rutelli.jpg (6947 byte) Le elezioni del 13 maggio 2001 : La sintesi del programma dell'Ulivo

 

Rinnoviamo l’Italia, insieme
Il Programma dell’Ulivo e di Francesco Rutelli
per il 2001-2006

Francesco Rutelli

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Il Programma  per l’Italia presentato da Francesco Rutelli e dalla coalizione dell’Ulivo guarda al futuro, affronta i temi nuovi che danno velocità al cambiamento della società italiana, ma trae credibilità e serietà da quanto i Governi dell’Ulivo sono stati in grado di realizzare negli ultimi cinque anni.

1.La Costituzione europea. L’Ulivo è il partito della Costituzione dell’Europa democratica, nei suoi vari aspetti: politica di difesa e di sicurezza (una nuova Maastricht); immigrazione; politica economica e armonizzazione fiscale, carta dei diritti, istituzioni più forti.
Dopo il successo dell’ingresso dell’italia nell’Euro, che sarà operativo dal 2002, il prossimo quinquennio sarà quello del raggiungimento della piena cittadinanza europea.

2.La modernizzazione dello Stato, a partire dall’istruzione e dai servizi pubblici
fino alle istituzioni e alla costruzione del federalismo. Le istituzioni riformate prevedono una Camera Federale, più snella dell’attuale Senato, una legge elettorale che affidi agli italiani la scelta della maggioranza di Governo e del Primo ministro, lo scioglimento delle Camere se viene meno la fiducia al  Governo, una legge efficace contro il conflitto d’interessi sulla scia di quella già
approvata dal Senato.
 
 3.L’impegno per il decollo del Mezzogiorno e per abbattere la disoccupazione. Il Sud in Europa è il titolo di questa parte, e mette in rilievo la necessità di una terapia d’urto, prima dell’allargamento a Est dell’Europa.
 
4.Lotta decisa all’immigrazione clandestina e alla mafia che la usa, e realizzazione di politiche per programmare nel medio periodo l’ingresso degli immigrati e per integrarli nel nostro Paese, nel pieno rispetto della Costituzione e delle leggi italiane.

5.Maggiore attenzione verso l’uguaglianza. Soprattutto la nuova equità, verso i settori della società che soffrono maggiormente e che hanno più bisogno : i bambini, gli anziani, i giovani, le donne. La famiglia italiana è al centro di questa politica tesa a dare coesione ed equità sociale. L’Ulivo propone:
La detassazione dei redditi famigliari medio-bassi: niente Irpef per famiglie con due figli a carico e un solo reddito inferiore ai 45 milioni annui. Per il singolo lavoratore, l’esenzione scatta al di sotto dei 18-20 milioni. Assegni famigliari estesi a tutti i nuclei.
Assistenza domiciliare per gli anziani e le loro famiglie da parte di personale pubblico, privato o del volontariato, ma con sostegno da parte dello Stato grazie a un "assegno" che copre fino al 50% dei Servizio Civile anziani: in cambio di servizi resi alla collettività, vengono dati "bonus" come abbonamenti gratis ai trasporti, ai taxi, a cinema,  teatri, musei, eventi culturali. Le pensioni minime andranno rivalutate, senza discriminare e ingenerare aspettative che non saranno soddisfatte, come ha fatto la destra.
Lotta allo sfruttamento dei bambini e a ogni forma di violenza contro i minori.
Più facilità per le donne di lavorare e insieme seguire i propri figli, con estensione dei congedi, asili di condominio, orari più flessibili.
Favorire lo sviluppo dei nuovi protagonisti della società plurale: il volontariato, a cui sono destinati 1000 miliardi aggiuntivi rispetto ai fondi ordinari; e le associazioni degli utenti, con la istituzione di un ministro per la tutela dei consumatori.

La parte centrale del Programma dell’Ulivo riguarda la politica economica per i prossimi anni: una politica di sviluppo, resa possibile dal risanamento delle finanze pubbliche.

Riduzione generale della pressione fiscale sotto al 40% del Pil entro la legislatura.
Senza intaccare il welfare ma anzi rafforzandolo, la riduzione della spesa corrente e il recupero dell’evasione fiscale metteranno a disposizione nei prossimi anni un totale di 100 mila miliardi di lire.
Queste risorse saranno destinate per i 2/3 a sostenere i redditi medio-bassi (famiglie, pensionati, lavoratori dipendenti e autonomi) e per 1/3 a ridurre gli oneri per le imprese, in particolare le piccole (Irap diminuita del 30%).
Per l’Irpef, oltre all’esenzione per le famiglie sotto ai 45 milioni, l’Ulivo ridurrà le aliquote e il loro numero. Alcune prestazioni assistenziali saranno trasformate in crediti d’ imposta detratti dall’Irpef.

Chi non avrà da pagare abbastanza tasse sulle quali fare le detrazioni, riceverà una erogazione netta in denaro.  Per le imprese, il "cuneo fiscale" - la differenza tra costo del lavoro e retribuzione al lavoratore - sarà ridotto di almeno 6-7 punti. Il prelievo effettivo (Irpeg più Irap) sui redditi d’impresa sarà portato al 35% entro il 2005.
Per tutti varrà la "tregua e stabilità" in campo fiscale, nel senso di uno stop a nuove leggi tributarie.

L’Ulivo raccoglie e rilancia la sfida per la crescita del sistema produttivo italiano. Tra le molte e diverse leve che saranno impiegate nei prossimi cinque anni, si segnalano:

La diffusione delle formule più moderne per trovare risorse finanziarie  idee imprenditoriali, dai fondi di investimento specializzati in alta tecnologia a un più facile accesso al credito e ai venture capital per imprese piccole e medie, dal commercio elettronico alla definitiva liberalizzazione dei settori gas ed elettricità.
Il sistema italiano delle telecomunicazioni deve tenere il passo della concorrenza internazionale, innanzitutto attuando un programma per la banda larga che coinvolga gli Enti locali, e dia la possibilità a tutti i cittadini e le imprese di collegarsi ai servizi di pubblica utilità.
Le infrastrutture devono essere ammodernate. Nella progettazione e nella costruzione di strade, autostrade, ferrovie ­ privilegiando le reti a basso impatto ambientale ­ occorre disporre di finanziamenti adeguati coinvolgendo i privati con la "finanza di progetto". La Valutazione di
impatto ambientale deve essere fatta in fase di progettazione, non di esecuzione. L’opera pubblica deve avere un responsabile che risponda di tempi e costi.

Gli impegni dell’Ulivo per il lavoro puntano alla sostanziale piena occupazione per il 2005.
Rendere conveniente alle imprese la creazione di nuovo lavoro con crediti d’imposta, detassazione degli investimenti, riduzione del cuneo fiscale, sostegno alla mobilità.
Estensione a tutti dell’indennità di disoccupazione al 50% della retribuzione di riferimento, con formule che spingano a cercare nuovo lavoro.
Il premio di inserimento al lavoro per i giovani per il primo anno (pari ad una annualità di Reddito minimo garantito), che può essere utilizzabile o come credito d’imposta o direttamente o tramite il datore di lavoro.
Estensione del prestito di onore o di una dote di capitale per i giovani per aprire una nuova attività e assegnazione di crediti per la formazione, anche per frequentare corsi all’estero.

Welfare state: le prestazioni sociali fondamentali, a partire dalla salute e dall’istruzione, rimangono prevalentemente pubbliche, ma devono migliorare in qualità ed efficacia (sistemi di valutazione e di
controllo) e personalizzate (maggiore libertà di scelta da parte dell’utente, anche nelle strutture pubbliche).
Sulla difesa della salute, l’Ulivo vuole difendere ma soprattutto migliorare il sistema pubblico. Per questo occorre:

Investire nella prevenzione e nella tutela della salute nei luoghi di vita e di lavoro.
Restituire un ruolo da protagonista al medico di famiglia.  Garantire una adeguata assistenza domiciliare per chi ne ha bisogno,  appesantire il sistema ospedaliero ma senza lasciare da sole le
famiglie.
Umanizzare gli ospedali, sia dal punto di vista delle strutture che dal punto di vista del rispetto dei diritti del malato.
Ridurre drasticamente i tempi di attesa per una prestazione, un  ricovero, una analisi e ricorrere a strumenti moderni per i pagamenti e per le prenotazioni.
Dare riconoscimenti normativi ed economici a chi lavora nella sanità.
Interventi per la prevenzione dell’handicap, centri diurni attrezzati in ogni distretto, assistenza domiciliare specializzata e misure specifiche per il cosiddetto "Dopo di noi", la tutela del disabile grave, adulto, che non può più essere sostenuto dalla propria famiglia.

Gli italiani reclamano maggiore sicurezza nelle città e una giustizia più rapida e certa. Il Programma dell’Ulivo affronta con proposte concrete queste esigenze.
Maggiore legame tra le forze dell’ordine e le comunità che debbono proteggere e migliore coordinamento tra le varie forze di polizia.
Migliori trattamenti economici per chi lavora in prima linea e incentivi all’impiego di strumenti anticrimine sofisticati in uffici, abitazioni,  negozi.
Maggiore severità verso i reati più gravi e pene alternative per quelli minori.
Dimezzamento della durata dei processi, restituendo ruolo centrale al primo grado di giudizio, impedendo scarcerazioni e prescrizioni facili,  contrastando tutte le forme di ostruzionismo e dilazione nei ricorsi in Appello o in Cassazione.
Diritto alla difesa per i meno abbienti; riconoscimento dei diritti delle vittime dei reati.

Scuola e università rimangono punti nevralgici del Programma dell’Ulivo.
Diritto allo studio e copertura delle spese di istruzione sia per il sistema
pubblico che per quello paritario. Strumenti certi di valutazione dei risultati e della qualità degli istituti, statali e non statali, messi a disposizione delle famiglie per le loro
scelte nella nuova scuola dell’autonomia.
Formazione permanente per gli insegnanti, con retribuzioni portate ai livelli europei.
Grande programma di riqualificazione in centinaia di strutture scolastiche in tutta Italia.
Raddoppio delle borse di studio universitarie, rafforzamento delle strutture (mense, biblioteche, servizi di orientamento), ricambio del personale docente.
Portare la spesa italiana nella ricerca agli standard europei, favorendo il ricambio dei ricercatori e contrastando il fenomeno della fuga dei cervelli.

La tutela e il rafforzamento della qualità italiana ­ il nostro patrimonio ambientale, paesaggistico, storico e artistico, fonte di un rinnovato senso di appartenenza nazionale ­ è snodo cruciale del Programma dell’Ulivo.
La protezione del territorio a rischio, il rimboschimento, la tutela delle coste, dei fiumi e dei mari sono grandi opere pubbliche da realizzare,  che chiedono più forti finanziamenti.
Le acque interne vanno difese dall’inquinamento secondo i nuovi e più rigorosi standard europei. Nei mari, va ridotto al massimo il traffico di navi dal carico pericoloso.
Occorre potenziare i trasporti pubblici urbani, finanziando la ricerca tecnologica nel campo delle vetture a basso impatto ambientale.
Attuare il Protocollo di Kyoto, che impone all’Italia la riduzione del 6,5% delle emissioni di gas che causano l’effetto serra.
Garantire la sicurezza alimentare e la genuinità dei prodotti della nostra terra, non solo come difesa della salute e dei consumatori, ma anche come potenzialità economica in un mercato mondiale che ricerca e premia chi offre prodotti di alta qualità.

Estendere i benefici fiscali per chi sponsorizza eventi culturali e interventi di restauro e manutenzione di beni artistici e architettonici.  Proporre in sede europea la riduzione dell’Iva ai prodotti discografici e multimediali, oltre a quelli editoriali. Mettere a  disposizione dei giovani
creativi spazi per la produzione e per la fruizione di eventi culturali, film, concerti, spettacoli e la carta giovani per gli sconti sull’offerta culturale.

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Tel. 06696881 - Fax 0669688400    E.mail: info@rutelli2001.it

Chi vuole leggere il programma nella sua versione completa basta collegarsi al sito

www.rutelli2001.it/programma.php


"Il Dialogo - Periodico di Monteforte Irpino" - Direttore Responsabile: Giovanni Sarubbi

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