"lettere dal palazzo"
Afghanistan : le balle del Sismi

di Lidia Menapace

25 settembre 2007

L ’ultimo episodio della guerra in Afghanistan appare a me dotato di un tasso intollerabile di inautenticità. Non per questo è meno preoccupante, anzi di più.

Parto da una opinione, che forse è un pregiudizio, e so che il pregiudizio si forma sull’ignoranza, ma poichè l’ignoranza su quel che accade laggiù è inevitabile, anzi coltivata dalle fonti di informazione, che quando ci sono di mezzo organismi come il Sismi è una sistematica e quasi "ufficiale" disinformacia, si è inevitabilmente in stato di pregiudizio.

Tutto questo bel ragionamento a cavatappi, per dire che -quando ci vengono narrate storie di liberazione di ostaggi o rapiti o prigionieri ecc.- dubito sempre: mi sono comunque -come dicevo- fatta una opinione, magari stolta, ma la espongo.

Metto in fila, non per logica, ma solo per somiglianza formale (criterio superficiale, lo so da me) i contractors toscani, le due Simone delle ong, Giuliana Sgrena giornalista, la Cutuli giornalista, Balboni giornalista, Mastrogiacomo giornalista, i due agenti del Sismi, agenti. In mezzo eventi oscuri (non che quelli citati siano chiari...): Falluja, Callipari, Emergency, sconfinamenti, incidenti, offensive dette di "primavera" che incominciano d’autunno (l’Afghanistan è nell’emisfero boreale e ha il nostro stesso tempo di successione delle stagioni...nè risulta che i perfidi Taliban abbiano rovinato anche il calendario: e cominciare una offensiva in concomitanza col Ramadam potrebbe essere una mossa astuta, se avessero di fronte altri Musulmani, ma non è così: di fronte hanno "l’Occidente cristiano" o no?).

Dal punto di vista degli ingaggi, da sempre in Iraq (fino a che c’eravamo) e in Afghanistan (ora che ci siamo e finchè ci siamo) costantemente l’amministrazione Bush insiste per non perdere alleati, ma ne perde di continuo, persino gli Inglesi che sono stati sempre i più fedeli e coinvolti, ora tendono a prendere le distanze. Quando lasciammo l’Iraq, la pressione su di noi perchè semplicemente trasferissimo il nostro contingente dall’Iraq all’Afghanistan (come aveva accettato di fare Zapatero) fu fortissima; appena sembra che si rafforzino venti di guerra in Afghanistan, la pressione perchè aumentiamo il contingente e modifichiamo l’ingaggio pure (in questo caso anche da parte dell’opposizione, soprattutto Fini). Abbiamo detto di no con fatica perchè il governo aveva ed ha dentro di sè una buona fetta di ministri che considerano la guerra una ratio, sia pure extrema, e il parlamento una schietta maggioranza favorevole all’uso delle guerre come se l’art. 11 non ci fosse proprio.

So che gli Usa non vogliono che si tratti per gli ostaggi, ma poichè non possono proprio scavalcare le decisioni dei vari stati e paesi (si è visto con Tedeschi, Francesi, Giapponesi, Coreani e anche noi) pretendono che comunque l’ultimo atto sia o appaia un Blitz, col quale loro liberano gli ostaggi. Fermiamoci un momento: ostaggio è chi, per lo più viene catturato per avviare una trattativa sotto ricatto, rapito o sequestrato è chi viene preso dalla malavita per essere usato come merce di scambio, prigioniero è chi -essendo militare- cade nelle mani di altri militari con la divisa di un altro colore. Mi è sempre riuscito strano considerare ostaggio o rapito il militare israeliano nelle mani dei Palestinesi: è un prigioniero. E anche due agenti del Sismi che vengono catturati in territorio di imprecisa attribuzione, sono prigionieri, non altro. Sono contenta che si siano salvati, e spero che anche quello che è grave si riprenda, ma considerare una operazione militare Isaf di successo una in cui due prigionieri vengono liberati feriti, uno dei loro accompagnatori ucciso e ben otto tra coloro che li stavano forse consegnando, vengono pure ammazzati, mi lascia molto perplessa e colpita. So che il sangue umano in guerra ha basse quotazioni, ma insomma... Aspetto che la magistratura apra un’inchiesta -come fece per Callipari, arrivando a incriminare per omicidio volontario l’hispanico Lozano, perchè sento molta puzza di bruciato.

Bisogna stare molto attenti/e, non bersi le versioni dei servizi (nemmeno dei più prestigiosi Usa e Regno unito), non cedere all’inerzia del militarismo, perchè come per la "sicurezza" urbana e il rapporto con gli immigrati ecc., se cadono le più rigorose difese mentali ed etiche, e si incomincia a credere che il sangue di un lavavetri o di un Rom o di un Afghano vale meno, siamo già nel razzismo e alle soglie di una ripresa fascista di massa.



Marted́, 25 settembre 2007