Comunicato Stampa del Consiglio Nazionale di Pax Christi

Vicini alle sorelle ai fratelli di Locri e della Calabria; SI alla Commissione Parlamentare di Inchiesta sui fatti di Genova del 2001; per una intelligente accoglienza e un NO chiaro a ogni forma di xenofobia


10-11 novembre 2007
------------------
... vicini alle sorelle ai fratelli di Locri e della Calabria Un popolo che sa trasformare il lamento in danza, la tristezza in "fuoco della festa" che non irrompe mai nella solitudine, ma solo dove si gode la compagnia degli amici. In questa prospettiva l’evento del trasferimento di mons Giancarlo Bregantini da Locri a Campobasso ha stimolato una riflessione del Consiglio Nazionale di Pax Christi sulla situazione civile ed ecclesiale dell’intera Calabria, sul "bene comune", una valore di riferimento per ogni affermazione etica del magistero sociale della chiesa, preso in cosiderazione anche di fronte al senso di questo trasferimento. A quale "bene comune" è servito in questo momento che la Calabria e la Locride vivono? Quale segno dei tempi, in senso civile ed ecclsiale, rappresenta? Esprimendo una profonda gratitudine a mons Bregantini per tutta la forza dei segni evangelici posti in tutto il suo servizio episcopale a Locri, il Consiglio Nazionale di Pax Christi ha espresso con vigore la volontà di attuare forme di particolare vicinanza al popolo, ai gruppi, alle cooperative alle associaioni che nella Locride in questi ultimi anni hanno costituito una vera geografia della speranza. "Nel mondo la verità è debole. Basta una piccolezza per oscurarla. Il più stupido degli uomini può ferirla. Ma arriva sempre l’ora che le cose cambiano. Allora Dio fa sì che lo verità acquisti tanta potenza quanto essa è vera, e questo sarà il Giudizio". (R. Guardini, Le virtù)

... SI alla Commissione Parlamentare di Inchiesta sui fatti di Genova del 2001 Il Consiglio Nazionale di Pax Christi esprime sorpresa e sconcerto di fronte alla bocciatura avvenuta lo scorso 31 ottobre presso la commissione Affari costituzionali della Camera della proposta per l’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sugli avvenimenti del Luglio 2001 a Genova nel corso della riunione del G8. A quelle manifestazioni di protesta e di proposta Pax Christi Italia prese parte offrendo il proprio contributo con lo stile e gli strumenti propri della nonviolenza attiva. In quell’occasione fummo protagonisti e vittime a nostra volta di comportamenti indegni di un Paese democratico in cui le Forze dell’ordine sono deputate a garantire la libera espressione del pensiero e delle idee. Chiediamo pertanto alle forze politiche rappresentate in Parlamento di assumere il coraggio di fare piena luce su quella ferita alla democrazia rappresentata dai giorni di Genova per porre rimedio a ciò che a noi apparve come una sospensione temporanea degli spazi di libertà facendo ricorso alla prepotenza, all’arroganza e alla violenza. Alle forze di maggioranza ci permettiamo ricordare che a pag. 77 del proprio Programma c’è scritto: "[...] basti pensare ai fatti di Genova, per i quali ancora oggi non sono state chiarite le responsabilità politica e istituzionale (al di là degli aspetti giudiziari) e sui quali l’Unione propone, per la prossima legislatura, l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta".

... per una intelligente accoglienza e un NO chiaro a ogni forma di xenofobia ’Non molesterai il forestiero né lo opprimerai ...perché voi siete stati forestieri ’ ( Es.22,20) I numerosi episodi di intolleranza di questi giorni, nei confronti dei Rom e della popolazione rumena presente in Italia, manifestano un preoccupante sintomo di fragilità nella convivenza tra diversi. Sembra anche rimossa la memoria storica del nostro vissuto, non troppo lontano, di popolo italiano migrante per necessità economiche.

Di fronte a quanto stà accadendo, ci sentiamo di denunciare ogni forma di razzismo e xenofobia, quale violazione dei diritti umani che tutte le Costituzioni degli Stati dell’Unione Europea riconoscono sulla carta, e quale misconoscimento della tradizione di accoglienza cui i credenti fanno riferimento. Ai politici chiediamo: di essere consapevoli delle conseguenze nefaste che possono derivare dall’amplificazione esagerata di fenomeni negativi, che pure esistono nella non facile integrazione dei migranti, e di rifuggire dalla loro strumentalizzazione a fini politici. Alle chiese di diversa confessione chiediamo: di riconoscere nella pratica il messaggio concordato nella recente Assemblea Ecumenica di Sibiu (Romania), che proclama: "Incontrando Cristo nei nostri fratelli e nelle nostre sorelle nel bisogno (Mt 25, 44-45), illuminati insieme dalla Luce di Cristo, noi cristiani, in conformità con i comandamenti della Bibbia per l’unità dell’umanità (Gn 1, 26-27), ci impegniamo: a pentirci del peccato dell’esclusione, ad approfondire la nostra comprensione dell’«alterità», a difendere la dignità e i diritti di ogni essere umano, ad assicurare la tutela di coloro che più ne hanno bisogno ... Raccomandiamo che le nostre Chiese promuovano i diritti delle minoranze etniche in Europa, in particolare del popolo Rom." Chiediamo infine a tutti i concittadini, consapevoli della responsabilità che ciascuno di noi porta per la costruzione di una cultura di accoglienza e di pace, di contribuire sul territorio, con tutte le proprie competenze, ad una integrazione costruttiva degli immigrati, rifugiati e profughi, e di vivere con maggiore fiducia l’incontro con il diverso, evitando di alimentare un senso di paura nei suoi confronti.

Il Consiglio nazionale di Pax Christi

riunito a Pescara il 10-11 novembre 2007


Note:
Per informazioni e contatti:
Segreteria Nazionale Pax Christi
055/2020375
info@paxchristi.it
---------------
coordinate:http://ospiti.peacelink.it/paxchristi/



Domenica, 25 novembre 2007