Da Welby a Eluana

di Rosario Amico Roxas

Eluana, Consulta boccia ricorsi Camera e Senato

Ci sono stati due casi che hanno scosso e scuotono le coscienze: il caso Welby e, adesso il caso Eluana.
Tutt’e due casi pietosissimi, ma molto diversi.
Welby era condannato a vivere perchè una macchina era stata sostituita alle sue capacità biologiche; quella macchina rappresentava un accanimento terapeutico, come un condanna a vivere. Welby ha chiesto di sospendere quell’accanimento e far si he la natura facesse il suo corso.
Sappiamo come è andata a finire; e non mi arrenderà mai dal condannare la sciagurata scelta dei vertici del Vaticano, di sbarrare la porta della Chiesa di San Giovanni Bosco davanti alla salma di Welby, come se quella Chiesa fosse casa loro e non la casa di Dio, negando ciò che Cristo non avrebbe negato a nessuno: la carità cristiana. Cristo era fuori da quella Chiesa, che dovrebbe essere riconsacrata, dopo aver mortificato così platealmente i principi più sacri del cristianesimo.
Dio ha accolto l’anima di Welby perchè nella Sua immensa misericordia ha capito il dramma dell’uomo; perchè capire non vuol dire condividere, ma accettare con amore, quell’amore che solo Dio sa elargire, ..e...che move il sole e l’altre stelle.
Il caso di Eluana è diverso; non c’è nessuna macchina che si è sostituita alle sue funzioni vitali; dorme, si svegli, mormora gutturalmente, segue i bioritmi come tutti e come tutti ha le sue funzioni fisiologiche.
Vive una vita vegetale ? Forse, non possiamo saperlo, perchè conosciamo appena il 5% del potenziale del corpo umano.
Per interrompere la sua vita bisognerebbe negarle il cibo e l’acqua e farla morire di fame e di sete, disidratata e con i villi gastrici in atrofia; una morte orribile.
Pur nella pienezza della comprensione della tragedia della ragazza, non mi sentirei di accettare che fosse messa a morte per inedia; Dio compenserà le sue pene, perchè nella sofferenza c’è la forza salvifica.
Mi perdonino quanti non la pensano così, ma non c’è un ragionamento dietro le mie convinzioni, ma solo un moto della coscienza, non saprei assolutamente andare oltre il moto della coscienza e supplicare Dio di avere pietà.

Rosario Amico Roxas



Giovedì, 09 ottobre 2008