Stampa estera
Rassegna stampa del 15 gennaio 2008

di Josè F. Padova

Non tutti i Bush vengono per nuocere, viene da pensare. Infatti ciò che era inimmaginabile una decina d’anni fa sta iniziando a realizzarsi, per merito (eh, sì!) del Peggior Presidente USA Mai Visto. Certo, i nordamericani non sono gente da lasciarsi sfuggire di mano un intero continente, "cosa loro" da più di un secolo, e cercano di aggirare e soffocare chi ha alzato la testa. Intanto si può fare il tifo: si tratta soltanto di scegliere per chi.
Il «cortile di casa» si emancipa
Washington ha perduto l’America Latina?

di Jeanette Habel, universitaria, Istituto di alti studi sull’America latina, Parigi.
Le Monde Diplomatique, dicembre 2007 (traduzione dal francese di José F. Padova)
Perché l’ambasciata americana a Caracas ha aperto una serie di «consolati satelliti» in cinque Stati venezuelani produttori d’idrocarburi? Perché il Pentagono tenta di riattivare l’aeroporto militare Mariscal Estigarribia, nel Chaco paraguayano, a qualche decina di minuti di volo dalla Bolivia? Dalla fine degli anni ’90 in America latina Washington è presa a spintoni. Il progetto di grande mercato dall’Alaska alla Terra del Fuoco, la Zona di Libero scambio delle Americhe, non ha avuto successo. In sua vece sono arrivati governi di sinistra, moderati o radicali, una alleanza energetica Venezuela-Bolivia-Argentina, una Banca del Sud che tiene in scacco il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale, l’Alternativa bolivariana delle Americhe (Bolivie, Cuba, Nicaragua, Venezuela), l’abbozzo di un «socialismo del XXI secolo» a Caracas, La Paz e Quito… Washington tenta di arginare questa emancipazione promovendo numerosi Trattati di Libero commercio, legittimando un «diritto di ingerenza democratica» e rafforzando la cooperazione militare nel nome della guerra ........

J.F.Padova



Martedì, 15 gennaio 2008