MESSAGGIO EVANGELICO E STORIA. PER BENEDETTO XVI E' COME SE NON SOLO LA PRIMA E LA SECONDA GUERRA MONDIALE MA ANCHE, E IN PARTICOLAR MODO, AUSCHWITZ NON FOSSERO MAI ACCADUTI. Continua a negare la realtŕ (e la filologia) e a "concedere a Hitler delle vittorie postume" (Emil L. Fackenheim)!!!
PER HANS KUNG E BENEDETTO XVI, UN 'RICORDO' DELLA LEZIONE DI SIGMUND FREUD. IL CELIBATO DEI PRETI E' UN "ANACRONISMO" (COME RIPETE "LE MONDE"), MA E' IL PILASTRO STESSO DELLA PRE-EVANGELICA ED EDIPICA "SACRA FAMIGLIA" VATICANA, DELL'ORDINE SIMBOLICO DI "MAMMASANTISSIMA" E DI "MAMMONA"!!!

Una cascata di scandali pedofili in Europa (...) Tuttavia, il papa non intende cedere all’ingiunzione del suo ex condiscepolo Hans Küng che, su Le Monde del 5 marzo, reclamava “l’abrogazione della regola del celibato, radice di tutti i mali”.


di Federico La Sala

LA "SACRA FAMIGLIA" DELLA GERARCHIA CATTOLICO-ROMANA E’ ZOPPA E CIECA!!!

IL FIGLIO HA PRESO IL POSTO DEL PADRE DI GESU’ E DEL "PADRE NOSTRO".... E CONTINUA A "GIRARE" IL SUO FILM PREFERITO, "IL PADRINO". E’ ORA DI RESTITUIRE "L’ANELLO DEL PESCATORE" A GIUSEPPE, E AMARE MARIA - E NON GIOCASTA!!! 

  LA CHIESA E IL VERGOGNOSO SILENZIO SULLA PEDOFILIA DELLA GERARCHIA VATICANA. Il tradimento strutturale della fiducia. Una nota sul numero 3 (2004) della rivista "CONCILIUM" 
  Un GRANDE concilio, in terra!, tra tutti gli uomini e tutte le donne di buona volontà di tutta la Terra, come quello immaginato IN CIELO nel Quattrocento da Nicola Cusano, "per placare la follia dell’ira e di aiutare la verità a manifestarsi" (...)

 

PER UNA SVOLTA ANTROPOLOGICO-TEOLOGICA... 
 ALLE RADICI DELLA BELLICOSA POLITICA DEL VATICANO. LA GUERRA NELLA TESTA DELLA GERARCHIA DELLA CHIESA CATTOLICO-ROMANA E L’INDICAZIONE ’DIMENTICATA’ DI GIOVANNI PAOLO II
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LA STATUA DELLA LIBERTA’ DEGLI U.S.A. - CON LA SPADA SGUAINATA: "GUAI AI VINTI"!!! "IN GOD WE TRUST": TUTTO A CARO-PREZZO ("DEUS CARITAS EST")!!! LA LEZIONE DI FRANZ KAFKA, IL MAESTRO DELLA LEGGE.

 EMIL FACKENHEIM, TIQQUN.RIPARARE IL MONDO

CHI SIAMO NOI IN REALTA’? Relazioni chiasmatiche e civiltà. Lettera da ‘Johannesburg’ a Primo Moroni (in memoriam)

DAL DISAGIO ALLA CRISI DI CIVILTA’: FINE DEL "ROMANZO" EDIPICO DELLA CULTURA CATTOLICO-ROMANA.

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Anacronismo

editoriale di "Le Monde” (14 marzo 2010 - traduzione: www.finesettimana.org)

Una cascata di scandali pedofili in Europa - con la rivelazione di abusi sessuali su minori risalenti agli anni 1980-1970 e perfino 1960 - scuote la Chiesa cattolica. Dopo l’Austria, i Paesi Bassi, e prima gli Stati Uniti e l’Irlanda, questi casi riguardano ora la patria di papa Benedetto XVI. In Francia, il fenomeno è ben lungi dall’avere la stessa ampiezza, dato che solo una decina di religiosi sono perseguiti per questi abusi. Deciso a fare piena luce su questi scandali, Benedetto XVI ha reagito con fermezza, e diversi vescovi hanno espresso delle scuse. Tuttavia, il papa non intende cedere all’ingiunzione del suo ex condiscepolo Hans Küng che, su Le Monde * del 5 marzo, reclamava “l’abrogazione della regola del celibato, radice di tutti i mali”.Tra le religioni monoteiste, la Chiesa cattolica romana è la sola ad essere fedele a questa disciplina imposta a partire dal Concilio del Laterano, nel 1123. Venerdì 12 marzo, Benedetto XVI ha riaffermato il carattere “sacro” del celibato dei preti, “un’espressione del dono di sé a Dio e agli altri”. Fin dalla sua elezione nel 2005, vi vedeva “una conferma particolare allo stile di vita di Cristo stesso”.

Nessuno pensa, nemmeno Küng, che l’abrogazione del celibato sia un rimedio miracoloso contro la pedofilia. Nella grande maggioranza dei casi, questi abusi sessuali hanno luogo all’interno della cerchia familiare o in scuole o associazioni assolutamente laiche. Ma non si sono mai rilevati fenomeni di tale ampiezza nelle religioni in cui i pastori sono sposati. La Chiesa cattolica dovrebbe rivedere la sua visione della sessualità, invece di favorire l’immaturità sessuale dei suoi chierici.

Il dibattito sul celibato dei preti è legittimamente rilanciato. In Austria, l’arcivescovo di Salisburgo, mons. Alois Kothgasser, ha dichiarato, il 12 marzo, che “la Chiesa deve chiedersi se può mantenere questo modo di vita o che cosa vi deve cambiare”. Nel 2008, il capo della Chiesa tedesca, mons. Robert Zollitsch, aveva assicurato che “il rapporto tra presbiterato e celibato non è un imperativo teologico”.

Non ci si può aspettare alcuna evoluzione da parte di Benedetto XVI, che ha già chiuso la porta all’ordinazione di uomini sposati. In Francia, la metà dei 161 preti che hanno lasciato la Chiesa tra il 1996 e il 2005 hanno scelto un legame etero o omosessuale. Il celibato è una delle cause della penuria di vocazioni - anche se scarsità di vocazioni c’è anche per pastori e rabbini, che possono sposarsi. La Chiesa non è fuori dal mondo. Se vuole sposare l’umanità del suo tempo, sarebbe ben ispirata nel metter fine a questo anacronismo.

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LA CHIESA, IL CELIBATO DEI PRETI (UN "CHARISMA", NON UNA LEGGE!!!), E LA PEDOFILIA. Un intervento di Hans Kung, su "Le Monde"

 

 

 



Domenica 14 Marzo,2010 Ore: 14:35