Mc 6, 1-6
[In quel tempo, Gesù] venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono.
Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Giuseppe, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?».
Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità.
Gesù percorreva i villaggi d’intorno, insegnando.
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Nell’ambiente ristretto e nella società chiusa di un piccolo popolo della Galilea del sec. I la famiglia e la sinagoga erano (dovevano essere) i due alvei attraverso i quali ogni individuo che veniva in questo mondo socializzava, cioè si integrava nella società giudaica del suo tempo. Questo è capitato nel caso di Gesù? Da quello che racconta questo brano, sembra di no. La famiglia e la sinagoga si sorprendono quando, dopo un tempo probabilmente breve, si rendono conto del fatto che Gesù non pensa, non parla e non vive più come ci si doveva aspettare in una persona del popolo ed in un figlio di quella famiglia.
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Di fatto la condotta di Gesù fu allora considerata così “deviata” che meritò solo “disprezzo”. E quindi nessuno, neanche la sua famiglia più intima, ebbe fiducia in lui. Questo è una cosa molto dura nella vita di una persona. È il prezzo della libertà. Soprattutto, la libertà nei confronti delle persone alle quali uno si sente più legato affettivamente. Il doloroso stupore di Gesù era giustificato.
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I tre sinottici ricordano questo fatto (Mt 13, 53-58; Lc 4, 16-30). Quale importanza ha quest’episodio? Se Gesù è stato incompreso nell’ambiente dove lo si conosceva meglio, è certamente perché Gesù è stato considerato come una novità che non si poteva comprendere. E se poi è stato rifiutato, è perché è stato considerato come un pericolo serio. Un pericolo per quella religione (la sinagoga) e per quel modello di società (la famiglia). Oggi lo considereremmo come una novità ancora più strana ed un pericolo ancora più grande.
Lunedì 02 Luglio,2018 Ore: 22:24