Le vendette di Berlusca

di Rosario Amico Roxas

La volgarità si è già da tempo impadronita della politica, tramite la tecnica delle comunicazioni di massa; non ci sono più confronti dialettici ma scontri mediatici, dove ha la meglio chi detiene le fonti dell’informazione di massa.

Riepilogando l’ultimo evento mediatico si tocca con mano come questa Italia sia giunta al fondo del barile, con personaggi che scavano ancora per scendere anche oltre, sempre più in basso.

Fini ha criticato l’operato di Berlusconi che non offre ragioni politiche alle sue richieste assillanti di nuove elezioni, ma solo interventi mediatici con slogan triti e ritriti, secondo la tecnica della coca-colizzazione della politica.

Lo stesso Berlusconi vede in questa manovra di Fini il tentativo di insediare la sua leader chip, il suo prestigio personale, il suo egocentrismo, così reagisce, ma non con interventi motivati, politici, dialettici, NO, si serve di quelle trasmissione "Striscia la notizia" che da un po’ di tempo è diventata la longa manus delle intemperanze berlusconoidi.

E’ stata attaccata, molto, ma molto volgarmente, la vita privata dello stesso Fini, con una pseudo-ironia condita da velenoso astio personale degno solo di un parvenu dell’economia, della politica e anche dei "salotti buoni".

Quanti abbiamo sempre criticato la politica accentratrice del cavallerizzo e dei suoi servili alleati non abbiamo neanche pensato di servirci delle disavventure sentimentali di Fini, considerandoli un fatto meramente personale, certamente in contraddizione con l’ipocrita partecipazione al family day; ma si tratta di affari suoi, della sua coscienza, della sua coerenza.

Per Berlusconi è stata, invece, l’occasione per un avvertimento a Fini e a tutti gli altri che si permettono di pensare in proprio; ha voluto avvertire che ha i mezzi per screditarli di fronte all’opinione pubblica nazionale, sputtanando i loro fatti personali.

Per rendere anche più credibile l’attacco per il quale ha delegato "Striscia", ha anche tentato di affermare la sua candida correttezza, sostenendo che le foto che lo ritraevano con cinque puledre con le quali tentava, nostalgicamente, di fare lo stallone, in realtà erano accompagnate dai loro fidanzati, dei quali però non c’è traccia fotografica, facendo così anche la figura del guardone.

La politica raggiunge, così, il "massimo del minimo storico" di credibilità con un personaggio che continua a illudersi di essere il sale della terra, senza rendersi conto di essere solo sabbia.





Rosario Amico Roxas



Domenica, 18 novembre 2007