XV TEMPO ORDINARIO – 15 luglio 2018 - Commento al Vangelo
  PRESE A MANDARLI

di p. José María CASTILLO

Mc 6, 7-13
[In quel tempo,] Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche.
E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro».
Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano.
1. Questo racconto di Marco, che è più antico di quello parallelo di Matteo (10,5-15), contiene già il mandato della missione che consiste, prima di tutto, nell’«autorità» per scacciare spiriti impuri, una denominazione che si dava ai demóni. Questa credenza nei demóni era molto forte in Israele al tempo di Gesù. La cosa proveniva a partire dai tempi dell’esilio in Babilonia ed è sicuro che per Gesù, come per i suoi contemporanei, parlare di demóni o di spiriti impuri era parlare di malati del corpo e della mente (O. Böcher). L’autorità dei discepoli è per liberare la gente da questi mali.
2. Quello che meno importa a questo punto sono i dettagli. Quella che interessa è il cuore del problema. Ed il cuore sta nel fatto che, come si è detto, il “radicalismo etico della tradizione sinottica era un radicalismo itinerante che poteva praticarsi solo in condizioni di vita estreme e marginali” (G. Theissen). Quest’affermazione ha bisogno di essere chiarita. La missione non può essere ridotta unicamente a condizioni estreme e marginali. Il Vangelo non è per situazioni estreme e marginali. È per tutti e per tutta la vita. Come è possibile questo?
3. Il Vangelo non presenta una maniera estrema e stravagante di vivere. Quello che il Vangelo offre è una maniera di vivere che non è determinata e condizionata dal denaro e dal benessere, ma dal progetto di alleviare la sofferenza, dalla lotta contro coloro che fanno violenza, dal rispetto per la dignità ed i diritti di tutti, dall’impegno di rendere felici coloro che ci circondano. Questo vuole dire Gesù con le proibizioni che impone ai suoi discepoli. Gesù non ha presentato un progetto stravagante, ma un progetto di umanità.



Lunedì 09 Luglio,2018 Ore: 22:14