che é la stessa cosa- di un Creatori che ci ama tutti e che non fa distinzione di sesso etnia o condizione sociale Di un Misericordioso che ci ha messi al mondo per vivere sani o malati ricchi o poveri secondo un Disegno superiore che non abbiamo il diritto di sindacare. . Altrimenti si predica bene e si razzola male. Non si difendono i feti appoggiando le guerre.

C’é una vasta area di persone di buona volontà credenti e laici che si sono impegnati in questi anni per la pace schierandosi con i poveri e con gli ultimi, alcuni dei quali stanno nei partiti di sinistra tra i cattolici o i laici, nelle Ong nelle associazioni di volontariato a stretto contatto con la popolazione, un patrimonio importante di umanità e di valori che stenta ad essere capitalizzato politicamente. Penso al Ministro della Solidarietà Sociale Ferrero al quale é stato dato uno stanziamento triplo rispetto al Governo Berlusconi- 1500 milioni di euro per il contrasto della povertà-ma che doveva fare i conti con milioni di potenziali utenti senza poter gestire autonomamente il bilancio del dicastero. Il popolo della sinistra, i nuovi cittadini e anche noi come musulmani avevamo chiesto al Governo una serie di impegni che non sono stati mantenuti, non solo perché il Governo é durato poco ma per scarsa volontà politica di cambiamento. Mi dispiace per Giuliano Amato ma la riforma della cittadinanza é rimasta nel cassetto, la Bossi-Fini non é stata abrogata, la questione sicurezza non é stata risolta se non con la criminalizzazione dei poveri e dei senzatetto, che tra l’altro com’é prevedibile continuano a vivere nelle baracche se lo Stato non do loro alternative. Adesso c’é il boom dei poveri italiani degli ultracinquantenni che vanno a fondo per gli sfratti e cominciano ad arrivare famiglie italiane nelle occupazioni dove prima c’erano solo immigrati arrivati da poco. Davanti a questi fatti eclatanti nessuno nel Governo- tranne Ferrero e su alcuni temi la Bindi- ha preso posizione schierandosi (Rc il pdci ed i Verdi hanno denunciato alcune aberrazioni nella gestione della questione rom e nella politica dell’immigrazione ma con nessun esito) La questione della ricostruzione di un vero Welfare non é stata nemmeno sfiorata arrivando a posizioni quasi confindustriali di alcuni esponenti Ds.. . Se questo impegno fosse stato veramente e coraggiosamente sostenuto- ed imitato- sicuramente la sinistra non sarebbe arrivata con dieci punti di stacco negativo da Berlusconi.. Non solo ma tutte le altre forze politiche cercano di emarginare chi politicamente é stato vicino agli ultimi per spostare sul centro destra l’asse politico del Paese.

L’antipolitica si sostiene sulla non credibilità di chi parla a vanvera promette e non mantiene. Quotidianamente una parte di Paese sprofonda ma il primo piano della nave non se ne accorge, solo la terza classe comincia ad annaspare. Ma finché la televisione rifletterà un paese di gente in carriera lucida e confezionata come un pacchetto di caramelle il giorno di S. Valentino e finché il popolo continuerà a rispecchiarsi nelle veline e nei calciatori qui non cambierà niente se non in peggio. Altro che discussioni etiche. L’etica é diventata l’antitesi di una certa politica mazzettara e mafiosa qualunque sia il suo credo politico. Andatevi a risentire su internet l’ultima intervista al giudice Borsellino sul reale ruolo “istituzionale” della mafia che ormai conta assai più della Confindustria come potere occulto e rileggetevi il “piano di ricostruzione democratica “(sic) di Licio Gelli. Che sembra diventata una costituzione-ombra .

Salam

amina salina



Martedì, 26 febbraio 2008