PENTECOSTE – 15 maggio 2016 - Commento al Vangelo
LO SPIRITO SANTO VI INSEGNERA’ OGNI COSA

di p. José María CASTILLO

Gv 14, 15-16.23b-26
[In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli]:
«Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».
  1. Si sa che Pentecoste era una festa giudaica, che prese questo nome tardo (II sec. d.C.) a causa della celebrazione dei 50 giorni (he pentÄ“costé) dopo la Pasqua. Coincideva con la festa della mietitura, giorno di rendimento di grazie, durante il quale nel tempio si offrivano i prodotti della terra. Era un’occasione per fare un pellegrinaggio a Gerusalemme. I rabbini hanno visto in questa festa la commemorazione annuale dell’Alleanza di Dio con il popolo, quando fu data la Legge sul monte Sinai (Es 19,1-16) (X. Léon-Dufour).
  2. La Chiesa nascente ha visto in questa festa il compimento delle promesse dello Spirito promesso. Lo Spirito di Dio, che si fa presente, ci dà la pace e ristabilisce la reciproca comprensione. Pace e reciproca comprensione che a noi servono molto in questo momento, nel mondo e nella Chiesa. Come agisce lo Spirito per ottenere una pace ed una comprensione reciproca che tanto scarseggiano al giorno d’oggi? Per saper rispondere a questa domanda, sarà utile sapere che nel NT lo Spirito è un termine che si utilizza con quattro significati: 1) Lo “Spirito di Dio”. 2) Lo “spirito dell’uomo”. 3) Lo “spirito del mondo” o del male (Rm 11,8; 1 Cor 2,12; Ef 2,2; 2 Tm 1,7). 4) Il “soffio distruttore” di Dio (2 Ts 2,8) che rimanda all’AT (Esd 11,4). Sono importanti i primi due significati. Ma il problema che qui si pone per gli studiosi è che, nella maggior parte dei testi, non è possibile sapere con certezza se in tal caso si parli dello “Spirito” o dello “spirito”. Cioè, non possiamo sapere se si riferisce allo Spirito di Dio o allo spirito umano. Questo sembra dire che esiste una profonda corrispondenza tra lo “Spirito” e lo “spirito”. Questo ci dice viene a dire che lo Spirito di Dio agisce e si fa presente nello spirito dell’essere umano.
  3. La conseguenza che si deduce è importante. Lo Spirito di Dio non viene per eleggere il papa o per dare o togliere vocazioni, etc. Lo Spirito viene al mondo perché abbiamo la pace, la concordia, la reciproca comprensione, l’impegno per comprendere l’altro o semplicemente per ascoltarlo, il lavoro per mettere fine alle disuguaglianze (che sono quelle che più ci dividono e ci fanno scontrare tra di noi)…, tutto quello che va in questa direzione è la prova che possiamo avere noi uomini, che lo Spirito di Dio sta tra di noi, ci guida, ci conduce, ci fortifica. Tutto quello che non è questo, si limita a “pietismi” ingannevoli ed inganni per gente ingenua.



Lunedì 09 Maggio,2016 Ore: 23:54