Rassegna stampa del 29-6-2008

di José F. Padova

Per non dimenticare che l’ombelico del mondo non siamo noi, pur con tutti i problemi che ci trasciniamo.
L’articolo sull’ "operazione miniere" in Africa da parte della Banca Europei d’Investimenti (BEI) descrive il comportamento colonialista di questa "nostra" (?) istituzione durante troppi anni, ma lascia intravvedere una speranza di rinsavimento. Non si sa mai.... Il merito andrebbe alle organizzazioni che si sono battute per ottenerlo, in primis Les amis de la terre, Secours catholique, Reseau mondial Caritas.
Per informazioni più dettagliate, Paese per Paese, vedere (a me si apre soltanto con Internet Explorer e non con Firefox):
http://www.amisdelaterre.org/IMG/pdf/Banque_europeenne_d_investissement_-_six_ans_de_financement_du_pillage_minier_en_Afrique.pdf
(Significativi i dati per lo Zambia: su 12 progetti, 9 riguardano l’attività mineraria e superano l’ 81% del totale investito. Si tratta di rame, il cui prezzo è andato alle stelle. Chi ci guadagna? Lo Zambia?)

Les amis de la terre
Secours Catholique, Reseau mondial Caritas
( http://www.amisdelaterre.org/Banque-europeenne-d-investissement,3920.html )
Come la Banca dell’Unione Europea finanzia il saccheggio del Sud
La maledizione delle risorse
L’industria mineraria è una delle più distruttive al mondo. Le miniere a cielo aperto devastano gli ecosistemi e le condizioni di vita delle comunità che ne dipendono. All’inizio la zona del giacimento viene interamente dissodata, poi quantità inaudite di materiali e di terra sono spostate per estrarre i metalli cercati. I terreni e le acque sono inquinati dai prodotti chimici utilizzati per estrarre i metalli (acido solforico, cianuro, ecc.) e dalle emanazioni tossiche liberate durante l’estrazione. Lo sfruttamento minerario consuma quantità immense di acqua, a detrimento degli altri usi, in particolare dell’agricoltura alimentare.
Lo sfruttamento di una miniera richiederà enormi quantità d’energia, proveniente da risorse fossili, che aggravano il cambiamento climatico, o da grandi bacini chiusi da dighe di sbarramento, noti per provocare ingenti sconvolgimenti ambientali e sociali.
L’apertura di una miniera comporta anche molteplici problemi sociali: spostamenti forzosi della popolazione, corruzione, conflitti per il controllo delle risorse, disoccupazione, prostituzione e diffusione dell’AIDS causata dal massiccio arrivo di lavoratori immigranti… Si parla di «maledizione delle risorse»: i Paesi che ........

J.F.Padova



Domenica, 29 giugno 2008