Genova, Pomigliano e la Filosofia

di Paolo Farinella

[pubblicato su la Repubblica/Il Lavoro (locale) domenica 27 giungo 2010, p. XIII con il titolo: «Genova città dei diritti e l’affaire Pomigliano»]
Don Gallo nella «Buona Novella» di Repubblica del 24-06-2010 invita tutti a colmare il vuoto di «filosofia» che sovrasta la società di oggi. Come non dargli credito? Oggi dominano i faccendieri, gli opportunisti, le cricche, i cardinali palazzinari e su tutti sovrasta il «mòloch» del mercato, asseverato da un governo che è il più illiberista di tutta la storia italiana. La «filosofia» del governicchio infatti è: tutto per me, nulla per gli altri. Mercato e libertà hanno senso se concretizzano i soprusi del padrone del governo che nella vita si sceglie gli amici di riferimento: il comunista Putin del Kgb,  il dittatore della Bielorussia Lukashenko e la perla democratica del Mediterraneo Gheddafi: insomma la crema. Parliamo dunque di «Filosofia» con la «F» maiuscola e affrontiamo il capitolo di pensiero che va sotto il titolo di «Pomigliano/Fiat». Non si tratta infatti di una semplice avventura sindacale, ma di un capitolo del pensiero moderno che segnerà, anzi ha già segnato l’era del «dopo Cristo», come si espresse uno dei capitalisti senza «Filosofia» che va sotto il nome di Marchionne Sergio.
Genova, città dei diritti, non può non riflettere seriamente sull’«affaire Pomigliano» che molti liquidano come un aspetto marginale della crisi mondiale per cui al «dio competitività» bisogna offrire sacrifici flessibili cioè orari di lavoro da bestie e stipendi da fame. Il famigerato referendum di Pomigliano è un metodo, una prospettiva scientifica di pensiero politico per aggirare la Costituzione, cioè la Filosofia giuridica, posta a fondamento della democrazia a cui si vuole contrapporre non la libertà, ma il libertinaggio d’impresa senza freni, fatta ingoiare agli stessi operai sotto ricatto di licenziamento.
A Pomigliano fa da sfondo la proposta oscena dell’immorale governo Berlusconi di modificare l’art. 41 della Costituzione che subordina la liberta d’impresa all’etica sociale perché: «L’iniziativa economica privata è libera», ma «non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana»; a questo scopo «la legge determina i programmi e i controlli opportuni perché‚ l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali». Un enunciato perfetto e limpido che si vuole stravolgere per annegare il diritto al lavoro nella schiavitù del favore: meno paga, più lavoro, turni massacranti e l’operaio deve anche ringraziare col cappello in mano.
Si vuole un eccidio del sindacato, un’ecatombe operaia. In questo ampio mare filosofico, mi chiedo dove stanno la Cei e il Vaticano, sempre pronti a salmodiare il diritto alla vita e alla persona, quando si tratta di morti irreversibili. Qui si tratta di uomini, donne e figli che subiscono l’eutanasia da imprenditori che non imprendono, complici la politica e la confindustria; si uccidono scientemente persone e coscienze, valori e civiltà, mentre a Genova alla festa di S. Giovanni fanno bella mostra due cardinali in lustri e lustrini per mandare un messaggio trasversale al mondo: nessuna guerra tra Vaticano e Cei, tra Bertone e Bagnasco, tra B&B, chiamati a fare fronte comune contro lo tsunami degli scandali che sta soffocando uomini e istituzioni ecclesiastiche, Sepe Crescenzio a parte.
Sul versante laico, è offesa l’intelligenza di ogni persona perbene dalle parole del sen. Musso che fa finta di scandalizzarsi perché il suo collega e sodale di partito, Aldo Brancher, neo ministro del nulla, si è subito avvalso del legittimo impedimento per non inguaiare il capo di tutti e due. Il senatore, orfano di Scajola, filosofo della «corruzione a sua insaputa», crede ancora nella «buona fede di Berlusconi» (sic!). Alla sua età crede nella cicogna o nel cavolo che cullano i bambini. Potrebbe essere il prossimo sindaco di Genova. Dio ce ne scampi e liberi!
 
Paolo Farinella, prete Genova


Giovedì 08 Luglio,2010 Ore: 11:34