XX TEMPO ORDINARIO – 18 agosto 2019 - Commento al Vangelo
NON SONO VENUTO A PORTARE PACE SULLA TERRA, MA DIVISIONE

di p. José María CASTILLO

Lc 12,49-53
[In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:] «Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto! Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera».
  1. Si discute se quello del fuoco e del battesimo siano stati temi posti da Gesù, messi in relazione con le dure parole sulla divisione nella famiglia. Qualsiasi cosa si pensi di questo problema storico, di fatto Luca ha unito le due immagini citate con il problema della divisione familiare. Luca vi ha certamente dovuto vedere una relazione che univa questi materiali, presi dall’insegnamento di Gesù. Che relazione può esserci in tutto questo?
  2. Il fuoco è un elemento che può essere fattore di distruzione o di purificazione. Secondo le testimonianze del Vangelo di Tommaso, di Origene e di Didimo il fuoco qui si considera come una forza positiva di trasformazione. E, in quanto al battesimo, se si fa il paragone con Mc 10,38, vuole dire che per Gesù “essere battezzato” significa “essere crocifisso”, ossia, “soffrire e morire per il popolo” (O. Cullmann). Quindi, Gesù dice di aver portato una forza di trasformazione, che porta, se è necessario, al conflitto ed alla morte. Così Gesù vedeva la sua missione e la sua vita in questo mondo.
  3.  Detto ciò, si capisce che una forza così, se si pensa a come funzionano le istituzioni di questo mondo, scatena inevitabilmente conflitto e divisione. E questo si avverte in modo palpabile nell’istituzione con la quale più siamo in relazione dal momento stesso in cui veniamo a questo mondo: la famiglia. Come è noto, l’istituzione familiare sta vivendo nel nostro tempo un processo di cambiamenti molto profondi. Ma pensiamo a quello che era la famiglia tradizionale, la cosiddetta “famiglia patriarcale”, tutta centrata intorno al suo asse fondamentale, il pater familias, padre e patriarca che accumulava tutti i diritti ed i poteri del gruppo familiare. Quel modello di famiglia non era organizzato sulla base dell’amore, ma sulla base del potere e dell’economia. Cioè, la famiglia era, prima di tutto, un’unità economica (A. Giddens). Questo creava alcuni vincoli di dipendenza che non erano sani e trasparenti, ma servili ed umilianti. Ebbene, se Gesù ha voluto, prima di tutto, “umanizzare questo mondo e noi che ci viviamo”, questo implica un processo che comporta inevitabilmente la lotta ed il conflitto della libertà. In poche parole: il progetto del Vangelo è il progetto dell’umanizzazione, basata sui due pilastri fondamentali dell’amore e della libertà. Questo progetto a volte costa sangue, sudore e lacrime, perché è fondamentale.



Venerdì 16 Agosto,2019 Ore: 16:54