Rassegna stampa 13 novembre 2008

di José F. Padova

215 anni fa, il 3 novembre, lasciava la vita sotto la lama della ghigliottina Marie Gouze, nota come Olympe de Gouges. Il nostro è tempo povero di spiriti coerenti, fermi nelle loro convinzioni fino a pagarle con la vita. Chi leggerà questo articolo (e un approfondimento che spero di spedire fra non molto) potrà fare (amare) riflessioni, o divertirsi pensando al Berlusca che va al patibolo per difendere..... Mediaset!

Le Monde Diplomatique - Novembre 2008
Olympe de Gouges, una donna del XXI secolo

Drammaturga e libellista, ghigliottinata per aver denunciato le derive della Rivoluzione, Olympe de Gouges (1748-1793) fu fra i primi che reclamavano l’uguaglianza dei diritti per tutti i discriminati e gli sfruttati, come le donne e i Neri.
Con la coerenza della sua riflessione e il suo inflessibile senso della giustizia si ostinò a scuotere una società che l’avrebbe preferita «ciò che la natura voleva ch’ella fosse».
Storici e femministe si sforzano oggi di ripristinare la figura dimenticata di questa donna in anticipo sul suo tempo - e forse perfino sul nostro.

Controcorrente .......

Nel 60° anniversario della Dichiarazione dei diritti dell’uomo ho ricevuto da don Aldo Antonelli (e ritrasmetto) questo articolo. Un ampio commento alla Dichiarazione si troverà nel Numero speciale di novembre della rivista "Missioni Consolata".

Diritti umani nel 60° della “Dichiarazione”
Di don Aldo Antonelli (12 novembre 2008)
A Bruxelles, una maggioranza di 369 voti (tutti i parlamentari conservatori, più i cosiddetti “liberali” e qualcosa di più di una trentina di socialisti) ha votato a favore della direttiva sui “procedimenti e norme comuni negli Stati membri per il ritorno dei cittadini di Paesi terzi che si trovano illegalmente nel loro territorio”, nota popolarmente come “Direttiva della vergogna”, perché comporta la rinuncia ai valori che la Vecchia Europa si vanta di difendere.
Argenpress, un’agenzia di stampa argentina, il 27 giungo 2008, ha pubblicato un articolo di Carlos Iaquinandi Castro in cui si stigmatizza il fatto con questi termini: «Ci troviamo indubbiamente di fronte ad una direttiva che viola la dignità e i diritti fondamentali delle persone straniere che, con il pretesto di regolare i flussi migratori, stabilisce norme che sono politicamente, socialmente ed eticamente discutibili; a una direttiva che delibera soprattutto misure di polizia e che promuove i Centri di Internamento di Stranieri, paragonabili a un limbo carcerario, specie di Guantanamo Europee». E continua: «E non è sufficiente il marchio di “immigrato”. La direttiva europea tenta di costruire una nuova categoria di esseri umani: gli “illegali” o .......

JFPadova



Giovedì, 13 novembre 2008