Stampa estera
Rassegna stampa 7 gennaio 2008

di J.F.Padova

L’articolo che segue è stato pubblicato in giugno dello scorso anno e aiuta a constatare come la abulia delle Cancellerie europee sia profonda e diffusa. Non è detto che non sia voluta... ma, in questo caso, la scelta è saggia?
Per una comprensione non convenzionale delle cosiddette "guerre etniche" (non soltanto nei Balcani e in Kosovo) è molto utile il volumetto di Paolo Rumiz "Maschere per un massacro", Editori Riuniti.

Il texano maestro del coro [maître-chanteur significa anche: ricattatore]
Il presidente americano Bush vuole aprire nei Balcani il primo fronte della nuova guerra fredda – gli Europei devono decidersi
di Jürgen Elsässer, Berlino (traduzione dal francese di José F. Padova), 30 giugno 2007

http://www.horizons-et-debats.ch/index.php?id=230
«Da dove vengono questi Albanesi?» chiese Otto von Bismarck, il primo Cancelliere tedesco, durante la Conferenza sui Balcani nel 1878 a Berlino. «Siamo una piccola mosca che farà venire il mal di stomaco al mondo intero» rispose il diplomatico turco-albanese Abdullah Fraseri. Come si sa, i fatti non si sono svolti esattamente così, ma in maniera simile: non gli Albanesi, ma una vicina [ex] provincia dell’Impero ottomano fu all’origine dello scoppio della Prima guerra mondiale. Nel 1878 la Germania e le altre Grandi Potenze avevano trovato una formula di compromesso che stabiliva un nuovo ordine nella parte sud dell’Europa orientale: la Bosnia doveva restare giuridicamente turca ma essere in pratica amministrata dagli Austriaci. Nel 1908 Vienna ruppe questo contratto e annesse la provincia anche sotto l’aspetto giuridico. Per vendetta l’erede al ......

J.F.Padova



Lunedì, 07 gennaio 2008