II QUARESIMA - 17 marzo 2019 - Commento al Vangelo
MENTRE GESU’ PREGAVA IL SUO VOLTO CAMBIO’ D’ASPETTO

di p. José María CASTILLO

Lc 9, 28-36

Circa otto giorni dopo questi discorsi, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elìa, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme. Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui. Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa». Egli non sapeva quello che diceva. Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All’entrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!». Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.
  1. La trasfigurazione di Gesù è; 1) L’annuncio della morte che aspettava Gesù. 2) La promessa della sua glorificazione. 3) L’affermazione della presenza di Dio (mediante il simbolo della nube) in questi eventi. 4) L’espressione chiara e ferma di Dio, che ci parla in Gesù e solo in Gesù. Queste quattro affermazioni sono il pilastri della cristologia. Di modo che le riflessioni del Magistero della Chiesa, dei Santi Padri, dei più eminenti teologi, tutti questi non possono prescindere da questi quattro pilastri sui quali si sostiene l’asse della teologia cristiana.
  2. Il punto 2, la glorificazione di Gesù, è certamente il trionfo e la glorificazione definitiva di Gesù, il Figlio di Dio, nell’evento centrale della resurrezione. Ma la chiave di tutto quello che Gesù ci ha detto e lasciato come progetto di vita, è stato il suo modo ed il suo stile di vita. Ecco perché la voce venuta dalla nube (Dio) ha affermato: d’ora in poi né Mosè (la Legge), né Elia (i Profeti). Vi resta solo l’esempio ed il progetto di vita che state vivendo in “mio Figlio”, cioè in Gesù.
  3. Per l’essere umano e per il futuro dell’umanità Dio non trova altra soluzione che il progetto che ci presenta in Gesù. Un progetto che non assimiliamo e non facciamo nostro, perché, pur pensando che tutto il Vangelo è verità, di fatto per molti di noi non è vita, non è il nostro modo di vivere. Ed in questo modo viviamo nella continua contraddizione: da una parte la nostra “fede”, mentre la “sequela” di Gesù non è al centro delle nostre vite, nello stesso progetto di umanizzazione che ci ha tracciato la vita di Gesù.



Martedì 12 Marzo,2019 Ore: 11:51