Benedetto XVI: «Il Papa durante la guerra non ha risparmiato “nessuno sforzo” per salvare gli Ebrei dai Nazisti»

di Richard Owen (Times OnLine, 19/09/2008)
(traduzione di Anna Damasco)

Pio XII sembra essere a un passo dalla santità a giudicare da come il Papa sottolinea la necessità di rivalutarne gli sforzi fatti in guerra


Link Testo originale : http://www.timesonline.co.uk/tol/comment/faith/article4786966.ece.
Ttraduzione di Anna Damasco

Papa Pio XII sembra quasi sulla via della santità, dopo che Papa Benedetto XVI ha affermato che il pontefice, nei controversi tempi di guerra, non ha "risparmiato nessuno sforzo" per salvare gli Ebrei dai Nazisti. Pio XII (Papa dal 1939 al 1958) è accusato dalla critica di essere rimasto in silenzio durante l’olocausto a causa delle simpatie filo-tedesche acquisite durante il suo soggiorno come Nunzio Apostolico a Berlino, e in seguito come Segretario di Stato del Vaticano, prima di essere eletto Papa.

Ad ogni modo, Papa Benedetto ha detto a Pave the Way, un gruppo interreligioso con sede negli USA, che si occupa di promuovere il dialogo Cattolico-Ebraico, che il "pregiudizio" contro Pio XII deve essere superato. Lodando "il coraggio e la dedizione paterna" di Pio verso gli Ebrei, il Papa ha aggiunto: "Ovunque fosse stato possibile, egli non ha risparmiato nessuno sforzo per intervenire a loro favore direttamente attraverso istruzioni date ad altre personalità o a istituzioni della Chiesa Cattolica"

Benedetto ha affermato che gli interventi di Pio XII avvennero "segretamente e silenziosamente, e precisamente perchè, data la concreta situazione di quel difficile momento storico, solo in questo modo fu possibile evitare il peggio, e salvare così il maggior numero di Ebrei"

Il processo di beatificazione di Pio XII, penultimo passo prima della canonizzazione, è stato ritardato dalle controversie. Comunque, l’anno scorso, il Vaticano ha riconociuto le sue "virtù eroiche", un requisito fondamentale per la beatificazione.

Benedetto ha inoltre affermato:" Tanto è’ stato scritto e detto di lui nelle ultime cinque decadi, ma non tutte le sfaccettature delle sue diverse attività pastorali sono state esaminate sotto la giusta luce...si può anche arrivare ad apprezzare la saggezza umana e l’intensità pastorale che lo guidarono nei suoi lunghi anni di ministero, specialmente nel fornire assistenza organizzata al popolo Ebreo"

Il Papa tedesco ha inoltre fatto notare che gli sforzi di Pio XII in nome degli Ebrei in Italia sono stati riconosciuti dai leader e dalle comunità ebraiche durante e dopo la Seconda Guerra mondiale, e ha citato un incontro che Pio XII ebbe in Vaticano nel novembre del 1945 davanti a 80 sopravvissuti ai campi di sterminio, che "lo ringraziarono personalmente per la sua generosità".

Egli ha affermato, infine, di sperare che le commemorazioni del prossimo mese, che segna il cinquantesimo anniversario della morte di Pio XII, diano un’opportunità per ulteriori studi "con lo scopo di scoprire la verità storica, superando così tutti i residui pregiudizi".

I sostenitori di Pio XII asseriscono che mentre egli aiutava segretamente gli Ebrei, si rifiutò di denunciare pubblicamente Hitler e l’olocausto per evitare di peggiorare ulteriormente la condizione degli Ebrei e delle vittime del Nazismo.

In una nota dissidente, Civiltà Cattolica, rivista italiana dei Gesuiti, i cui contenuti sono controllati dal Vaticano, afferma che la posizione presa dalla Santa Sede rispetto alle leggi razziali introdotte da Mussolini nel 1938 fu così debole da risultare "imbarazzante".

Scrivendo il suo ultimo articolo padre Giovanni Sale afferma che il Vaticano, dove in quei tempi regnava Pio XI, con il cardinale Eugenio Pacelli – il futuro Pio XII- come Segretario di Stato, contestò le leggi razziali del regime di Mussolinii attraverso note diplomatiche, ma lo fece solo da un punto di vista religioso, invece che da uno "biologico-razziale".

Egli afferma che ilVaticano fu più interessato a guidare l’attenzione del governo fascista verso la necessità di salvare dalla persecuzione quegli Ebrei che si erano convertiti al Cattolicesimo, anzichè difendere gli Ebrei "nella  loro totalità". Padre Sale ha aggiunto che c’è una prova storica la quale dimostra che  Pio XI volle intraprendere una linea più decisa rispetto a quella del Cardinale Pacelli, che fu eletto Papa un anno dopo.

Testo originale:

 

Wartime Pope ’spared no effort’ to save Jews says Benedict XVI

Pius XII appears to be step closer to sainthood as Pope highlights need to re-assess his war efforts

Fonte: Times OnLine

di Richard Owen

data: 19/09/2008

link: http://www.timesonline.co.uk/tol/comment/faith/article4786966.ece

Pope Pius XII appears closer to being put on the road to sainthood after Pope Benedict XVI said that the controversial wartime pontiff had "spared no effort" to save Jews from the Nazis.

Pius XII (Pope from 1939-58) is accused by critics of having remained silent during the Nazi Holocaust because of pro-German sympathies acquired during his time as papal nuncio to Berlin and then as Vatican Secretary of State, before he was elected Pope.

However Pope Benedict told Pave the Way, a US-based interfaith group that promotes Catholic-Jewish understanding, that "prejudice" against Pius XII must be overcome. Praising Pius’s "courageous and paternal dedication" toward Jews, the Pope said: "Wherever possible, he spared no effort in intervening in their favour either directly or through instructions given to other individuals or to institutions of the Catholic Church".

Benedict said that Pius’s interventions were "made secretly and silently, precisely because, given the concrete situation of that difficult historical moment, only in this way was it possible to avoid the worst and save the greatest number of Jews."

The process of Pius XII’s beatification, the penultimate step before canonisation, has been held up by the controversy. However last year the Vatican recognised his ’’heroic virtues’’, a key requirement for beatification.

Benedict said: "So much has been written and said of him during these last five decades and not all of the genuine facets of his diverse pastoral activity have been examined in a just light ... One can also come to appreciate the human wisdom and pastoral intensity which guided him in his long years of ministry, especially in providing organised assistance to the Jewish people".

The German-born Pope noted that Pius’s efforts on behalf of the Jews in Italy had been acknowledged by Jewish leaders and communities during and after the Second World War, citing a meeting Pius had in the Vatican in November 1945 with 80 death-camp survivors who ’’thanked him personally for his generosity’’.

He said that he hoped commemorations next month marking the fiftieth anniversary of Pius’s death would provide an opportunity for further study "in order to come to know the historical truth, overcoming all remaining prejudice".

Supporters of Pope Pius XII claim that while he helped Jews discreetly he refrained from denouncing Hitler and the Holocaust publicly in case this made the plight of Jews and other victims of Nazism even worse.

In a dissenting note Civilta’ Cattolica, the Italian Jesuit journal — whose contents are vetted(=controllati) by the Vatican —- said that the position taken by the Holy See towards the race laws introduced by Benito Mussolini, the Fascist dictator, in 1938 had been so weak as to be "embarrassing".

Writing in the latest issue Father Giovanni Sale said that the Vatican, then under Pope Pius XI, with Cardinal Eugenio Pacelli — the future Pius XII — as his Secretary of State, had criticised the race laws in diplomatic notes to the Mussolini regime, but only on religious rather than "biological-racial" grounds.

He said that the Vatican had been more concerned to draw the Fascist government’s attention to the need to save Jews who had converted to Catholicism from persecution than to "defend Jews as a whole". Father Sale said that there was historical evidence that Pius XI had wanted to take a stronger line than Cardinal Pacelli, who became Pope a year later.



Luned́, 29 settembre 2008