Documento di "Noi Siamo Chiesa" a quarant’anni dalla Humanae Vitae

di Noi Siamo Chiesa

Movimiento internacional
Somos Iglesia
Movimento Internacional
Nós somos Igreja

Movimento Internazionale
Noi siamo Chiesa

Mouvement international
Nous sommes Eglise

Internationale Bewegung
Wir sind Kirche

Communiqué
21 juillet 2008

International Movement
We are Church

Présidence 2008

Raquel Mallavibarrena
Penuelas 17
28005 Madrid
SPAGNE
Tel.: +34-649332654
rmallavi@mat.ucm.es
www.we-are-church.org


Roma/Lisbona/Madrid/Berlino/Parigi/Vienna 21 luglio 2008

COMUNICATO STAMPA

A 40 anni dall’enciclica "Humanae vitae"- 25 luglio 1968

"We Are Church" ("Noi Siamo Chiesa") invita ad una morale sessuale che guarda al futuro e fondata sull’etica della responsabilità

"Nei confronti della sessualità umana la Chiesa cattolica romana necessita urgentemente di un nuovo atteggiamento, che sia lontano dalla paura e che sia fondato sull’amore, perché la sessualità è portatrice di energia vitale per ogni essere umano creato da Dio e da lui amato" : questo è quanto sostiene il Movimento Internazionale "We Are Church" (IMWAC), commentando il quarantesimo anniversario dell’enciclica "Humanae Vitae" che fu firmata il 25 luglio 1968.

"Il magistero della Chiesa non dovrebbe arroccarsi più a lungo dietro mura vecchie di secoli. Inoltre esso non dovrebbe ancora ignorare le più consolidate conoscenze delle scienze umane sulla sessualità e sull’etica in materia sessuale" afferma We Are Church ("Noi Siamo Chiesa").

Lo scopo di questa enciclica era quello di valorizzare l’amore coniugale e di proporre una sessualità che andasse al di là del solo scopo di trasmettere la vita. Questo scopo fu però scarsamente capito dal popolo di Dio e il movimento dei cattolici per la riforma della Chiesa deplora questa incomprensione : in effetti troppo dominante fu il messaggio principale dell’enciclica secondo cui "il concepimento può essere impedito solo ricorrendo a metodi -naturali-". Questo messaggio è appena stato confermato da Benedetto XVI, senza "se" e senza "ma".

Parlando dell’Humanae Vitae non si può dimenticare che la maggioranza della Commissione, costituita nel 1962 da Giovanni XXIII ed allargata da Paolo VI, aveva votato per una paternità responsabile senza mettere al bando alcun metodo di contraccezione. Fu Paolo VI che non seguì l’orientamento fortemente maggioritario della Commissione ma decise che la posizione minoritaria diventasse la dottrina ufficiale della Chiesa. Questa decisione ha avuto gravi conseguenze : non ci fu né comprensione né concreta accettazione dell’enciclica: E così la Chiesa cattolica ha perso in gran parte competenza e credibilità in materia di sessualità umana e di vita sessuale. L’enciclica ha diviso la Chiesa, anche nei suoi vertici, ha sconfessato i più importanti teologi cattolici, è stata la causa di sofferti problemi di coscienza. E’ inevitabile che in futuro la Chiesa dovrà pentirsi di questa sua linea di oggi.

Per fondare un’etica sessuale per il futuro, fondata sulla responsabilità, ci vogliono studi, analisi e riflessioni a tutto campo su come cambia la società, senza pronunciare condanne. Questo è il punto di vista di "We Are Church". Il rinnovamento dell’etica sessuale cristiana per avere successo dovrebbe andare in questa direzione :

1) E’ essenziale accettare le più recenti conoscenze scientifiche per quanto riguarda la sessualità umana, ed anche l’omosessualità, ed andare oltre le precedenti insufficienti convinzioni causate dall’ignoranza.

2) Bisogna prendere in considerazione la condizione delle donne, degli uomini e delle famiglie che sono cambiate per le modifiche prodotte dalla situazione sociale e politica e dall’evoluzione della tecnica.

3) Molte Conferenze episcopali hanno scritto documenti che ben interpretano la dottrina tradizionale sul ruolo prioritario della coscienza. Queste loro argomentazioni sono fondate e non possono essere ignorate.

4) Il problema dell’AIDS, sconosciuto quando l’enciclica fu emanata, ma non ora, pone una questione urgente; ugualmente si deve dire per la rapida crescita della popolazione nel mondo. A questi problemi devono essere date risposte diverse rispetto a quelle fondate sul categorico divieto del preservativo o sul semplice invito all’astinenza.

5) Poiché tutte le religioni hanno sempre affermato il valore della difesa della vita e della sua trasmissione bisogna pensare a un percorso che coinvolga tutte le confessioni e tutte le religioni per formulare delle linee di etica sessuale che siano generalmente accettate ed applicate.

Un approccio positivo alla sessualità è uno dei cinque punti dell’Appello dal popolo di Dio di "We Are Church" che fu firmato da più di due milioni e trecentomila persone solo in Austria ed in Germania e che fu alla base della fondazione dell’International Movement We Are Church (IMWAC).

Trad. Vittorio Bellavite

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Giovedì, 24 luglio 2008