VI DOMENICA DI PASQUA - 6 MAGGIO 2018 - Commento al Vangelo
NESSUNO HA UN AMORE PIU’ GRANDE DI QUESTO: DARE LA VITA PER I PROPRI AMICI

di p. José María CASTILLO

Gv 15, 9-17
[In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:] «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».
  1. Nel leggere un testo come questo, ciò che richiama la nostra attenzione è il fatto che Gesù, proprio quando si stava accomiatando dai suoi discepoli e quindi stava dicendo loro le ultime cose che doveva dire loro, parla loro di quello che a qualsiasi essere umano piace di più ascoltare. Gesù infatti parla di relazioni umane, in particolare di amore, di gioia, di amicizia. E se parla loro di Dio, non menziona neanche questo nome. Gesù parla loro del Padre che lo ama e che li ama, si prende cura di loro e darà loro ciò che gli chiedono.
  2. Ma c’è qualcosa di più interessante. Il criterio di Gesù è che le buone relazioni umane sono l’unico mezzo possibile perché siano buone anche le nostre relazioni con quello che chiamiamo “il divino”. Si ha l’impressione, sentendo Gesù, che l’umano ed il divino siano così uniti, così mischiati, così fusi, così diventati una sola cosa che non è possibile neanche pensare che abbiamo una buona relazione con Gesù o con il Padre, se le relazioni tra noi uomini non sono chiare, limpide, trasparenti.
  3. È evidente che Gesù vede la religione in maniera molto diversa da come la vediamo noi. Anzi, sembra che la religione di Gesù somigliava molto poco alla nostra. Il grande problema che come cristiani oggi abbiamo non sta nel fatto che la Chiesa è in crisi ed il laicismo sia ogni giorno più forte. Il problema sta nel fatto che la nostra religione ha posto le sue preoccupazioni in cose che il vangelo non cita neanche, mentre il centro del Vangelo è stato sostituito ed è in balia delle manie o degli interessi di ognuno.



Giovedì 03 Maggio,2018 Ore: 20:13