Il dibattito sul risultato elettorale
Vaccinazione di richiamo

di Rosario Amico Roxas

Non si può, e non si deve, neanche guardare ai modi; non si può valutare il come, perché il dato di fatto rimane. Può non piacere, può essere sgradito, si può prevedere un’altra pioggia di leggi sbagliate perché indirizzate solo ad una fascia dei cittadini, ma il fatto rimane e bisogna riconoscerlo, non fosse altro che per studiare i modi di poter neutralizzare gli effetti più devastanti.

La vittoria di Berlusconi è fuori di ogni ragionevole dubbio; i se e i ma servono solo a fornire pannicelli caldi mentre un virus mortale sta invadendo il tessuto sociale del paese.

La democrazia ha questa caratteristica, quella di stimolare, nel suo interno, le medesime forze che tendono a distruggerla.

Per essere completa la democrazia deve riuscire a mobilitare le forze più attive, nella produzione, nell’inventiva, nel rischio-impresa; deve stimolare il circuito della produzione-mercato-consumo che genera sviluppo, posti di lavoro, accantonamenti dello Stato negli avanzi primari, investimenti nel sociale, equa distribuzione delle ricchezze che vengono prodotte.

Ma la democrazia contiene dentro si sé anche il virus infettante, perché non riesce a selezionare i migliori e isolare i peggiori; così nel breve lasso di tempo (e da noi di tempo ne è passato per oltre 50 anni) risultano i peggiori ad avere la meglio, perché partono in pole position; hanno il vantaggio di “non avere nulla da perdere” per cui si buttano nella mischia e caricano a testa bassa, non hanno scrupoli a sparare “ad altezza d’uomo”. Hanno anche il dono di saper essere convincenti, perché si circondano di personaggi attratti ed affascinati dall’effimero successo, che si materializza in un benessere del quale essere invidiosi e invidiati.

Si crea e si genera così un leader senza seguito, ma con una folla anonima che lo inneggia, trascinata dal manipolo che la guida. La terapia l’ha identificata Indro Montanelli, quando disse che si tratta di un virus che si cura con la vaccinazione. Era sembrato che la vaccinazione avesse funzionato, ma così non è stato; d’altra parte accade così in tutte le vaccinazioni, occorre il richiamo per verificare l’efficacia e l’immunità.

Ma nel periodo terapeutico del richiamo non si può solamente subire la convalescenza, bisogna essere vigili affinchè il virus non degeneri e non si cronicizzi; occorre vigilare per evitare che possa aggredire organi vitali espandendosi oltre i limiti di sicurezza, magari con mezzi terapeutici evocati di volta in volta, come potrebbero essere i referendum abrogativi, in grado di esorcizzare il male, in attesa di un tempo migliore.

Rosario Amico Roxas



Mercoledì, 16 aprile 2008