Manina (http://www.bambinidimanina.org/Main/main.html ) è lesatto contrario di come i Nostri (purtroppo) Governanti (si fa per dire) vorrebbero fossero i loro sudditi. A Nosy Be, in Madagascar, Paese abitato da extracomunitari, Manina fa studiare migliaia di bambini! Extracomunitari anche loro! Per ora a quei bambini non hanno ancora preso le impronte digitali. Sono più fortunati dei nostri rom. E poi, in Madagascar, le Forze dellOrdine non hanno perpetrato un Genova G8. Noi, si sa, siamo più bravi.
Cari tutti, vi inoltro un articolo che ha scritto Luca Trinchieri, che è giornalista. Larticolo è stato pubblicato su Liberazione , in terza pagina. E un fatto che ha vissuto in prima persona venerdì sera; quello che vi chiedo è di inoltrarlo a tutti i contatti che avete nella mailing list, così almeno il passaparola può, se non risolvere qualcosa, almeno far riflettere. Grazie per la cortesia, Manina
Roma - C´è pure la televisione, per raccontare come la gioventù romana si diverte a Trastevere il venerdì sera. L´ora dell´aperitivo. Le vie attorno a piazza Trilussa gremite di persone. Cinque o sei bancarelle di venditori ambulanti. Un ragazzo ha appena regalato un paio di orecchini alla sua fidanzata. Le sirene della polizia colgono tutti di sorpresa. Non è un semplice controllo: tre macchine e una camionetta vuota che ha tutta l´impressione di dover essere riempita. È la prima operazione contro i venditori ambulanti dopo l´entrata in vigore del decreto sicurezza, che amplia i poteri per i sindaci in materia di ordine pubblico. Mi fermo ad osservare, come molti altri. Non è curiosità, la mia. È un istinto di controllo. I poliziotti iniziano a sbaraccare i banchetti. Via la merce, raccolta sommariamente nei lenzuoli su cui era disposta. Un agente tiene un indiano stretto per il braccio, mentre dal suo viso trapela tutto, la paura, la rassegnazione, fuorché .........
Sul "Guardian" di ieri è uscito un articolo sul processo G8 : "The bloody battle of Genoa". Mi scuso per farne mancare la traduzione, ma molti linglese lo sanno bene. E lo parla, e lo legge, il mondo intero. Poi abbiamo il coraggio di andare allestero e dire di essere italiani... http://www.guardian.co.uk/world/2008/jul/17/italy.g8/print
Domenica, 20 luglio 2008
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