La posta di fra’ Calvino
Sempre e comunque fare del bene a quelli che ti odiano?

Caro fra’ Calvino,
perdonare e far del bene è certamente in sintonia con il pensiero di Gesù. Ma talvolta ho sentito dire che bisogna stare a distanza di sicurezza dalle persone "tossiche", cioè quelle persone che ci intossicano trascinandoci verso un atteggiamento "assolutamente" negativo. Come si conciliano le due cose? Puoi spiegare meglio?




Cara Antonella e cari fratelli e sorelle nel Signore, pace e bene!

Se vogliamo semplificare al massimo, le persone le possiamo distinguere tra persone "nutrienti" e persone "tossiche". La persona nutriente è persona talmente ricca di vita, talmente ricca di bene che quando l’avvicini senti subito che trasmette il bene. Quante volte ci capita di incontrare una persona e, senza averla mai conosciuta, subito sentire una profonda sintonia? Anzi ci chiediamo: ma non ci siamo già conosciuti? In effetti salta fuori una profonda sintonia: sono persone nutrienti, cioè talmente ricche di bene, di bontà, persone talmente ricche di vita che la stessa vicinanza ci arricchisce: la loro vicinanza ci nutre. Gesù era pieno di questo: pensa! quando quella donna tocca Gesù, tutta la pienezza di vita di Gesù viene trasmessa alla donna che perciò viene liberata. Quindi Gesù, "il vivente", è ancora "il nutriente" e noi tutti siamo chiamati ad essere pieni di situazioni positive in modo da nutrire gli altri.
E tuttavia ci sono persone che invece sono tossiche. Accade che a causa delle ripetute scelte negative compiute nella loro vita, queste persone restano cariche di energie negative con le quali ti intossicano. Anche la loro sola vicinanza, talvolta, ti innervosisce. Anche se non l’hai vista mai prima, la persona "tossica" ti da fastidio: la sola sua presenza emana "sostanze tossiche" che ti intossicano e non sei tu il responsabile tant’è che con altre persone (mai conosciute prima) questo non ti capita e ci sentiamo, invece, in profonda sintonia.
Concludendo: noi, in base al comandamento di nostro Signore, dobbiamo amare tutti ma, pure, dobbiamo difenderci dalle persone tossiche: dobbiamo, certo, offrire anche a loro amore ma abbiamo il dovere sacrosanto di impedire che la loro tossicità si riversi su di noi e, peggio, sulle nostre famiglie! Guarda che è lo stesso Gesù a mettere in guardia: attenti, attenti a queste persone religiose, perché sembrano tanto "pie" e tanto "devote" ma in realtà intossicano le persone. Dice ancora Gesù: queste persone sono come "sepolcri imbiancati".
E una volta tanto chiariamo questa immagine del sepolcro imbiancato: ovviamente le tombe venivano messe fuori le mura della città. Anzi, quando la persona moriva, il corpo per un anno veniva posto dentro una grotta, ma dopo un anno le ossa venivano raccolte in una scatola e sotterrate nella campagna. Poi, per impedire che le persone le calpestassero (e questo non per rispetto al morto ma perché il luogo ove c’erano morti, diveniva impuro e rendeva impuri chi toccava sia pure con i piedi), ogni anno in occasione della pasqua, cioè finite le piogge invernali, veniva imbiancato sopra in modo da avvisare: attenzione non calpestare! qui c’è un cadavere ed il luogo è impuro.
Detto questo non ci resta che stare attenti! queste persone (i sepolcri imbiancati di evangelica memoria!) sembrano pie, sembrano religiose ma in realtà sono piene di impurità. La loro vicinanza (sembra il massimo dell’ironia!) non solo non ti santifica, ma ti rende impuro: quindi attenti alle persone tossiche, vanno amate ma con le distanze di sicurezza.

Vostro, nel Signore Gesù,





Venerdì, 27 giugno 2008