Stampa estera
Rassegna di lunedì 21 gennaio 2008

di José F. Padova

Anche se le cronache quotidiane ci trascinano inevitabilmente nelle ridicole (e tragiche) beghe cui si riduce ormai la nostra politica (?) di casa, possiamo ogni tanto dare uno sguardo fuori dal cortile. Questo si propongono l’autore dell’articolo e chi lo ha tradotto per i soliti, pazienti lettori.
A Lisbona, dietro le spalle dei popoli
Resurrezione della «Costituzione» europea
Le Monde Diplomatique, dicembre 2007
L’Europa e la partecipazione popolare non sono mai andate d’accordo. Optando per la ratifica parlamentare di un Trattato praticamente identico a quello che era stato respinto col referendum nel 2005, Nikolas Sarkozy allarga la frattura fra i cittadini e l’apparato istituzionale dell’Unione Europea. Un apparato che in tempo reale produce politiche neoliberiste che i governi sono troppo felici di imputare a un’ «Europa» della quale in questo modo essi stanno minando la legittimità.
di Bernard Cassen (traduzione dal francese di José F. Padova)
 La firma, il 13 dicembre 2007, del Trattato di Lisbona da parte dei governi dei ventisette Stati membri dell’Unione Europea mette fine al periodo detto, eufemisticamente, «di riflessione», che aveva fatto seguito alla bocciatura del Trattato costituzionale europeo (TCE) da parte dei referendum francese e olandese della primavera 2005. ristrutturando le sovrastrutture istituzionali dell’Unione esso rafforza la sua natura sostanzialmente neoliberista ed è stato calibrato per premunirsi, nel gergo di Bruxelles, contro ogni «incidente» di ratificazione (e ciò spiega quanto precede). Traduzione: esso non deve essere sottoposto al giudizio dei popoli, ai quali non si sarà mai comunicato così .....

J.F.Padova



Martedì, 22 gennaio 2008