L'ITALIA E IL PARTITO "FORZA ITALIA": ABUSO ISTITUZIONALE DEL NOME "ITALIA" DA PARTE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO E CONCORRENZA SLEALE NEI CONFRONTI DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA (1994-2009).
L'AVVOCATO DI BERLUSCONI COSTRINGE SANSONETTI A CAMBIARE NOME ALLA TESTATA DEL SUO GIORNALE, MA QUANDO LA CORTE COSTITUZIONALE COSTRINGERA' BERLUSCONI A CAMBIARE NOME AL SUO PARTITO PER "CONCORRENZA SLEALE" AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ?!!

Il Tribunale di Roma ha deciso che l’Altro deve cambiare nome perchè rischia di confondersi con la testata l’Altro quotidiano (...) essi sono sottoposti a una penale di 5000,00 euro per ciascuna violazione e inosservanza del provvedimento (...)


a cura di Federico La Sala

Sansonetti deve cambiare testata

Il Tribunale di Roma ha deciso che l’Altro deve cambiare nome perchè rischia di confondersi con la testata l’Altro quotidiano *

Piero Sansonetti e l’editrice Big (Broadcasting Innovation Group) non potranno continuare a pubblicare il giornale l’Altro: dovranno cambiare con decorrenza immediata la testata.

Questa la decisione della 9° sezione del Tribunale di Roma, con provvedimento d’urgenza adottato dal giudice Marzia Cruciani nella causa civile promossa dalla Gecem (Gestione cooperativa editoria multimediale) editrice de l’Altro quotidiano - con diffusione cartacea e via internet: www.altroquotidiano.it - e dal direttore responsabile Ennio Simeone.

Il giudice ha accolto in pieno la tesi sostenuta dai legali della Gecem, il professor Romano Vaccarella e l’avvocato Fabio Lepri, che avevano argomentato ampiamente il pericolo di confondibilità tra le due testate creato dalla denominazione scelta - successivamente alla registrazione di quella della Gecem - da Sansonetti e dalla Big e la sussistenza di violazione del diritto d’autore e concorrenza sleale nel comportamento dell’editrice e del direttore responsabile de l’Altro, che reca sotto la testata la scritta "la sinistra quotidiana".

Pertanto, oltre ad attenersi alla inibizione dell’uso della testata, essi sono sottoposti a una penale di 5000,00 euro per ciascuna violazione e inosservanza del provvedimento e incorreranno in una ulteriore penale di 500,00 euro al giorno per l’eventuale ritardo nell’esecuzione dello stesso.

La decisione del Tribunale dovrà essere pubblicata a loro spese sui quotidiani Corriere della Sera e l’Unità. La controversia si era aperta in aprile, allorché da Sansonetti venne dato l’annuncio in tv di avere in programma la pubblicazione di un nuovo quotidiano con la testata l’Altro, la stessa, cioè, che la cooperativa di giornalisti e Simeone avevano registrato nel settembre del 2008 e di cui avevano pubblicato un numero in marzo.

Benché preventivamente avvertito, Sansonetti e la sua società editrice avevano ignorato anche una diffida ricevuta per vie legali dal professor Vaccarella e dall’avvocato Lepri, e il 12 maggio avevano dato il via alla pubblicazione de l’Altro con relativo sito internet.

Di qui l’inevitabilità della azione legale da parte della Gecem, che ha comportato un giudizio con tre udienze, l’ultima delle quali il 23 settembre. Sansonetti uscirà domani per l’ultima volta con la testata l’Altro.

* Affari italiani, Venerdí 16.10.2009 20:10


Sul caso Berlusconi e sulla sua "concorrenza sleale" al Presidente della Repubblica (1994-2009), in rete, si cfr.:

  STORIA D’ITALIA, 1994-2009: LA LUNGA OFFESA E LA DEVASTANTE OFFENSIVA DEL CAVALIERE DI "FORZA ITALIA" CONTRO L’ITALIA. 
  ABUSO ISTITUZIONALE DEL NOME "ITALIA" DA PARTE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

  UN’ITALIA CON "DUE PRESIDENTI" DELLA REPUBBLICA (IN "COABITAZIONE"?) CHE GUIDANO L’ITALIA?!

  A FUTURA MEMORIA. APPROVATO IL "LODO ALFANO". L’IMMUNITA’ AD PERSONAM SALVA IL PRESIDENTE DI "FORZA ITALIA" DA TUTTO, MA NON DALL’IMMANE VERGOGNOSO REATO DELL’AVER RUBATO ALL’INTERO POPOLO ITALIANO LA PAROLA ***ITALIA*** E AVERNE FATTO IL NOME DEL SUO *PARTITO* E DELLA SUA *AZIENDA*

  CARLO GALLI NON HA ANCORA CAPITO CHE, NEL 1994, CON IL PARTITO "FORZA ITALIA", E’ NATO ANCHE IL "NUOVO" PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA.


L’avvocato di Berlusconi ci costringe a cambiare nome *

gli ALTRI

Dobbiamo cambiar nome. Lo ha deciso il tribunale, e i tribunali in Italia contano parecchio. Su richiesta dell’avvocato Vaccarella, cioè dell’avvocato di Berlusconi, che assiste un gruppo di persone che cura un giornale online che si chiama "L’altro quotidiano". Nome diverso dal nostro. E, soprattutto, non va in edicola. Dunque confondibilità zero. Per noi è una mazzata. La decisione del giudice mette in discussione la nostra esistenza. E’ un attacco alla libertà di stampa? Chissà. Noi cercheremo di non farci ammazzare, col vostro aiuto.

* l’Altro online, 17.10.2009.



Sabato 17 Ottobre,2009 Ore: 15:15