Donne, (il partito di) Italia, e (il partito ‘cattolico’ di) Dio
L’ORDINE SIMBOLICO DELLA MADRE….  HA ‘VINTO’.

Una ‘risposta’ a Lea Melandri


di Federico La Sala

Nel lodevole sforzo di cogliere “Le molteplici ragioni di una sconfitta”(Liberazione, 16.06.2005), Lea Melandri, ha scritto: “La complessità, la problematizzazione, il racconto e la riflessione sull’esperienza - là dove si mescolano fantasie e ragionamenti - sono da sempre ospiti indesiderati, per non dire nemici, della politica. Ma la semplificazione, la logica contrappositiva, non sono evidentemente più in grado di rispondere in modo convincente ai dubbi di una modernità che assiste giorno dopo giorno al veloce smantellamento dei confini noti, tra spazio pubblico e privato, reale e virtuale, valori e interessi, corpi e macchine, natura e artificio, tempo ed eternità. E’ più rassicurante credere di essere stati vinti da una Chiesa invasiva, sostenuta da alte cariche dello Stato obbedienti e genuflesse, piuttosto che ripercorrere la propria storia, riconoscerne limiti, mancanze, sordità, e provare nuove strade attraverso un’ampia, coraggiosa riflessione collettiva, che ridia parola a quel “popolo della sinistra” tanto invocato ma tenuto a debita distanza quando tenta di esprimere ciò che effettivamente gli passa nel cuore e nella testa”. Ha perfettamente ragione! 

E ha ancora ragione quando, poco oltre, ha dichiarato che “per decantare l’influenza e l’invasività della Chiesa occorrerebbe innanzitutto toglierle la forza dei suoi argomenti, visionaria, paranoica o reale che sia, non regalarle, come è accaduto finora, un patrimonio di esperienze, passioni, pensieri, comportamenti che riguardano la quotidianità e le relazioni più significative di ogni essere umano” e che, “per fare questo è necessario prioritariamente spostare lo sguardo su di sé […]”, ma poi, pur proseguendo nella direzione giusta (“quali voce di donne […] sono state ascoltate per questo referendum?”), Le è sfuggito (a mio parere e non a caso) un ‘luogo’ fondamentale – guardare, per così dire e proprio, in  ‘casa sua’ - nel campo delle donne e dello stesso femminismo italiano, di cui è stata ed è una grande protagonista. 

E’ certamente vero –  come ha sostenuto - che, “se c’è una speranza di rimontare la pesante sconfitta, non è certo nella rancorosa invettiva contro le gerarchie ecclesiastiche, e neppure nella difesa di una laicità astratta che invoca libertà e diritti - della scienza, della maternità -, che meriterebbero quanto meno di essere discussi”, ma è altrettanto vero (a mio parere)  che, se la Chiesa cattolico-romana ha vinto, è perché ha consapevolmente, e astutamente, condiviso (e non da oggi !!!) la ’follia’ di lunga durata (altro che patriarcato!!!) della maggioranza dei cittadini e delle cittadine della Repubblica italiana: “l’ordine simbolico della madre” o, detto diversamente – dal lato del figlio che risponde all’ordine della madre e si fa padre, l’ideologia edipica del “Totus Tuus” dei Figli di “mammasantissima” (dell’ordine religioso, ma anche dell’ordine laico), appunto!!!

La mia opinione è che, senza la lezione di Freud  (e di quella di Elvio Fachinelli, quella soprattutto di La mente estatica del 1989),  sono mancati gli stessi strumenti per vedere criticamente quanto c’era e c’è ancora nella società italiana – e nella sua metà del cielo, nel campo delle stesse donne. E, così (nonostante tutte le buone premesse e le migliori intenzioni), non solo Le è sfuggita la portata edipica della proposta e dell’operazione avviata da Luisa Muraro, proprio con “L’ordine simbolico della madre”(Editori Riuniti, 1991): dall’alleanza teorica con la chiesa cattolico-romana, all’accoglimento favorevole del documento di Ratzinger (“La Lettera sulla collaborazione dell’uomo e della donna”) e della stessa lezione di Papa Benedetto XVI “contro il relativismo”, ma anche e soprattutto il motivo per cui la gerarchia della Chiesa (con il Papa in testa)  ha potuto ‘giocarci’ e ha ‘vinto’, e la società e la cultura italiana tutta (e non solo quella di “sinistra”) ha perso una grande opportunità, per maturare e crescere ….  e non distruggersi e farsi distruggere dalla logica, dalla politica, dall’economia, e dalla religione dei figli-padri e delle figlie-madri di “mammasantissima”. Non avendo capito la portata epocale e non edipica del messaggio eu-angelico -  ogni ‘cristiano’ e ogni ‘cristiana’ è figlio e figlia dell’Amore sia di ‘Maria’ sia di ‘Giuseppe’ !!!, non possiamo non ritornare sempre e di nuovo a Tebe – nella città della peste e della morte… e, peggio ancora, ad Auschwitz !!! La giornata della memoria è per ricordare – per tutti i cittadin! i e tutt e le cittadine della Repubblica italiana, e non solo per i cittadini e le cittadine di religione ebraica. La sconfitta referendaria sulle questioni legate alla fecondazione non è nata ora e non  sarà senza conseguenze –  la dittatura interna della maggioranza del partito – Italia e la dittatura esterna del partito -‘cattolico’ della Chiesa aumenterà sempre di più, sino alla ‘vittoria’ finale! Del resto, non solo la nostra bandiera e il nome Italia, ma la nostra stessa Costituzione (oltre che la nostra stessa Magistratura, e la nostra stessa Scuola – per le nuove generazioni !!!) è già carta straccia. O no? Cerchiamo di aprire gli occhi…. Non è mai troppo tardi !!!



Lunedì, 04 luglio 2005