VI DOMENICA DI PASQUA – 1 maggio 2016 - Commento al Vangelo
LO SPIRITO SANTO VI RICORDERA’

di p. José María CASTILLO

Gv 14,23-29
[In quel tempo] Gesù disse [a Giuda]: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.
Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.
Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate».
  1. L’amore a Gesù si realizza e si verifica nell’”osservanza” o nella “sequela”. Questo significa il verbo greco têréo, qui utilizzato nel vangelo di Giovanni. Lo stesso è usato in Gv 14,15: “Se mi amate, osservate (têrésete) i miei comandamenti”. È il verbo tipico dell’”osservanza”, del “compimento”, come facevano i farisei con il sabato (Mt 23,3) (R. Kratz). Invece Gesù non chiede osservanze rituali o religiose, ma l’osservanza del Vangelo. Così come lo stesso Gesù “osservò” quello che voleva il Padre (Gv 8,55; 15,10).
  2. Questo vuole dirci che il centro del cristianesimo è l’amore. Ed il centro dell’amore cristiano è la fedele osservanza di quello che Gesù ha lasciato detto. Ossia, IL CENTRO DEL CRISTIANESIMO È L’ETICA. Il progetto di vita che ognuno si costruisce ed ognuno vive. L’etica non è una conseguenza ultima o marginale del Vangelo. L’etica è il centro del Vangelo. Abbiamo posto l’elemento chiave del cristianesimo nel Credo, nei dogmi, nelle verità. Ed a questo abbiamo aggiunto le osservanze rituali e religiose. Tutto questo è importante, certamente. Ma a patto che la fede nei dogmi e l’osservanza delle norme rituali e religiose, tutto questo ci porti al centro di quello che realmente è importante, che non è altro che la rettitudine etica, l’onestà civica, l’esemplarità dell’essere umano perbene.
  3. Come si spiega il fatto che con tanta frequenza gente molto pia e molto religiosa sia, al tempo stesso, gente che tralascia di compiere doveri fondamentali civici o di giustizia, arrivando a privare dei loro diritti fondamentali impiegati, lavoratori, sudditi, persone che chiamano “domestici” o “domestiche”, “servi” o “serve” o con chissà quali altre denominazioni che nessuno desidera per sé stesso? L’etica è la pietra dura sulla quale ci spacchiamo i denti tutti i giorni, perché in realtà ci risulta insopportabile fino al punto estremo che non ci rendiamo neanche lontanamente conto che viviamo dell’integrità etica. Per la semplice ragione che la cosiddetta “onestà religiosa” ci tappa gli occhi e la bocca, ci disturba la mente e la mentalità. E viviamo così tranquilli e soddisfatti, quando in realtà dovremmo vivere pieni di vergogna proprio a causa delle nostre incoscienti sfrontatezze.



Lunedì 25 Aprile,2016 Ore: 19:13