XVIII TEMPO ORDINARIO – 4 agosto 2019 - Commento al Vangelo
QUELLO CHE HAI PREPARATO, DI CHI SARA?

di p. José María CASTILLO

Lc 12,13-21
[In quel tempo,] uno della folla disse a Gesù: «Maestro, di’ a mio fratello che divida con me l’eredità». Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?». E disse loro: «Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede». Poi disse loro una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un raccolto abbondante. Egli ragionava tra sé: “Che farò, poiché non ho dove mettere i miei raccolti? Farò così – disse –: demolirò i miei magazzini e ne costruirò altri più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; ripòsati, mangia, bevi e divèrtiti!”. Ma Dio gli disse: “Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà?”. Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio».
  1. É comunemente accettato che sia stata la cupidigia il fattore scatenante della crisi economica mondiale dalla quale dicono che stiamo uscendo, ma che in realtà continua a produrre il fenomeno criminale della concentrazione del capitale nelle mani dei più ricchi, mentre la gran massa della popolazione mondiale ogni giorno che passa soffre sempre più. La crisi che ha lasciato milioni di lavoratori disoccupati e innumerevoli famiglie senza casa, senza mezzi di sussistenza e sull’orlo della disperazione totale. Mentre i ridotti settori meglio collocati nella scala del potere capitalista hanno aumentato vertiginosamente i loro profitti. La distanza tra i più ricchi ed i più poveri è diventata molto più grande e scandalosa. Ecco la grande canagliata che si sta mantenendo e fomentando. Inoltre, nelle Facoltà Universitarie di Scienze Economiche questo crimine mondiale si giustifica dicendo agli alunni che i più ricchi sono i più intelligenti. La grande menzogna sulla quale si sostiene il sistema, tra le altre menzogne che rafforzano quest’inganno criminale.
  2. L’argomento di Gesù contro la cupidigia è forte e semplice: la cupidigia per il denaro è irrazionale, spinge a prendere le decisioni più assurde, acceca i cupidi fino al punto che non vedono la cosa più evidente: cioè, che il capitale da loro accumulato non assicura loro nulla e non può garantire loro che vivranno domani o che il successo economico durerà più di ventiquattr’ore. Tenendo conto, inoltre, che per una cosa così incerta ed instabile sono innumerevoli quelli che sono disposti a distruggere la vita di milioni di creature e restano non solo tranquilli ma anche orgogliosi di se stessi. È l’irrazionalità totale.
  3. E non dovremmo mai dimenticare che cupidi lo siamo tutti. Dalla cupidigia non si sfugge, perché deriva dal “desiderio”. Ed il desiderio è il meccanismo innato che ci accompagna sempre, che ci mobilita, certo, per i buoni, per essere creativi ed efficaci, ma anche per appropriarci della roba altrui, inducendoci a «rubare» (sic) «con buona coscienza» o, almeno, con argomenti che tentano di giustificare le canagliate più sporche che, a volte, facciamo come la cosa più naturale del mondo. E disgraziatamente tutto ciò oggi è all’ordine del giorno.



Domenica 28 Luglio,2019 Ore: 20:24